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Carteggio
77
[Battaglia Carlo a Philippe Camperio]
(1850 luglio 27)
b. 10, fasc. 10
78
Besana Emilio a Camperio Philippe
(1866 febbraio 10)
b. 10, fasc. 11
79
Camperio (?) a Camperio Philippe
(1845 aprile 10)
b. 10, fasc. 12
80
Camperio Philippe a Camperio Carlo
(1857 marzo 9)
b. 10, fasc. 13
81
[Camperio Manfredo a Camperio Philippe]
(1856 marzo 7)
b. 10, fasc. 14
82
[Ciani Giacomo a Camperio Philippe]
(1866 marzo 3)
b. 10, fasc. 15
83
Fanny a Camperio Philippe
(1833 luglio 21)
b. 10, fasc. 16
84
[Freundler Albert a Camperio Philippe]
(1867 febbraio 7)
b. 10, fasc. 17
85
[Gandolfi J. B. a Camperio Philippe]
(1867 gennaio 22)
b. 10, fasc. 18
86
[Grandhomme Victorine a Camperio Philippe]
(1865 ottobre 15)
b. 10, fasc. 19/1
87
[Grandhomme Victorine a Camperio Philippe]
(1866 aprile 3)
b. 10, fasc. 19/2
88
[Martin a Camperio Philippe]
(1865 dicembre 30)
b. 10, fasc. 20
89
Minorini Giuseppe a Camperio Philippe
(1871 marzo 8)
b. 10, fasc. 21
90
[Odier Pierre a Camperio Philippe]
(s.d.)
b. 10, fasc. 22
91
[Preda Pietro a Camperio Philippe]
(1868 maggio 1)
b. 10, fasc. 23
92
[Prinetti Adamoli Lucia a Camperio Philippe]
(1860 maggio 3)
b. 10, fasc. 24
93
[Simonetta Francesco a Camperio Philippe]
(1854 ottobre 11)
b. 10, fasc. 25/1
94
[Simonetta Francesco a Camperio Philippe]
(1862 marzo 14)
b. 10, fasc. 25/2
95
[Simonetta Francesco aCamperio Philippe]
(1863 marzo 5)
b. 10, fasc. 25/3
96
Simonetta Luisa a Camperio Philippe
(1869 settembre 20)
b. 10, fasc. 26
97
Thomas a Turrettini William
(1865 marzo)
b. 10, fasc. 27
98
Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe
([1830])
b. 10, fasc. 28/1
99
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
([1830 agosto 12])
b. 10, fasc. 28/2
100
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 agosto 26)
b. 10, fasc. 28/3
101
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 ottobre 6)
b. 10, fasc. 28/4
102
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 ottobre 23)
b. 10, fasc. 28/5
103
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 ottobre 30)
b. 10, fasc. 28/6
104
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 novembre 5)
b. 10, fasc. 28/7
105
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 novembre 12)
b. 10, fasc. 28/8
106
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 novembre 20)
b. 10, fasc. 28/9
107
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 dicembre 4)
b. 10, fasc. 28/10
108
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1830 dicembre 18)
b. 10, fasc. 28/11
109
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1831 gennaio 1)
b. 10, fasc. 28/12
110
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1831 gennaio 5)
b. 10, fasc. 28/13
111
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1831 gennaio 17)
b. 10, fasc. 28/14
112
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1831 marzo 17)
b. 10, fasc. 28/15
113
Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe
(1831 maggio 15)
b. 10, fasc. 28/16
114
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1868 giugno 23)
b. 10, fasc. 28/17
115
[Trivulzio di Belgiojoso Cristina a Camperio Philippe]
(1870 gennaio 12)
b. 10, fasc. 28/18
116
[Y. Z. a Camperio Philippe]
(s.d.)
b. 10, fasc. 29
117
Anonima a Camperio Philippe
(1839 febbraio 2 - 1839 febbraio 5)
b. 10, fasc. 30/1
118
Anonima a Camperio Philippe
(1839 aprile 1 - 1839 aprile 4)
b. 10, fasc. 30/2
119
[Anonimo a Camperio Philippe]
(1866 marzo 26)
b. 10, fasc. 31
Ciani Giacomo a Camperio Philippe

[Ciani Giacomo a Camperio Philippe] (1866 marzo 3)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: b. 10, fasc. 15

Ciani (1) comunica al nipote “Pippo” che a Ginevra ci si preoccupa per i suoi rapporti con l’aristocrazia e cerca di metterlo in guardia, poiché – ricorda – al governo vi è un solo liberale e questa minoranza verrà presto soffocata. Parla inoltre dello scandalo delle strade ferrate, dovuto alla presenza di troppi avvocati interessati e cita la “sede del male” a Bellinzona. La fabbrica del Parco, invece, progredisce e si spera che venga terminata nel 1866. Carlo Cattaneo continua a star male e il portinaio Ferdinando è agli estremi.

Nota dell'archivista:

1. Giacomo Ciani (Milano 2 ottobre 1776 – Lugano, 15 maggio 1868) era figlio di Carlo Ciani e di Maria Zacconi ed era dunque zio di Philippe e di Manfredo Camperio. Collaborò in un primo tempo all’azienda bancaria paterna, ma fu presto coinvolto nell’intenso dibattito politico di cui Milano era divenuta centro dopo che l’esercito rivoluzionario era entrato in città. Nel dicembre 1801 partecipò alla consulta di Lione, come rappresentante della Camera di commercio nella schiera dei 452 deputati convocati da Bonaparte perché approvassero la costituzione e le magistrature della Repubblica italiana. Nominato membro del Collegio elettorale dei commercianti del nuovo stato, fu presto deluso dal comportamento dei francesi e si ritirò in disparte. Solo nel 1814, caduto Napoleone, ritornò in evidenza. Auspicò per un breve momento l’unione della Lombardia ai Ducati ed eventualmente al Regno di Sardegna. La sua firma apparve accanto a quelle del generale Pino, di Federico Confalonieri e di Luigi Porro Lambertenghi nell’indirizzo con cui il 19 aprile 1814 veniva chiesta la convocazione dei collegi elettorali, che poi deliberarono l’invio a Parigi di una delegazione di 9 membri (di cui Giacomo fece parte) che non venne ascoltata per quanto riguardava l’indipendenza e la costituzione. Divenuto cospiratore con l’avvento degli austriaci ed amico di Confalonieri, finanziò con la Banca Ciani numerose iniziative dell’amico e piani insurrezionali, per cui, sospettato dalla polizia, fu coinvolto nel processo del 1821 a Confalonieri ma prosciolto per mancanza di prove. Decise tuttavia di abbandonare Milano con il fratello Filippo. A Ginevra, nel 1831 incontrò Mazzini, di cui divenne fervente sostenitore, soprattutto sul piano finanziario. Aderì alla Giovine Italia in cui assunse il nome di Weber e si impegnò in un’assidua opera di proselitismo. Trasferitosi a Lugano con il fratello, riuscì ad avvicinare alla Giovine Italia L. Tinelli, che ne fu uno dei maggiori propugnatori in Lombardia. Sostenitore della riforma democratica ticinese del 1830, Giacomo di associò al tipografo – editore Ruggia il cui giornale “L’informatore del Ceresia”, era stato l’organo dei riformatori. Divenne poi proprietario della stamperia, che prese il nome di Tipografia della Svizzera italiana. Nel 1837 fece visita all’amico Confalonieri in America e nel 1838 l’amnistia liberò i suoi ingenti beni milanesi dal sequestro. Nel 1848, a 72 anni, raggiunse Milano con un gruppo di volontari per partecipare all’insurrezione, ma vi entrò a liberazione avvenuta. A lui si deve il finanziamento della colonna di carabinieri ticinesi comandati dall’Arcioni, che partecipò alle operazioni militari contro l’Austria. Dopo il 1848 fu assorbito quasi esclusivamente dall’attività di editore, ormai convinto, come Cattaneo, che occorresse puntare soprattutto sull’educazione dell’opinione pubblica. A Lugano, in casa dei fratelli Ciani, convenivano numerosi emigrati politici, tra cui Mazzini, Cattaneo, Bellerio e Gaspare Gonzales.
Sottoscritta: Giacomo.

Descrizione estrinseca:

Lettera, cc. 1

Stato di conservazione: buono

Codici identificativi:

  • MIUD02641E (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]