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Governatore degli statuti

Governatore degli statuti (1308 - 1797)

Fondo

Altre denominazioni:

  • Archivio Panigarola (O) | Annotazioni:
  • Governatore degli statuti (O) | Annotazioni: Denominazione in GG II 935

Metri lineari: 27.0

Consistenza archivistica: regg. 107; bb. 100 (in GG: mazzi 103 e regg. 107)

Il fondo comprende sia registri che buste in sei serie così distinte:
1) 29 Registri degli atti sovrani (Libri statutorum) contenenti decreti, lettere patenti, privilegi, ordini, bandi e mandati, addizioni e revoche dei signori di Milano, trattati di alleanze, concordie, paci;
2) 37 Libri dei banditi (Libri bannitorum), in cui venivano registrati i nomi dei banditi dallo Stato di Milano;
3) 41 Libri delle tutele (Libri tutellarum), che registravano le tutele dei minori;
4) 25 buste di Gride e citazioni (Gridae et citationes);
5) 29 buste di Pubblicazioni di donazioni (Publicationes donationum);
6) 46 buste di Condanne (Condemnationes).

Storia archivistica:

Nel 1606, dopo una controversia intercorsa tra la famiglia Panigarola e il Regio Fisco in seguito alla morte dell’ultimo erede diretto dell’Ufficio senza discendenza maschile, venne compilato dal notaio Giuseppe Meneghino un inventario che annoverava in tutto “132 registri, 153 filze, 10 statuti, diversi diari e pochi altri registri antichi” (FERORELLI, Panigarola, pp. 262 – 264). A metà del XVII secolo un incendio danneggiò gravemente l’archivio; altri danni, oltre che dovuti alla malsanità del luogo di conservazione (una stanza sita sotto il palazzo del Collegio dei Notai in Broletto Nuovo), furono conseguenza della cattiva gestione del governatore sostituto Pietro Giorgio Rossone alla metà del secolo XVIII, tanto che nel 1757 questi venne privato dell’ufficio. Il nuovo governatore sostituto, il notaio collegiato Pietro Beretta, appurò molte gravi lacune tra cui la totale mancanza delle filze antecedenti al 1500.
Nel 1769 l’archivio fu affidato alla supervisione di Ilario Corte, prefetto dell’Archivio governativo, che ebbe l’incarico di riorganizzare l’Ufficio Panigarola, e al quale si deve una relazione intitolata “Essenza de’ 21 volumi e delle 540 filze costituenti l’Archivio Panigarola digerita in nove articoli”, (copia di questa relazione si trova oggi presso la Biblioteca Ambrosiana; cfr. FERORELLI, Panigarola, p. 271). Il Corte propose una divisione della documentazione in due parti: l’una da depositare presso il costituendo Archivio Pubblico (futuro Archivio Notarile), voluto dall’imperatrice Maria Teresa e comprendente le scritture di interesse privato (testamenti, tutele, donazioni, livelli etc.), i registri dei banditi, le gride, le condanne e così via; l’altra, da depositare presso l’Archivio Ducale del Castello Sforzesco, comprendente tutti i registri che contenessero trattati, paci, leggi, concordie, concessioni dei sovrani, decreti ducali e simili. La proposta del Corte venne approvata coi dispacci 22 maggio 1769 e 7 gennaio e 12 settembre 1771. “Il 1° ottobre 1775 si dichiarava aperto l’Archivio Pubblico nell’antico palazzo del Broletto Nuovo o della Ragione […] e col paragrafo ventidue dell’editto si prescriveva l’annessione della parte dell’archivio dell’Ufficio Panigarola indicata da Ilario Corte” (FERORELLI, Panigarola, p. 261). Per quanto riguarda l’altra parte della documentazione, quella da depositare all’Archivio Ducale del Castello, su proposta del Consiglio Fiscale e con l’approvazione del cancelliere Kaunitz vennero estratti 28 registri "contenenti atti di Stato, ossia atti del Principe (quindi atti sovrani, da cui la denominazione della serie “Registri degli atti sovrani”), che furono passati nel 1775 all’Archivio Ducale" (GG II 935).
I registri conservati nell’Archivio Ducale passarono poi all’Archivio di Stato, dove vennero ordinati, restaurati e studiati; il materiale conservato presso l’Archivio Notarile cadeva invece “in profondo oblio” (NATALE, Nota sull’Archivio del Governatore, p. 269 segg.). Nel 1963, in seguito al versamento dall’Archivio Notarile all’Archivio di Stato di Milano, Alfio Rosario Natale, allora direttore dell’Archivio di Stato, avviò un’attività di ricerca e intervento sul fondo nel suo complesso (NATALE, Nota sull’Archivio del Governatore, p. 272).
L’originaria diversa destinazione della documentazione, quella relativa agli atti di Stato, ossia del Principe (quindi atti sovrani) destinata all’Archivio Ducale del Castello Sforzesco, l’altra, comprendente le scritture di interesse privato, depositata presso l’Archivio Pubblico (poi Archivio Notarile), era rispecchiata dalla precedente organizzazione dei volumi inventariali, che vedeva gli elenchi delle serie di questo fondo pervenute in Archivio di Stato dall’Archivio Notarile inserite in un unico volume inventariale con elenchi di altro materiale, propriamente di origine notarile, pervenuto con lo stesso versamento. In seguito alla riorganizzazione degli strumenti di ricerca effettuata alla fine degli anni ‘80 del XX secolo, coordinata anche con la presentazione dei fondi in Guida Generale, è stato effettuato un riaccorpamento degli elenchi riferiti alle diverse serie sulla base dei rispettivi archivi di appartenenza.
Nel corso del lavoro di revisione delle presenti schede descrittive si è approfondito l’esame di 10 buste facenti parte del versamento dell’Archivio Notarile del 1963 e annotate nei relativi elenchi (Notarile Ultimi versamenti, Inventario di Sala NO 6, p. 14); avendo accertato l’appartenenza di tale documentazione al fondo del Governatore degli Statuti, si è deciso di ricollocare le buste nelle serie di origine, tenendone conto nelle presenti schede e dandone adeguata segnalazione in Inventario. Già Natale avvertiva infatti “che le serie dovranno essere revisionate e poste in inventario descrittivo. Ne risulterà che alcune lacune potranno essere colmate tenendo presenti i numeri: 526, 528, 529, 530, 531, 532, 533 del versamento dell’Archivio Notarile dell’a. 1963” (NATALE, Nota sull’Archivio del Governatore, p. 276). Sono inoltre in corso (febbr. 2006) ricerche su una parte del materiale che era incluso negli elenchi della serie Gride e citazioni e che sembra vada ricondotto, invece, alle serie dell’Archivio Notarile.

Codici identificativi:

  • MIBA00234B (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
  • asmi1120 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919
  • FERORELLI, Panigarola = FERORELLI N., "L'Ufficio degli Statuti del Comune di Milano, detto Panigarola", in NATALE A.R. (a cura di), "Archivi e archivisti milanesi", vol. I, Milano 1975, pp. 233 - 277
  • Inventari e regesti III = FERORELLI N. (a cura di), "I registri dell'Ufficio degli Statuti di Milano", Inventari e regesti III, Milano 1920 (rist. anast. Milano 1971)
  • NATALE, Nota sull'Archivio del Governatore = NATALE A.R., "Nota sull'Archivio del Governatore degli Statuti di Milano", in NATALE A.R. "Lezioni di archivistica. Parte II", Archivio di Stato di Milano. Avviamento scolastico alle ricerche storiche, Milano 1974, pp. 262 - 283
  • PELLISSIER, Les Régistres Panigarola = PELLISSIER L.G., "Les Régistres Panigarola et le gridario géneral de l'Archivio di Stato de Milan pendant la domination française (1499 - 1513)", in "Revue des bibliothèques", V (1895), pp. 271 - 286, 303 - 324, 335 - 351; VI (1896), pp. 89 - 93, 117 - 224, 305 - 310, 354 - 367; VII (1897), pp. 46 - 70
  • PICINELLI, Monumenta offici statutorum = PICINELLI C., "Monumenta offici statutorum", Monza 1643
  • LIVA, Fonti per la storia = LIVA G., "Fonti per la storia della giustizia criminale milanese (secc. XVI - XVII): i fondi dell'Archivio di Stato di Milano", in "Archivio Storico Lombardo", CXX (1994), pp. 561 - 574

Compilatori

  • Prima redazione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 05 febbraio 2000
  • Rielaborazione: Flora Santorelli (archivista) - Data intervento: 01 luglio 2005