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Comune di Ghisalba

Comune di Ghisalba (1428 - 1897)

259 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

L'archivio comunale raccoglie le carte che testimoniano le diverse sfere di attività del comune, ente che non sempre ha avuto le stesse prerogative istituzionali. Le carte dell'archivio storico del comune di Ghisalba raccontano la sua storia e quella della sua comunità. Di particolare interesse è la documentazione anteriore al secolo XIX per la presenza di serie conservatesi per intero e quella copiosa del secolo XIX. E' stata però rilevata la scomparsa di carte dovuta a sottrazioni che possono essere imputabili oltre che alla negligenza ed all'incuria del comune a cause naturali come gli incendi e gli allagamenti.

Sono presenti alcune serie documentarie di particolare interesse storico quali le deliberazioni dell'organo amministrativo, gli estimi, i conti, le opere pubbliche e le rendite dei boschi e dei pascoli. Risulta perciò possibile oggi studiare l'evoluzione dell'ente, dei suoi organi, delle sue funzioni in età contemporanea, ma anche indagare la storia degli uomini e degli eventi protagonisti di questo luogo. Ciò permetterebbe inoltre di valutare i cambiamenti dei modi di vita, dell'agire e del pensare che sono intervenuti a partire dal secolo XV fino ai nostri giorni.

Storia archivistica:

Poco è dato sapere circa i trasferimenti subiti dall’archivio nel corso del tempo. Il municipio nel 1924 subisce un incendio che danneggia parte dell’archivio comunale. Nel 1939 arriva in comune come segretario comunale Francesco Canale, l’autore del riordino effettuato all’archivio nel 1950-1951. Nel 1950 si ha notizia che l’archivio si trova presso l’ufficio dello stato civile ed in parte in una stanzetta del secondo piano del municipio. Le carte si trovano in armadio disposte in ordine cronologico e sono distinte secondo le categorie di appartenenza. In un armadio più piccolo sono disposti le leggi ed i registri. Nel locale al piano superiore vi sono gli atti più antichi e quelli elettorali. Servirebbero altri spazi ma al momento non vi sono in quanto il municipio ospita le scuole elementari in attesa che venga eretta per questa una nuova sede (v. b. 79, fasc. 1). Un altro incendio danneggia l’archivio alla metà degli anni Cinquanta e risultano distrutti documenti relativi al personale dipendente (v. b. 93, fasc. 3). Lo stesso Canale nella breve introduzione al suo inventario sostiene che gli atti rintracciati nell’archivio “presentano cronologicamente grandi lacune cagionate da cause diverse”.
Sono presenti 900 fra buste e registri datati dal 1476 al 1982. Nel 1980 al termine della ristrutturazione del municipio, l’archivio viene trasferito integralmente nel locale attuale ed i faldoni vengono riposti su scaffalature metalliche. Da un sopralluogo della Soprintendenza Archivistica effettuato nel 1985, risulta che dopo il trasloco non si è provveduto al ripristino della sistemazione originaria e che non vi è corri-spondenza fra l’inventariazione effettuata dal canale nel 1951 e l’ordinamento della documentazione. Una situazione del tutto simile viene ritrovata tre anni dopo nel 1988 in occasione del censimento degli archivi comunali effettuato dalla Regione Lombardia.

Criteri di ordinamento

La costituzione di quattro distinte sezioni cronologiche dell’archivio, corrispondenti ai diversi avvicendamenti amministrativi e politici cui il comune e l’archivio di Ghisalba è stato sottoposto nel corso del tempo, si è resa necessaria per poter dare all’archivio una struttura il più possibile coerente alle modalità con cui l’archivio stesso si è costituito. Con l’ordinamento precedente, avvenuto per opera di Francesco Canale nel 1950-1951, tale strutturazione era stata in gran parte rimaneggiata con l’applicazione dei criteri e del titolario di cui alla circolare del Ministero dell’Interno n. 17100/2, allegato A del 1 marzo 1897, tuttora in vigore in materia di riordinamento degli archivi comunali. L’applicazione di questo criterio, oltretutto, in relazione allo stato della documentazione ha manifestato incoerenze ed imprecisioni che hanno reso necessario una revisione ed una integrazione di quanto prodotto da quell’intervento. Ad ogni passaggio di regime politico corrispondono cambiamenti istituzionali che hanno influito sull’organizzazione e la tenuta della documentazione d’archivio. Ogni amministrazione pubblica aveva proprie regole archivistiche pertinenti l’ordinamento e la classificazione dei propri atti. Il passaggio dal Dominio Veneto al Regno Lombardo-Veneto, poi a quello del Regno Sardo-Lombardo, prima, ed a quello del Regno d’Italia, dopo, sono difficilmente riscontrabili nella documentazione oggi a seguito dell’intervento del Canale che ha anacronisticamente istituito una sezione unica per tutti questi periodi storici (nel presente inventario corrisponde alla prima sezione Atti 1428-1797). L’inventario Canale è stato approvato nel 1952, seppur con riserva, dalla Soprintendenza Archivistica a causa della presenza di alcune descrizioni generiche e vaghe (“varie della categoria”). Per tale ragione e su indirizzo fornito dalla stessa si è deciso di mantenere la struttura assegnata da questo riordino inter-venendo solo in quei casi in cui non è stato possibile fare altrimenti. Sono state introdotte perciò le sotto-serie Sindicati e Conti nella prima sezione e sono state aggiunte nella sezione “Serie particolari” tutte quelle serie mancanti. Le descrizioni delle unità sono state tutte revisionate ed integrate così pure le classificazioni. Spesso in-fatti il contenuto è risultato essere molto approssimativo e riduttivo se non addirittura equivoco e la classificazione errata. Fascicoli e atti dichiarati mancanti sono invece risultati essere presenti. La segna-tura archivistica dell’inventario Canale è stata riportata nel campo “segnatura antica” delle nuove schede unità. La prima sezione comprende il periodo del Dominio Veneto e tutto il secolo XIX (regime Lombardo Vene-to, Sardo-Lombardo, Regno d’Italia) fino al 1897, la seconda sezione va dal 1898 al 1949 e comprende quella parte dell’archivio storico riordinata dal Canale in serie per categoria, la terza va dal 1950 al 1985 ed è riordinata in serie annuali ed infine la quarta sezione con le Serie particolari ed i registri. Sono stati stampati a parte, invece, gli archivi cosiddetti “aggregati” dell’ECA e del Patronato Scolastico.
La divisione cronologica del carteggio è stata quindi mantenuta nelle tre principali ripartizioni in cui è sta-to rinvenuto:
- di Antico Regime e ottocentesca, fino all’introduzione del titolario legislativo (1897) con ordinamento per titoli e relativa al carteggio;
- dal 1898 fino al 1949, con ordinamento in serie per categoria;
- dal 1898 al 1950, con ordinamento in serie annuali.
In una raccolta separata, denominata “Serie particolari”, sono stati riuniti i registri e le collezioni di atti omogenei o congeneri. Distintamente dal carteggio, le schede di questa raccolta sono state organizzate con un ordinamento cronologico crescente in serie aperte.
Terminato il ripristino dell’organizzazione della documentazione, individuata e ricostruita la struttura dell’archivio e la composizione dei titolari, si è passati alla schedatura analitica delle unità archivistiche.
I fascicoli organizzati cronologicamente sotto una propria serie od un titolo costituiscono le unità archivistiche. Formano il fascicolo singoli documenti attinenti ad uno stesso atto oppure insiemi di documenti raggruppati per omogeneità o in quanto trattanti uno stesso affare o attinenti ad una medesima pratica. All’interno del fascicolo le carte sono disposte secondo un ordine cronolo-gico per sottofascicoli o per carte sciolte. Nel campo descrizione dell’unità si da conto della presenza dei sottofascicoli. Le descrizioni di singole parti sono separate da un “punto e virgola”. Gli allegati sono riportati in sequenza a capoverso dopo la descrizione del contenuto senza numerazione ed indicazione di consistenza. La consistenza dell’unità viene sempre espressa in quantità numerica di carte. Non è stata fatta la numerazione della carte all’interno del fascicolo se non per quelle appartenenti all’Antico Regime. Vengono indicati i particolari supporti cartacei con formato anche non omogeneo presenti nel fascicolo secondo la seguente nomenclatura: quaderni, prospetti, stampati, manifesti, registro, volume, bollettario.

Notizie di intervento

Si hanno scarse notizie di precedenti interventi di riordino sull’archivio. In una nota manoscritta sul primo volume dei libri dei Sindicati si riferisce che Natale Morzenti, segretario comunale ordinò nel 1904-1905 l’archivio comunale. Di questo intervento non si è riusciti a ritrovare traccia probabilmente a seguito del riordino effettuato dal Canale. Nel 1949 Pennati Giovanni, rilegatore di libri, richiede, senza avere una risposta, al sindaco di poter mettere in ordine l’archivio comunale, già riordinato 22 anni prima, per una spesa di L. 1030 (b. 37, fasc. 1). L’unico consistente intervento di riordino dell’archivio comune è stato effettuato da Francesco Canale negli anni 1950-1952. L’intervento ha prodotto un inventario lacunoso e in molte parti approssimativo e generico. Per quanto riguarda la sezione delle Carte anteriori al 1898, l’archivio, a seguito del riordino, è stato così strutturato:
- titolo 1576-1897 Amministrazione;
- titolo1630-1876 Amministrazione finanziaria comprendente div. A Beni e prestiti; div. B Imposte e tasse; div. C Dazi; div. D Esattorie, tesorerie; div. E Estimo, censuario; div. F Livelli, affittanze, lottizzazioni;
- titolo 1816-1847 Affari riguardanti il culto;
- titolo 1780-1888 Affari militari comprendente comprendente div. A Affari vari; div. B Guardia Nazionale;
- titolo 1816-1895 Lavori pubblici, strade, acque comprendete div. A Lavori pubblici vari; div. B Acque e strade;
- titolo 1830-1876 Affari riguardanti l’agricoltura, l’industria ed il commercio;
- titolo 1888-1897 Stato civile e movimento della popolazione;
- titolo 1693-1879 Affari riguardanti la pubblica sicurezza.

Codici identificativi:

  • MIBA00318B (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • REGIONE LOMBARDIA, Notizie sugli archivi = Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, "Notizie sugli archivi dei comuni e dei cessati ECA della Lombardia. V Provincia di Bergamo", Milano, 1988.
  • REGIONE LOMBARDIA, Evoluzione dell'archivio = "L'evoluzione dell'archivio comunale dalle origini al secolo XIX. Atti del seminario svoltosi a Milano il 10 ottobre 1988", Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Milano 1989.
  • RIZZI, Il progetto Archidata = Loris Rizzi, "Il progetto Archidata: fonti per la storia delle comunità lombarde", in "Il computer in archivio", atti del seminario su "L'automazione degli archivi storici degli enti locali. San Miniato, 8-9 giugno 1989", Comune di San Miniato - Regione Toscana, 1990, p. 53-61.
  • REGIONE LOMBARDIA, Amministrazione e archivi = "Amministrazione e archivi comunali nel secolo XIX. Atti del seminario svoltosi a Milano il 19 gennaio 1993", Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Milano 1994.
  • ROSSONI, La peste = Luigi Rossoni, "Ghisalba. La peste manzoniana 1630", s.d., senza note editorial.
  • ROSSONI, Nel ricordo = Luigi Rossoni, "Nel ricordo di un anniversario. Francesco Cossali prevosto. Orzinuovi 1860. Ghisalba 1948", s.e. 1998.
  • Marchetti 1996 = V. Marchetti (a cura di), Confini dei comuni del territorio di Bergamo (1392-1395), Fonti per lo Studio del Territorio Bergamasco, XIII, Bergamo 1996
  • Antoniella 1979 = A. Antoniella, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze, Giunta regionale toscana e La Nuova Italia, 1979

Compilatori

  • Sergio Del Bello (archivista)