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Questura di Milano

Questura di Milano (1859 - 1974)

Fondo

Altre denominazioni:

  • Questura di Milano (O) | Annotazioni: Denominazione in GG II 947

Metri lineari: 233.0

Consistenza archivistica: bb. 1502, scatole 18, regg. 166

Il fondo è ora strutturato nelle seguenti partizioni:
− Divisione I − Gabinetto, documentazione dal 1859 al 1974;
− Divisione II − Polizia giudiziaria, documentazione dal 1941 al 1953;
− Commissariati di P.S. di zona, documentazione dal 1896 al 1953;
− Commissariati di P.S. distaccati, documentazione dal 1908 al 1953;
− Registri diversi, dal 1860 al 1972.

Storia archivistica:

L’organizzazione dell’archivio della Questura dalla nascita al 1931 sembra essersi basata su un titolario ottocentesco che comprendeva titoli, o “voci principali”, corrispondenti all’argomento trattato. Tale titolario è stato ricostruito in base alla classificazione delle carte versate e appartenenti al carteggio di Gabinetto dal 1859 al 1900.
Nel 1931, in concomitanza con l’entrata in vigore del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (R.D. 18 giugno 1931), fu emanata la Circolare ministeriale 1 dicembre 1931, n. 10.10083 D, che introdusse un nuovo titolario organizzato in categorie, alcune delle quali definite “permanenti”, cioè relative ad atti da conservare illimitatamente (e quindi destinate all’Archivio di Stato).
Tale titolario, seguendo l’organizzazione della Questura, organizzava anche l’Archivio in Divisioni e prevedeva per ciascuna di esse le categorie di atti da conservare permanentemente.
La Questura dovrebbe aver applicato questo titolario alla documentazione prodotta tra il 1931 e il 1971 e versata nel 1995 e nel 2001. Tale documentazione, con l’eccezione già ricordata, è stata versata, invece, secondo le disposizioni sugli archivi della Questura del 1994 (e non secondo quelle vigenti all’epoca della creazione delle pratiche). Non sono pertanto state versate, ad esempio, le serie della terza divisione che il titolario del 1931 prevedeva dovessero essere considerate permanenti ma che nel 1971 sono state considerate da scartare.
I cartellini nominativi del Casellario giudiziario, relativi ai fascicoli dal 1941 al 1953, previsti nell’allegato n. 3 Raccolta modulo obbligatorio per uffici di P.S., delle Istruzioni del 1 dicembre 1931, costituiscono la sola eccezione.
Le Circolari del Ministero dell’Interno n. 10083/F (12) I dell’1/12/1971 e n.10.6265/10083.F(12)2 del 20 dicembre 1971, Nuovo ordinamento degli archivi degli uffici di PS – Istruzioni – stabilirono una riforma al sistema archivistico fin lì attuato.
Furono stabilite come permanenti le categorie:
Divisione prima – Gabinetto:
cat. A2, Complotti, indagini;
cat. A3a, Associazioni politiche;
cat. A3b, Associazioni, enti ed istituti nazionali o internazionali operanti nello Stato, a carattere culturale, scientifico, economico, finanziario, industriale, agricolo, ecc.;
cat. A8, Persone pericolose per la sicurezza dello Stato;
cat.B1a, Funzionari di P.S. e polizia femminile presenti. Corrispondenza ordinaria, rapporti informativi, citazioni dell’Autorità Giudiziaria;
cat. C 3, Caserme;
cat. D2, Locali d’ufficio;
cat. D3, Mobilio.
Divisione seconda – Polizia giudiziaria
Cat. II, Fascicoli del Casellario permanente di polizia giudiziaria
Il titolario non prevedeva atti permanenti per la Divisione terza – Polizia amministrativa.
In merito allo scarto fu prevista la divisione tra Atti permanenti da versare all’Archivio di Stato, atti Intermedi, non più utili all’attività quotidiana scartabili dopo 5 anni dalla cessazione dell’attività e atti Annuali, scartabili dopo 5 anni d’archiviazione. Le tipologie erano indicate nell’annesso massimario di scarto.
Elemento considerato fondamentale dell’intera riforma era la creazione dello Schedario unico, cioè una sola scheda per ogni soggetto (anagrafe personale).
Nel 1995, nell’ambito del censimento degli Archivi di deposito degli uffici statali della provincia di Milano (2), è emerso che la documentazione della Questura era conservata nell’Archivio generale, mentre l’Archivio di deposito era situato presso il Commissariato di porta Genova.
L’Archivio generale era strutturato ancora nelle tre tradizionali Divisioni (nonostante l’organizzazione dell’ente, nel frattempo cambiata, ne prevede solo due – Polizia anticrimine e Polizia Amministrativa, e Uffici direttivi, elevabili in alcuni casi al rango di Divisione), comprendenti:
Divisione I – Gabinetto
- Archivio amministrativo, con documentazione delle categorie B1a e B1b, relative al personale, fino al 1991;
- Archivio DIGOS, con serie documentarie classificate in base agli articoli del codice penale (a ogni articolo del codice corrisponde una lettera, da A fino a O per reati che prevedono l’arresto, P per le contravvenzioni, da Q a Z per altri reati), fino al 1991 e atti del gabinetto delle categorie A2, A8, A3a, A3b fino al 1961;
- Archivio stranieri.
Divisione II – Polizia giudiziaria
- Archivio generale anticrimine, formato dalle serie del Casellario giudiziario di polizia giudiziaria con atti fino al 1990; fascicoli di reato fino al 1988; fascicoli di reati, furti e rapine fino al 1990; persone scomparse; accertamenti; esposti; pregiudicati con temporanea dimora nella provincia di Milano e ricercati.
Divisione III – Polizia amministrativa
- Archivio amministrativo, con atti fino al 1980;
- Archivio divisione passaporti e carte d’identità;
- Archivio licenze d’armi;
- Archivio patenti.
Dei Commissariati esistenti, i 13 di zona (Centro, Fiera, Garibaldi Venezia, Monforte Vittoria, Cenisio, Città studi, porta Genova, Greco Turro, Lambrate, Musocco, San Siro, Scalo Romana, porta Ticinese) versavano direttamente le proprie serie all’Archivio generale, quelli distaccati (Legnano, Monza, Sesto San Giovanni, Cinisello e Lodi) avevano propri archivi.
La situazione degli anni ‘90 evidenzia chiaramente che lo schedario generale previsto dalla riforma del 1971 non è stato creato.
La Circolare della Questura di Milano 1/2/1994 Nuovo ordinamento archivi di pubblica sicurezza – Scarto d’atti, ha previsto le categorie di atti destinate alla conservazione permanente; la successiva Comunicazione del Ministero per i beni culturali e ambientali all’Archivio di Stato di Milano in merito allo scarto, del 27/9/1994, ha ribadito che gli atti permanenti devono essere versati all’Archivio di Stato dopo 40 anni dall’esaurimento dell’attività cui si riferiscono, quelli intermedi sono scartabili dopo 5 anni dalla cessazione dell’attività cui si riferiscono e gli annuali sono scartabili dopo 5 anni dall’ultima trattazione.
In seguito a queste disposizioni (6) sono stati versati:
Divisione I – Gabinetto:
fasc.1 cat. A2 complotti indagini;
fascc.86 cat. A 3a associazioni politiche;
fascc.421 cat. A 3b associazioni, enti e istituti culturali, scientifici, economici, finanziari, industriali, agricoli, nazionali o internazionali, che operano nello Stato;
fascc.228 cat. A8 persone pericolose per la sicurezza dello Stato;
fascc. 442 cat. B1a funzionari di P.S. e polizia femminile presenti. Corrispondenza ordinaria, rapporti informativi, citazioni dell’autorità giudiziaria, comprendente anche atti della cat. B1b funzionari di P.S. e Polizia femminile trasferiti, considerata annuale dal 1971, ma permanente in precedenza);
fascc. 12 cat. D2 locali d’ufficio;
fascc. 10 cat. D3 mobilio.
Divisione II – Polizia giudiziaria
scat. 18 di Cartellini nominativi del Casellario permanente di Polizia giudiziaria;
fascc. 50000 (circa) cat. II Casellario permanente di polizia giudiziaria.
Commissariati di zona e distaccati
fascc. 2528 Sesto San Giovanni, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 3562 Centro, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 14548 Fiera, Divisione I, cat. A 8 e Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 16938 Monforte Vittoria, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 931 Greco Turro, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 769 porta Genova, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 282 Città Studi, Divisione I, cat. A 8;
fascc. 1157 Lambrate, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 47 Garibaldi, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 3575 Musocco, Divisione I, cat. A 8 e Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 1109 Legnano, Divisione I, cat. A 8 e Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 732 Monza, Divisione I, cat. A 8 e Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 721 porta Ticinese, Casellario permanente di polizia giudiziaria;
fascc. 10976 Scalo Romana, Casellario permanente di polizia giudiziaria.
Nel 2001 la Questura ha versato inoltre 89 faldoni di atti della categoria A 13 della Divisione I (Raccolta di mattinali e delle relazioni di servizio in genere), considerata annuale dal titolario del 1971 ma di cui non è stato autorizzato lo scarto.
Insieme agli atti di questa categoria sono stati versati anche 141 Protocolli di Gabinetto e di Polizia.
L’ultimo versamento è stato effettuato nel 2007 ed è relativo a 86 buste di documentazione relativa alla categoria A 8, ma definita di “Sovversivi”.

Note:
1) I titolari completi del 1931 e del 1971 sono reperibili nelle Circolari del Ministero dell’Interno n. 10083/F (12) I dell’1/12/1971 e n.10.6265/10083.F(12)2 del 20 dicembre 1971, Nuovo ordinamento degli archivi degli uffici di PS – Istruzioni
2) Archivio di Stato di Milano, Censimento Archivi di deposito degli Uffici dello Stato
3) Comunicazione Ministero Beni culturali e ambientali del 18 novembre 1993 prot 2/6727, oggetto Scarto di documenti proposto dal competente organo dell’amministrazione centrale con n. C.18592 del 30/9/93
4) la denominazione della categoria è quella del titolario del 1931
5) la categoria è in realtà la C 3 come da titolario del 1971, non era presente nel titolario precedente
6) i dati relativi al versamento sono tratti dall’elenco di versamento del 1995

Codici identificativi:

  • MIBA00098D (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
  • asmi5716 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • MICA000C5A = Questura di Milano, 2012

Compilatori

  • Prima redazione: Antonella Cassetti (archivista) - Data intervento: 19 ottobre 1999
  • Rielaborazione: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 giugno 2006
  • Integrazione successiva: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 marzo 2007