"N. 19. Pro societate Caritatis". (1542)
Sottounità
Tipologia: registro o altra unità rilegata
Segnatura definitiva: b. 88, fasc. 1
Divisione del territorio del comune in 4 colonnelli. Capitoli della compagnia della Carità: elezioni ogni 4 mesi di otto presidenti (due per colonnello); riunione nella chiesa parrocchiale ogni prima domenica del mese, alla presenza del provveditore, podestà e suo vicario, loro cancellieri, “superiori e guardiani dei monasteri” o loro vicari, rappresentanti delle confraternite di Salò; nomina annuale del priore, cassiere, cancelliere e altri officiali necessari; nomina ogni 4 mesi dei visitatori: un sacerdote e tre laici per contrada; compiti dei visitatori e presidenti di quartiere: raccogliere informazioni sui poveri e infermi, assisterli (solo in caso non abbiano assistenza dai rettori dell’ospedale o dalle confraternite), ricoverarli in ospedale, farli confessare, provvedere alle fanciulle povere, comporre liti tra persone con autorità data dal capitano e dal podestà, difendere vedove e pupilli sostenendoli nelle cause notarili e nel pagamento del dazio, riconciliare inimicizie familiari, trovare rimedi nei casi di mali esempi di donne disoneste, bestemmiatori pubblici e individui dissenzienti dalla fede cattolica. Oltre la congregazione mensile vi è la possibilità di tenere una congregazione quindicinale in caso di necessità, col numero di presidenti, priore, visitatori e altri che sembrerà necessario.
Raccolta di offerte in cassette con lo stemma della Carità, in chiesa o durante una processione solenne in tempo di quaresima; distribuzione delle elemosine ai poveri con ammonizione a non consumare tutto in un giorno e ricordando loro le cose necessarie alla religione. Deposito delle due chiavi di ogni cassetta, una presso il cassiere e l’altra presso i presidenti e reciproco controllo della distribuzione delle elemosine con tenuta di un registro contabile. Elezione di gentiluomini che suppliscano alle necessità dei poveri in caso di mancanza di elemosine sufficienti. Vigilanza dei visitatori affinché coloro che sono atti vadano al lavoro, gli ammalati siano assistiti, “chi vol viver male, sia scaciato dalla città”, non si lascino predicare gli “zarattani”, non si cantino canzoni lascive. Il capitolato si conclude con l’esortazione a leggere queste regole nelle congregazioni, dove si esaminano le opere di carità svolte nel mese trascorso e si programmano quelle per il mese futuro.
NOTE ALLA CRONOLOGIA
Ante 1542
N. corda 1. Livi n. 126. Busta 88.
Descrizione estrinseca:
Reg., 320×210 mm, volgare. Senza leg. Num. 1994 cc. 10 seguite da altrettante bb. (annotazioni all’ultima di queste). Cons. buona.
Codici identificativi:
- MIUD0FDAF1 (PLAIN) [Verificato il 28/05/2012]
Immagini
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/36454/units/514359