Comune di Gordona (1533 - 1867)
Fondo
Storia archivistica:
Ricorrenti sono le notizie riguardanti l’archivio comunale nella documentazione di antico regime del comune di Gordona. Da essa si desume la conservazione delle scritture nel “cassone” della comunità, di cui il console teneva la chiave, depositato presso la “casa del comune” di cui si ha notizia a partire dal 1602 e che viene ad identificarsi dai primi anni del 1700 come “casa della comunità di Gordona” o “casa Tadea”, in quanto già abitazione del prevosto Thadey, situata nel quartiere di Scogli presso il cimitero dei defunti, e dimora di abitazione del parroco. Nel 1755 il comune di Gordona provvede alla costruzione in detta casa della “saletta della comunità”, vi trasferisce il cassone delle scritture e predispone una “cassa sia bancha” per archivio degli inventari dei minori. Nel 1767 viene “fatto l’archivio novo” nella sala della comunità “con farli dentro li suoi cassetti e scegliere le scritture per metterle separatamente per maggior regola e per ritrovare più facile ogni scrittura”. Qualche anno prima, nel 1763, il consiglio ordinario aveva introdotto la regola di nominare ogni anno un deputato per tenere una delle chiavi dell’archivio “per levare in avvenire ogni sospetto per scritture”. Dal 1767, in ogni caso, oltre alla nomina annuale del deputato per “tenere la solita chiave dell’archivio”, si continua ad autorizzare la consultazione degli atti nella sala del consiglio a condizione che ciò avvenga “senza portar via i documenti”. L’esigenza di un ordinamento delle scritture per la loro consultazione provoca già nel 1780 la richiesta “di separazione delle carte” e quindi nel 1787 la deputazione da parte del consiglio ordinario dei tre sacerdoti di Gordona (arciprete, prevosto e canonico) “stati eletti per separare li scritti di tale archivio” per la “scernita” delle scritture “per buona regola, stante che sia già da due o tre volte stato dalla pluralità di questa intiera comunità di Gordona di fare tale scernita”, con la condizione tuttavia che tali deputati non abbiano mai a trovarsi “da soli” in archivio, ma almeno due ogni volta.
Il maneggio consolare dell’anno 1792 annota una spesa “per un libro per fare la nova regola col alfabeto per le scriture della comunità” così come “per cordeta per ligare li mazzi delle scriture che ora si fa la sernita”.
Di tale ordinamento non si hanno inventari scritti e risulta oltremodo difficile determinare quanto la “scernita” e la “nova regola” di cui sopra si parla siano state rispettate negli ordinamenti ottocenteschi. Nel 1859, infatti, la documentazione comunale risulta classificata in 19 “titoli” o “articoli” in un “inventario degli atti, registri, titoli e carte depositate nell’archivio del comune di Gordona” e tali titoli diventano 29 in un successivo inventario del 1867.
Si deve attendere il 1959 per avere uno specifico riordino dell’archivio comunale, a seguito di ispezione della Soprintendenza archivistica per la Lombardia del 1957, che aveva rilevato la raccolta nella soffitta dell’edificio di una “informe quantità di carta scritta”. Conseguenza di tale sopralluogo, l’inventariazione degli atti comunali eseguita nel 1959 da Giovanni De Agostini, impiegato comunale di Gordona, secondo il criterio delle 15 categorie, in duplice sezione anni 1565-1897 ed anni 1898-1949, con progressione cronologica all’interno delle singole categorie.
Tale classificazione per materie, oltre a disperdere la stessa collocazione materiale delle diverse scritture, non ha recepito in inventario la documentazione segnalata nella soffitta dell’edificio ed ha reso oltremodo difficoltosa la ricostruzione dell’architettura originaria dell’archivio, a causa delle scelte soggettive di definizione degli atti in successione cronologica e del conseguente smembramento delle pratiche originarie.
Nel corso del “Progetto Archidata” si è provveduto a riordinare i documenti anteriori al 1797 in sette serie, rispettose nella denominazione e nella composizione della possibile collocazione originaria degli atti e del loro intimo collegamento con l’articolarsi istituzionale, amministrativo e finanziario dell’ente produttore, attraverso l’analisi delle singole unità, l’omogeneità della loro natura e definizione, l’attenta considerazione della loro segnatura. All’interno delle singole serie, quando necessario, sono state motivati i criteri metodologici di volta in volta seguiti nella inventariazione degli atti.
Trattandosi di serie chiuse, il riordino si è concretizzato estraendo dall’inventario compilato nell’anno 1959 gli atti anteriori al 1797 ed inserendoli nelle serie originarie, utilizzando i documenti di antico regime già classificati nel precedente inventario ed inventariando la mole cospicua di atti depositati in diversi contenitori in una soffitta dell’edificio comunale, rinvenuti durante un recente ordinamento dell’archivio dell’anno 1983, in occasione del trasferimento in sede provvisoria dell’archivio stesso per la ristrutturazione dell’edificio comunale.
A motivo di questo intervento, concordato con la Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, ed in conseguenza pure della revisione ed integrazione degli atti, anni 1798-1897, operata nell’ambito del presente progetto di riordino degli archivi storici di Valtellina e Valchiavenna, l’inventario generale degli atti di archivio del comune di Gordona, anni 1565-1897, deve considerarsi sostituito da questa nuova redazione.
Notizie di intervento
Inventario prodotto nell¿ambito del ¿Progetto Archivi storici della provincia di Sondrio¿ (1994-1996). Finanziamento: L 158/91, art. 16, e ¿Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina¿, punto 5.3.3, approvato dal Consiglio regionale della Lombardia il 19 marzo 1992; soggetto attuatore: Consorzio Archidata; comitato di coordinamento: Andreina Bazzi (Soprintendenza Archivistica per la Lombardia), Roberto Grassi (Regione Lombardia), Marina Maxenti (Provincia di Sondrio), Loris Rizzi (Direttore tecnico Consorzio Archidata); inventariazione per la parte antica a cura di Giordano Sterlocchi su schedatura effettuata nel corso del ¿Progetto Archidata¿ (1986 ¿ 1990); per la parte ottocentesca, integrazionee revisione dell¿«Inventario dell¿archivio comunale di Gordona, sezione antica, anni 1565-1897», datt., a cura di Giovanni De Agostini, 1959; coordinamento: Domenico Quartieri; edizione cartacea © Consorzio Archidata, Milano 1996. Revisionato e approvato dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia Conversione dei dati dal formato Sesamo.rls al formato Sesamo.ses: Saverio Almini (2003). Adattamento per la pubblicazione nel sistema PLAIN: Paola Ciandrini (2004).
Codici identificativi:
- MIBA000BA5 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Comune di Gordona sec. XIV -
Progetti
- Archivi storici della provincia di Sondrio (1994-1999)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/41