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Cancellerie austriache

Cancellerie austriache (1818 - 1859)

Metri lineari: 53.4

Consistenza archivistica: bb. 372

Documentazione di quattro cancellerie centrali del governo austriaco:
− Cancelleria del Viceré;
− Luogotenenza delle Province lombarde;
− Governatore civile e militare del Regno lombardo veneto;
− Cancelleria dell'arciduca Massimiliano, governatore generale del Regno lombardo veneto.
La documentazione conservata è prevalentemente in lingua tedesca.

Storia archivistica:

Il complesso archivistico Cancellerie austriache è costituito da fondi rivendicati dall’Italia alla fine della Prima guerra mondiale e resi dall’Austria in base al “principio di provenienza” fra il 1919 ed il 1920 (cfr. sul complesso degli archivi restituiti VITTANI, Archivi resi dall’Austria; sul principio di provenienza prevalso nella restituzione CASANOVA, Archivistica, p. 213 sg.).
Inseriti nell’Archivio riservato – una sezione di deposito dell’AS MI costituita da Cesare Cantù all’epoca della sua direzione (1873 – 1895) – i fondi, poco dopo essere stati resi, furono oggetto di un riordinamento e di un’inventariazione sommaria con la supervisione di Giovanni Vittani, allora direttore dell’AS MI (1920 – 1938). Vittani presentò brevemente i risultati del lavoro in occasione dell’XI congresso della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano nel 1923.
Durante la Seconda guerra mondiale i fondi furono parzialmente sfollati a Monticello di Brianza. Ciò che rimase subì perdite ingenti in seguito ai bombardamenti che devastarono il palazzo dell’AS MI nell’agosto 1943. Le vicende del periodo bellico che interessarono le Cancellerie austriache furono riassunte da Achille Giussani, archivista di Stato, in una nota autografa del 1° febbraio 1946 premessa al vecchio inventario di sala (ora in coda all’Inventario di sala RE 1), cui si rimanda.
L’elenco dei danni di guerra pubblicati nel 1950 riporta come distrutti 265 mazzi e 28 registri pertinenti alle “Cancellerie austriache rese dall’Austria” (1818 – 1858), delle quali però “erano stati posti in salvo fin dal 1940 n. 94 mazzi” (Danni di guerra, p. 16).
Terminata la guerra e riportata a Milano la documentazione temporaneamente trasferita, l’Archivio riservato del Cantù non fu più ricostituito e fra il 1949 e il 1950 gli archivi in esso confluiti – fra cui le carte delle Cancellerie austriache rese dall’Austria – “furono ricondotti agli uffici e alle magistrature di provenienza” (GG II 943).
Si segnala che la Guida Generale descrive i fondi singolarmente, non aggregandoli sotto la denominazione complessiva di “Cancellerie austriache” (cfr. GG II 943 – 945), come pure già Natale in Lezioni di archivistica, cui si rinvia per una generale descrizione dei singoli fondi.

Codici identificativi:

  • MIBA002579 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
  • asmi2000 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Progetti

Fonti

  • Danni di guerra = I danni di guerra subiti dagli Archivi di Stato, a cura del Ministero dell'Interno, in "Notizie degli Archivi di Stato", IV - VII (1944 - 1947), Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1950
  • NATALE, Lezioni di archivistica = NATALE, A.R., Lezioni di archivistica, parte II (...). Archivio di Stato di Milano. Avviamento scolastico alle ricerche storiche, Milano 1974
  • VITTANI, Archivi resi dall'Austria = VITTANI, G., Archivi resi dall'Austria all'Archivio di Stato di Milano riguardanti la storia del Risorgimento, estratto da SOCIETÀ NAZIONALE PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO. Atti dell'XI Congresso tenutosi in Milano il 17 - 18 - 19 settembre 1923, Milano 1924, pp. 3 - 20
  • CASANOVA, Archivistica = CASANOVA, E., Archivistica, 2.ed., Siena, Stab. Arti grafiche Lazzeri, 1928
  • MICA0002BE = Cancellerie austriache, XX sec. primo quarto - XX sec. fine

Compilatori

  • Prima redazione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 06 maggio 1999
  • Rielaborazione: Ermis Gamba (archivista) - Data intervento: 15 marzo 2006