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Legato Verga (Scuola di S. Marta di Saronno)
56
Nota per segnalare la mancanza di un istrumento di permuta effettuato con don Massimiliano Giuseppe Stampa Soncino per ottenere un pezzo di terra in Pavia, in seguito livellato a Burasca il 22 giugno 1778 con istrumento rogato dal notaio Ronzio.
(sec. XVI - sec. XVIII)
cart. 4, fasc. 1
57
Confesso di pagamento di 132 lire, con successivo atto di liberazione, dal Senatore Pietro Antonio di Mariano fu Geronimo di Paolo a favore di Giacomo Ciprando di Boldinasco per l'affitto dei beni posti in località "Moya" presso Villa Pizzone e per la decima gravante sui terreni di Boldinasco. Istrumento originale, 31 Gennaio 1558, notaio Alfonso Caimi di Milano.
(1558 gennaio 31)
cart. 4, fasc. 2
58
Sentenza arbitrale nel compromesso fra Giacomo Ciprando, il figlio Dionisio e Giovanni Battista Ciprando per la divisione dell'eredità di Domenico Ciprando, consistente in beni posti nel territorio di Cagnola e nel Borgo della Trinità. Copia semplice, notaio Giovanni Battista Suico di Milano.
(1558 febbraio 5)
cart. 4, fasc. 3
59
Sentenza arbitrale emessa da Francesco Crivelli e Beltrame Morone nel compromesso fra Giacomo Ciprando, il figlio Dionisio e Giovanni Battista Ciprando per la divisione dell'eredità di Domenico Ciprando, consistente in beni posti nel territorio di Cagnola e nel Borgo della Trinità. Istrumento originale, notaio Giovanni Battista Suico di Milano.
(1558 febbraio 5)
cart. 4, fasc. 4
60
Vendita, da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando, dei diritti di decima del valore di 400 lire imperiali gravanti su 60 pertiche di terreno a vigna situate nel territorio di Villa Pizzone nella Pieve di Bollate, con obbligo della misurazione. Copia autentica, 30 agosto 1561, notaio Pietro Maria Rancati di Milano. Copia autentica dell'istrumento rogato il 23 novembre 1561 dal notaio Pietro Maria Rancati di Milano: pagamento, come saldo della suddetta compera, di Dionigio a Pietro di 33 lire, 6 soldi e 8 denari imperiali in seguito alla misurazione del terreno, valutato più grande di 5 pertiche. Copia autentica dell'istrumento rogato il 29 gennaio 1575 dal notaio Giovanni Paolo Arnati fu Ambrogio di Milano: vendita da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando fu Giacomo dei diritti di decima, del valore di 260 lire, gravanti su 30 pertiche di terreno in parte arativo, sito in località "Giardino di Carcassola" nel territorio di Villa Pizzone, Pieve di Bollate.
(1561 agosto 30 - 1575 gennaio 29)
cart. 4, fasc. 5
61
Testamento di Simone Scarilli, contenente un lascito alla "Scuola dei poveri", eretta presso la chiesa di S. Simpliciano in Milano, consistente nella metà di un affitto livellario di alcuni immobili siti in Milano presso Porta Comasina. Seguono: altre disposizioni per la moglie Cecilia Prata e per le figlie Antonia, Laura e Caterina. Copia semplice.
(1567 agosto 19)
cart. 4, fasc. 6
62
[Investitura da Giovanni Battista Verga a Francesco di ..., di un sedime di casa con bottega di tintoria presso Porta Comasina per l'affitto annuo di 8 lire. Copia autentica, Nicolò Villa di Milano.]
(1570 marzo 10)
cart. 4, fasc. 7
63
[Mandato di Grida provvisionale pubblicato su istanza di ... Battista Verga per una vertenza sul possesso di una casa posta nel "Borgo degli Ortolani", che viene dichiarata di piena assoluta proprietà del suddetto Verga.]
(1570 marzo 14)
cart. 4, fasc. 8
64
Gride provvisionali pubblicate su istanza di Giovanni Pietro Verga per tre campi da lui acquistati dai venditori Antonio Maria Banfi e fratelli, siti nel territorio di Caronno nelle località "Strada della cassina", "Ai boschetti", "Campo della vigna". Copia semplice. Notaio Giovanni Ambrogio Visconti.
(1574 giugno 7)
cart. 4, fasc. 9
65
[Vendita da Cristoforo Mas...io ad Alessandro Gianda dell'utile dominio sui due terzi di una casa presso Porta Comasina in Milano (in giurisdizione della parrocchia di S.Protaso in campo), sulla quale vige, per due terzi, un canone d'affitto livellario di 3 lire più ... lire da pagarsi ai padri della Trinità. Copia autentica, notaio Giovanni Ambrogio Visconti di Milano.]
(1575 gennaio 10)
cart. 4, fasc. 10
66
Procura da Luigi Gianda di Cantù, curatore di Francesco Gianda fu Alessandro, a Giovanni Pietro Verga per la riscossione di crediti. Istrumento autentico, notaio Giovanni Paolo Annone di Milano.
(1577 luglio 25)
cart. 4, fasc. 11
67
[Confesso di pagamento da Camillo Mauri fu Giorgio e Andrea G...i fu Michele a favore di Eugenio Fumagalli fu Alessandro di Milano per due somme di 3 lire e 4 soldi e di 20 lire e 4 soldi. Istrumento autentico, notaio Beniamino Gossago di Milano.]
(1580 marzo 12)
cart. 4, fasc. 12
68
Promessa di Giorgio di Origgio di Cascina del Sole a Giovanni Pietro Verga per il pagamento, entro Natale dell'anno 1581, della somma di 375 scudi d'oro. Istrumento autentico, notaio Paolo Cornale di Milano.
(1581 gennaio 17)
cart. 4, fasc. 13
69
Permuta tra la parrocchia di S. Eufemia in Milano e Agostino Ferro che ottiene il diretto dominio su una casa posta sotto la giurisdizione della Chiesa di S. Maria Beltrade, per la qual casa il suddetto Agostino paga, di livello, la somma annua di 40 lire. La parrocchia di S. Eufemia ottiene in cambio due diretti domini: uno su un sedime di casa con "casone" per la fabbrica del formaggio e con un terreno di circa trecento pertiche tra prato e arativo, sita in Abbiategrasso e per la quale la parrocchia paga, di livello al detto Agostino, 39 lire all'anno; l'altro su una porzione di casa presso Porta Comasina sotto la giurisdizione della chiesa di S. Protaso in Campo fuori Milano, per la quale la parrocchia di S.Eufemia paga, di livello, 15 lire all'anno. Istrumento autentico, notaio Marco Antonio Delillo cancelliere episcopale.
(1582 febbraio 16)
cart. 4, fasc. 14
70
Soccida, della durata di quattro anni, per una vacca gravida, tra Giovanni Pietro Verga e Francesco (Ori)ggio di Cascina del Sole. Istrumento originale, notaio Pietro Paolo di Mauro da Corneno, di Milano.
(1583 dicembre 19)
cart. 4, fasc. 15
71
Vendita della terza parte di un mulino, sito in Milano presso Porta Comasina nel territorio della parrocchia di S. Simpliciano, da Pietro Martire Ciprando a Giovanni Battista Ciprando al prezzo di 2.000 lire. Copia semplice, notaio Giacomo Fedele di Milano.
(1584 aprile 28)
cart. 4, fasc. 16
72
[Atti e sentenze in seguito a Grida provvisionali per Giorgio de ... e per Giovanni Pietro Verga.]
(1584 maggio 19 - 1584 maggio 28)
cart. 4, fasc. 17
73
Vendita da Francesco Gianda a Giovanni Pietro Verga del dominio utile su un sedime di casa con annesso giardino posti in Milano (rione di Porta Comasina, parrocchia di S. Protaso in Campo fuori Milano) al prezzo di 1.100 lire, con obbligo di pagare due livelli: uno di 15 lire alla Cappella di S. Caterina annessa alla chiesa di S. Eufemia, l'altro di 3 lire alla Confraternita detta "di S. Ambrogino" di Milano. Copia semplice.
(1585 luglio 29)
cart. 4, fasc. 18
74
Atti in causa di Grida provvisionali pubblicate su istanza di Giovanni Pietro Verga riguardo un sedime di casa di cui la terza parte è sottoposta a due livelli annui: uno di 15 lire da pagarsi alla Cappella di Santa Caterina presso la chiesa di S. Eufemia di Milano, e uno di 3 lire imperiali da pagarsi agli "Scolari di S. Ambrogino" di Milano.
(1585 agosto 11 - 1586 agosto 2)
cart. 4, fasc. 19
75
Confesso di pagamento della somma di 70 lire imperiali da Francesco Canipa e Barbara Fumagalli in favore di Giovanni Pietro Verga come acconto delle 300 lire già depositate presso il suddetto Verga. Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1585 agosto 20)
cart. 4, fasc. 20
76
Mandato, emanato dal Vicario alle Provvisioni Alfonsino Reinoldi, con relazione di pubblicazione di Grida provvisionali per la casa con giardino posta in Porta Comasina per la quale si pagano due livelli: uno di 15 lire alla Cappella di S. Caterina presso la chiesa di S. Eufemia in Milano e uno di tre lire alla Scuola di S. Ambrogino di Milano. La casa era stata venduta da Francesco Gianda a Giovanni Pietro Verga. Copia di atto pubblico emanato dall'Ufficio degli statuti di Milano.
(1585 agosto 22)
cart. 4, fasc. 21
77
Grida provvisionali ad istanza di Giovanni Pietro Verga, pubblicate per i beni acquistati dallo stesso Verga, ovvero l'utile dominio e il naturale possesso di un sedime di casa con giardino in Milano, rione di Porta Comasina, parrocchia di S. Protaso in Campo "di fuori".
(1585 agosto 22)
cart. 4, fasc. 22
78
Confesso di pagamento da Barbara Fumagalli a favore di Giovanni Pietro Verga fu Francesco di Porta Comasina di Milano, debitore di 30 lire quali parte della somma totale di 230 lire. Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1586 marzo 12)
cart. 4, fasc. 23
79
Confesso di pagamento da Francesco Gianda a favore di Giovanni Pietro Verga per 300 lire quali saldo di altrettante già depositate dal sopraddetto Gianda presso il Verga. Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone di Milano.
(1586 agosto 12)
cart. 4, fasc. 24
80
Confesso di pagamento da Francesco Can(i)pa, anche in nome della moglie Barbara Fumagalli, a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 200 lire depositate presso Bernardo Pagano con l'obbligo di restituzione entro il termine di tre anni. Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone di Milano.
(1587 gennaio 5)
cart. 4, fasc. 25
81
Vendita da Giovanni Battista Ciprando a Francesco Camnago del diritto di redimere una vigna sita in Boldinasco, detta "la Novella", già venduta da Giovanni Battista allo stesso Francesco per il prezzo di 3.190 lire, delle quali 1.990 erano già state date come acconto e le restanti 1.200 erano da versarsi obbligatoriamente dopo che i beni fossero stati dichiarati liberi con grida provvisionali. Copia semplice, notaio Paolo Solaro di Milano.
(1588 gennaio 26)
cart. 4, fasc. 26
82
[Concessioni e accordi tra i fratelli Giovanni Battista e Cesare Ciprando e i loro creditori Giovanni Omodei e fratelli, Antonio Cesat(i) e altri per un appezzamento di terreno a vigna sito in Villa Pizzone di Bollate. Istrumento autentico, notaio Prospero Frotta di Milano. Istrumento autentico, rogato il ... dal notaio Prospero Frotta di Milano: vendita del terreno sopraddetto dai creditori a Gerolamo Appiani e Antonio Alberti per il prezzo di lire 2.763,12..]
(1590 febbraio 16 - 1591 giugno 10)
cart. 4, fasc. 27
83
Dichiarazione di Giovanni Pietro Verga e Giorgio del Conte, a favore di Cesare Clinati, di essere soddisfatti di ogni garanzia e di essere stati risarciti, valevole di fronte a qualunque persona e specialmente nei confronti di Ercole Arconati. Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1590 ottobre 15)
cart. 4, fasc. 28
84
[Investitura da Pomponio Camnago ai fratelli Francesco e Amb... Viazoli detti De Barberis, di Quarto Cagnino, di una masseria, un torchio e alcuni appezzamenti di terreno siti nel territorio di Quarto Cagnino per l'affitto annuo di lire 3.500 più altri "appendizi". Copia semplice.]
(1591 maggio 15)
cart. 4, fasc. 29
85
Confesso per il pagamento di 1.944,139 lire, da Gerolamo ed Ercole Appiani a favore di Giovanni Pietro Verga, quale parte del prezzo della vigna acquistata dallo stesso G.Pietro Verga nel territorio di Vilipizzone (sic). Istrumento originale, notaio Cesare Delfinone di Milano.
(1591 giugno 11)
cart. 4, fasc. 30
86
Investitura di sette anni da Giovanni Pietro Verga a Giovanni Lattuada, di un pezzo di terra a vigna sito nel territorio di Caronno, in località detta "Strada dei ronchi", di circa 30 pertiche per l'affitto annuo di tre moggi di frumento e della metà del vino. Copia semplice, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1591 ottobre 24)
cart. 4, fasc. 31
87
Investitura di sette anni da Giovanni Pietro Verga a Giovanni Lattuada, di un pezzo di terra a vigna sito nel territorio di Caronno, in località detta "Strada dei ronchi", di circa trenta pertiche per l'affitto annuo di tre moggi di frumento e della metà del vino. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1591 ottobre 24)
cart. 4, fasc. 32
88
Investitura temporale fatta da Pietro Francesco Morandi nella persona di Giovanni Pietro Verga di una stalla con cascina per l'affitto annuo di 52 lire imperiali. Copia autentica, 29 ottobre 1592, notaio Giovanni Battista Finale.
(1592 luglio 27)
cart. 4, fasc. 33
89
Obbligazione da Bianca Cantoni a favore di Vincenzo Zanetti e compagni come rimborso delle spese sostenute dal sopraddetto Vincenzo Zanetti nel corso di vertenze con la stessa Bianca. Istrumento autentico, notaio Gerolamo Crivelli di Milano.
(1592 settembre 24)
cart. 4, fasc. 34
90
Pagamento della somma di 600 lire, facente parte di un'eredità dotale, dai coniugi Angela Pagani e Battista Cattaneo a Giorgio del conte di Origgio (della Cascina del Sole). Istrumento autentico, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1593 marzo 22)
cart. 4, fasc. 35
91
Confesso da Pomponio Cavenago a favore di Giovanni Pietro Verga, a garanzia per Giorgio Origgio e Vincenzo Zanetti, della somma di 58 ducatoni come prezzo di due cavalli. Copia semplice.
(1594 settembre 23)
cart. 4, fasc. 36
92
Confesso da Pomponio Cavenago a favore di Giovanni Pietro Verga, a garanzia per Giorgio Origgio e Vincenzo Zanetti debitori, della somma di 58 ducatoni come prezzo di due cavalli, con successiva liberazione. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1594 settembre 23)
cart. 4, fasc. 37
93
Patti e accordi tra i "Regolatori della Mercanzia" (ufficiali del dazio del Ducato di Milano) e Pietro Giovanni Verga sui dazi da pagare per l'esportazione di cavalli fuori dal Ducato di Milano.
(1595 gennaio 1 - 1604 maggio 13)
cart. 4, fasc. 38
94
[Confesso di pagamento da ... Melchi Besozzo a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 593,17 lire saldata anche a nome di Bernardino Conforti Ronchi. Inoltre: atto di rinuncia di Besozzo all'investitura del campo detto "la Virisella" presso "la Cagnola", e ulteriore confesso dal medesimo Besozzo a favore del sopraddetto Verga per la somma, già depositata presso di lui, di 210 lire in nome di Gerolamo e fratelli Ronchi, con successiva promessa da parte di questi ultimi di ritenere estraneo il Verga da qualsiasi lamentela.]
(1595 gennaio 24)
cart. 4, fasc. 39
95
Confesso fatto da Filippo Monza a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 1000 scudi. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone di Milano.
(1595 marzo 31)
cart. 4, fasc. 40
96
Confesso di pagamento da Pietro Martire Ciprando fu Dionigi di Villa Pizzone a Giovanni Battista Ciprando per 1.000 lire che il sopraddetto Giovanni Battista doveva dare a Pietro. Copia semplice, notaio Giacomo Fedele.
(1595 aprile 2)
cart. 4, fasc. 41
97
Confesso di pagamento di 600 lire fatto da Giovanni Battista Scarilli a favore di Pietro Verga come acconto per l'acquisto di alcuni beni posti nel Borgo degli Ortolani da parte dello stesso Verga. Copia autentica, notaio Giovanni Paolo Cornale di Milano.
(1595 maggio 8)
cart. 4, fasc. 42
98
Confesso fatto da Giovan Battista Scariolo a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 1.039,196 lire quale prezzo, con gli interessi sopra quello decorsi, di un sedime di casa con giardino acquistato dallo stesso Verga. Copia autentica, notaio Paolo Cornale di Milano.
(1595 dicembre 2)
cart. 4, fasc. 43
99
Tre "atti imperfetti" esposti al Vicario pretorio di Milano nella causa di rivocazione intentata da Giovanni Pietro Verga per un rilascio ottenuto dai consorziati Liprandi.
(1597 giugno 9)
cart. 4, fasc. 44
100
Confesso di pagamento in due partite, di 240 e 30 lire, fatto da Giovanni Giacomo Curti a favore di Giovanni Pietro Verga, quest'ultimo in qualità di depositario di Bernardo e dei coniugi Ronchi. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1597 luglio 16)
cart. 4, fasc. 45
101
Confesso di pagamento da Caterina Cattaneo a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 240 lire in seguito alla sentenza del Vicario di provvisione e alla lettera del Senato a riguardo dei beni dei consorziati Ciprando, che furono posti alle Grida. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1597 settembre 3)
cart. 4, fasc. 46
102
Confesso fatto da Giovanni Pietro Ciprando a favore di Giovanni Pietro Verga per la somma di 100 lire come intero compenso delle spese nelle quali incorsero Giovanni Pietro Ciprando e i suoi fratelli nella causa delle Grida provvisionali pubblicate in riguardo ai beni venduti da Bernardino e dai consorziati Ronchi, con le quali spese si agiva contro Verga a garanzia dei detti Ronchi col patto che i Ciprando, entro il termine di sei mesi, avrebbero ceduto i loro diritti al detto Verga. Copia autentica, notaio Genesio Calchi di Milano.
(1597 novembre 21)
cart. 4, fasc. 47
103
Obbligazione, da Pietro Martire Ciprando a Giovanni Pietro Verga, per il pagamento della somma di 2.500 lire in una partita e di 1.978 lire in un'altra, entro il termine di due mesi, come saldo della dote di Giacomina, sorella del detto Ciprando e moglie del detto Verga. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1599 marzo 17)
cart. 4, fasc. 48
104
[Investitura fatta da Pomponio Cavenago a Pietro Martire Ciprando di un sedime con masseria, orto, torchio da olio, vari appezzamenti di terreno da vigna, prati, campi ed altre case siti a Quarto Cagnino, nel suo territorio e in località detta "dell'Inferno" in pieve di Cesano. L'affitto annuo è di 5.115 lire e 15 soldi imperiali oltre ad appendici e obblighi di restauri in caso di calamità e siccità. Copia autentica, notaio ...]
(1599 marzo 19)
cart. 4, fasc. 49
105
[Investitura fatta da Pomponio Cavenago a Pietro Martire Ciprando di un sedime con masseria, orto, torchio da olio, vari appezzamenti di terreno da vigna, prati, campi ed altre case siti a Quarto Cagnino, nel suo territorio e in località detta "dell'Inferno" in pieve di Cesano. L'affitto annuo è di 5.115 lire e 15 soldi imperiali oltre ad appendici e obblighi di restauri in caso di calamità e siccità. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone R....]
(1599 marzo 19)
cart. 4, fasc. 50
106
Ricognizione livellaria, fatta da Pomponio Cavenago a Pietro Martire Ciprando con la garanzia di Giovanni Pietro Verga, per i terreni siti in Quarto Cagnino gravati da un canone di 5,14 lire alla pertica. Copia autentica, notaio Cesare Delfinone Reina di Milano.
(1599 marzo 19)
cart. 4, fasc. 51
107
[Copia autentica dell'atto rogato il 23 luglio 1611 da Giovanni Paolo Cornari di Milano, trascritta e rilasciata dal notaio Giovanni Battista Castiglioni di Milano il 9 gennaio 1672: testamento di Giovanni Pietro Verga. Contiene: il lascito, alla moglie Cecilia Regondi, dell'usufrutto generale dei beni mobili, con legato di 100 scudi; istituzione di alcuni legati per il suo erede e cognato Francesco Lattuada, alla cui morte i detti legati passeranno alla Scuola di S. Marta, gravandola dell'obbligo della distribuzione annuale di una dote di ... lire a cinque nubende, e di pane ai poveri nel giorno dei Defunti, ogni anno; si stabilisce anche l'obbligo, per la detta Scuola, di sovvenire primariamente a qualche membro della famiglia del detto Verga in caso di necessità (nel caso di inadempienza a quest'ultima clausola, gli oneri e le sostanze passino ai deputati del Santuario della Beata Vergine dei miracoli di Saronno).]
(sec. XVII)
cart. 4, fasc. 52
108
Accordi, patteggiamenti, ricevute di pagamento tra i priori della Scuola di S. Marta di Saronno, i loro coloni e i fittavoli a riguardo di: avvenuti saldi dei debiti, modalità dei pagamenti, proroghe di debiti e obblighi in caso di danni da fortunale.
(1603 - 1711)
cart. 4, fasc. 53
109
Mandati di pagamento al Tesoriere della Scuola di S. Marta.
(1628 - 1637)
cart. 4, fasc. 54
110
Nota sul contenuto della cartella originariamente segnata "A". Sono annotati alcuni istrumenti e atti dal 1754 che il Priore e i deputati della Scuola di S. Marta hanno addotto per vedersi confermata l'esenzione da una particolare tassa. La nota riguarda carte dal 1574 al 1635.
(sec. XVIII)
cart. 4, fasc. 55
111
Investitura livellaria, dai deputati della Scuola di S. Marta in Saronno a Giuseppe Antonio Cabiati fu Carlo Ambrogio di Saronno, di un fondo di quarantadue pertiche posto in Caronno, identificato dal numero di mappale 488 e denominato "la Vigna", dietro pagamento di un canone annuo di 175 lire imperiali. Copia autentica, 15 maggio 1847, notaio Augusto Carganico.
(1775 novembre 30)
cart. 4, fasc. 56
Vendita, da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando, dei diritti di decima del valore di 400 lire imperiali gravanti su 60 pertiche di terreno a vigna situate nel territorio di Villa Pizzone nella Pieve di Bollate, con obbligo della misurazione. Copia autentica, 30 agosto 1561, notaio Pietro Maria Rancati di Milano. Copia autentica dell'istrumento rogato il 23 novembre 1561 dal notaio Pietro Maria Rancati di Milano: pagamento, come saldo della suddetta compera, di Dionigio a Pietro di 33 lire, 6 soldi e 8 denari imperiali in seguito alla misurazione del terreno, valutato più grande di 5 pertiche. Copia autentica dell'istrumento rogato il 29 gennaio 1575 dal notaio Giovanni Paolo Arnati fu Ambrogio di Milano: vendita da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando fu Giacomo dei diritti di decima, del valore di 260 lire, gravanti su 30 pertiche di terreno in parte arativo, sito in località "Giardino di Carcassola" nel territorio di Villa Pizzone, Pieve di Bollate.

Vendita, da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando, dei diritti di decima del valore di 400 lire imperiali gravanti su 60 pertiche di terreno a vigna situate nel territorio di Villa Pizzone nella Pieve di Bollate, con obbligo della misurazione. Copia autentica, 30 agosto 1561, notaio Pietro Maria Rancati di Milano. Copia autentica dell'istrumento rogato il 23 novembre 1561 dal notaio Pietro Maria Rancati di Milano: pagamento, come saldo della suddetta compera, di Dionigio a Pietro di 33 lire, 6 soldi e 8 denari imperiali in seguito alla misurazione del terreno, valutato più grande di 5 pertiche. Copia autentica dell'istrumento rogato il 29 gennaio 1575 dal notaio Giovanni Paolo Arnati fu Ambrogio di Milano: vendita da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando fu Giacomo dei diritti di decima, del valore di 260 lire, gravanti su 30 pertiche di terreno in parte arativo, sito in località "Giardino di Carcassola" nel territorio di Villa Pizzone, Pieve di Bollate. (1561 agosto 30 - 1575 gennaio 29)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: cart. 4, fasc. 5

Vendita, da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando, dei diritti di decima del valore di 400 lire imperiali gravanti su 60 pertiche di terreno a vigna situate nel territorio di Villa Pizzone nella Pieve di Bollate, con obbligo della misurazione.
Copia autentica, 30 agosto 1561, notaio Pietro Maria Rancati di Milano.
Copia autentica dell’istrumento rogato il 23 novembre 1561 dal notaio Pietro Maria Rancati di Milano: pagamento, come saldo della suddetta compera, di Dionigio a Pietro di 33 lire, 6 soldi e 8 denari imperiali in seguito alla misurazione del terreno, valutato più grande di 5 pertiche.
Copia autentica dell’istrumento rogato il 29 gennaio 1575 dal notaio Giovanni Paolo Arnati fu Ambrogio di Milano: vendita da Pietro Antonio Marliani a Dionigio Ciprando fu Giacomo dei diritti di decima, del valore di 260 lire, gravanti su 30 pertiche di terreno in parte arativo, sito in località “Giardino di Carcassola” nel territorio di Villa Pizzone, Pieve di Bollate.

Nota dell'archivista:

L’atto del 30 agosto 1561 è segnalato nell’indice della vecchia cartella segnata “a”.
Tutte e tre le copie sono su pergamena. Segnato 8.

Codici identificativi:

  • MIUD003764 (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]