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Opera pia Cura balnearia agli scrofolosi poveri in Monza

Opera pia Cura balnearia agli scrofolosi poveri in Monza (1863 - 1950)

279 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: bb. 19

Storia archivistica:

Secondo quanto dichiarato dai responsabili della pia istituzione monzese, nel settembre 1906, in un questionario informativo della direzione dell’Archivio di Stato di Milano, l’archivio dell’Opera pia Cura balnearia agli scrofolosi poveri in Monza venne costituito nel 1900, quando l’istituzione fu eretta in ente morale.
Le carte erano collocate “in apposito armadio”, situato negli uffici comunali, in un locale della sezione polizia urbana, dove risiedeva il segretario dell’ente. Il segretario, che aveva in consegna l’archivio, era infatti capo sezione di polizia urbana.
Trattandosi di un’opera pia di recente istituzione, l’archivio – continuava l’estensore delle risposte al questionario – non possedeva “né materiale prezioso, né sigilli, né inventari”, né “documento alcuno di importanza storica, ma solo il carteggio amministrativo, tenuto in ordine corretto”. Le carte erano conservate in apposite buste e avevano “una relativa rubrica per la pronta ricerca degli atti”. La rubrica, ancora oggi presente, riguarda il periodo 1901-1921. Figurano inoltre due protocolli della corrispondenza relativi agli anni 1900-1902 e 1922-1926.
Le carte erano organizzate in fascicoli talora a carattere tematico, altre volte semplicemente cronologico. E’ il caso del nucleo denominato “corrispondenza varia”, che copre il periodo compreso tra il 1901 e il 1921. L’archivio era invece completamente privo di un sistema di classificazione.
Per sopperire a questa lacuna si è provveduto ad introdurre un titolario, le cui voci ricalcano l’organizzazione e le funzioni fondamentali svolte dall’Opera pia e tengono inoltre conto della fascicolazione preesistente, che è stata interamente mantenuta.
La documentazione d’archivio è stata organizzata innanzitutto in: “1 – Carteggio” e “2 – Serie particolari”.
Il carteggio è stato articolato in cinque categorie: “1.1 – Amministrazione”, “1.2 – Patrimonio”, “1.3 – Contabilità e finanze”, “1.4 – Assistenza”, “1.5 – Corrispondenza d’ufficio”.
I registri sono stati invece ripartiti in tre serie: “2.1 – Protocolli e rubriche”, “2.2 – Verbali delle deliberazioni”, “2.3 – Repertori degli atti”.
Al termine del presente intervento di riordino ed inventariazione, che ha comportato anche una ricondizionatura degli atti, la consistenza dell’archivio della Opera pia Cura balnearia agli scrofolosi poveri in Monza è di 18 cartelle, comprendenti 267 unità archivistiche. Figurano inoltre 12 registri, tra protocolli, verbali delle deliberazioni e repertori degli atti.
La descrizione delle unità archivistiche è stata realizzata in maniera dettagliata desumendo dagli atti tutti gli elementi necessari.
Essa riguarda due tipologie fondamentali:
a) documentazione raccolta in fascicoli
Per queste unità sono stati indicati i seguenti elementi:
- titolo;
- contenuto (qualora il titolo non sia esaustivo);
- estremi cronologici;
- definizione archivistica;
- segnatura precedente all’intervento;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
b) registri e volumi
L’unità di base per l’inventario è costituita dal singolo registro ed è stata prevista la descrizione dei seguenti elementi:
- titolo;
- contenuto (qualora il titolo non sia esaustivo);
- estremi cronologici;
- definizione archivistica e misure;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
Sono state redatte inoltre le schede relative al soggetto produttore, all’archivio e alle sue partizioni.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica si è fatto riferimento:
- alle “Norme per la pubblicazione degli inventari” (circolare del Ministero dell’interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella “Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale” a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l’inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.

Notizie di intervento
© 2006 – Cooperativa CAeB – Comune di Monza
Opera pia Cura balnearia agli scrofolosi poveri in Monza, Inventario d’archivio
L’inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori: Paolo Pozzi.
Riordino e inventariazione: Giorgio Sassi
Si ringrazia per la collaborazione Renata Beretta e Marco De Poli dell’Ufficio protocollo informatico – archivio del Comune di Monza.
Si autorizza la riproduzione delle descrizioni contenute in questo sito con il vincolo della completa citazione della fonte.
Con il contributo di Regione Lombardia.

Codici identificativi:

  • MIBA003F6E (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Giorgio Sassi (Archivista)
  • Paolo Pozzi (Archivista)