Provincia di Brescia (1764 - 1994)
5.491 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Consistenza archivistica: bb. 2107, regg. 1461
Storia archivistica:
Il presente inventario fa seguito a un primo elenco di consistenza, redatto nel 2001-2002, che aveva descritto sommariamente i nuclei documentari che sono andati a costituire l’Archivio Storico dell’Amministrazione Provinciale di Brescia, e che in precedenza erano depositati in parte presso l’Archivio di Stato di Brescia, in parte presso l’Istituto scolastico Copernico e presso altri locali dell’Amministrazione Provinciale.
Il fondo si presenta articolato in tre sezioni, che corrispondono a tre successive fasi di formazione dell’Archivio. La prima sezione comprende i documenti più antichi, già depositati presso l’Archivio di Stato; la seconda quelli che erano stati temporaneamente collocati presso l’Istituto “Copernico”; la terza sezione, infine, comprende numerose serie di registri e documentazione recente.
L’ordinamento del fondo è per “serie aperte”, cioè per “caselle”, individuate dallo specifico titolario per la classificazione degli atti in uso presso l’Amministrazione Provinciale di Brescia. Ne diamo qui una breve descrizione, per favorire la comprensione della struttura dell’Archivio e dell’organizzazione delle carte.
Fino al 1903 circa era in uso un titolario che non è stato possibile ricostruire, data la completa riclassificazione dei fascicoli avvenuta da quell’anno in poi, anche con effetto retro-attivo. Esso era formato da:
Categorie
Rubriche
Fascicoli
L’Archivio pertanto ora risulta suddiviso in tre sezioni, relative ai tre titolari in uso nei vari periodi.
- Sezione I – Dal 1903 al 1930 circa era in uso un titolario (applicato in massima parte sulla Sezione I del fondo), articolato in:
Serie (XIV)
Categorie (la cui numerazione ripartiva da I per ciascuna serie)
Caselle (1-150)
Fascicoli
Di questo periodo è stato rinvenuto un “Titolario per la classificazione degli atti dell’Amministrazione Provinciale di Brescia”, riferibile agli anni 1900-1940, che riassume tutti i fascicoli di questa parte dell’Archivio, in ordine di Casella e Fascicolo (cfr. Serie Registri, Registro N° 0001). Pur essendo stato utile per la ricostruzione della struttura del fondo, si è riscontrato come in esso non siano presenti tutte le voci dei fascicoli che si trovano nella documentazione (vedi per es. la Casella 150), e pertanto è stato necessario in alcuni casi integrarlo.
- Sezione II – Dal 1931 circa in poi il titolario non subì modifiche sostanziali di struttura, ma solamente a livello di casella, con differenziazioni nei titoli di classificazione; esso fu applicato in massima parte sulla Sezione II del fondo.
- La Sezione III è costituita dalle serie particolari di documentazione (non classificata sulla base dei titolari precedenti), relativa alla Contabilità (Conti Consuntivi, Entrate e Uscite) dell’Amministrazione Provinciale, nonché dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale e dello Stabilimento Scolastico Provinciale ed alla Serie dei Registri (Protocolli, Appalti e contratti, Cassa, ecc.) dell’Amministrazione Provinciale, dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale, dello Stabilimento Scolastico Provinciale e del Comitato Provinciale della Caccia.
Per facilitare la consultazione dell’inventario, qui di seguito riportiamo i criteri seguiti per la schedatura:
Ad ogni unità informatica corrisponde un’unità archivistica (il fascicolo o, in alcuni casi, la busta).
I dati rilevati in ciascun “campo” sono:
· Titolo: è stato riportato il titolo del fascicolo come riportato sul rubricario, per la Sezione fino al 1930; per la Sezione dal 1931, per la quale non esiste alcun rubricario di riferimento, si è riportato il titolo presente sulla camicia del fascicolo. Tuttavia, quando la documentazione non presentava sempre le camicie dei fascicoli, l’oggetto è stato desunto direttamente dagli allegati; nel caso in cui sugli allegati siano presenti oggetti diversi di uno stesso fascicolo, è stata riportata una dicitura riassuntiva.
· Estremi cronologici dei documenti: sono indicate le date reali dei documenti contenuti, compresi eventuali anteatti.
· Estremi cronologici di organizzazione: se possibile, è stata indicata la data di archiviazione.
· Contenuto: è il campo della descrizione vera e propria, nel quale sono stati elencati e descritti gli “allegati” contenuti nel fascicolo e le pratiche presenti.
· Note: è stata segnalata la presenza di materiale iconografico (planimetrie, disegni, ecc.) o a stampa (opuscoli, pubblicazioni, ecc.); sono state sottolineate eventuali incongruenze o particolarità degne di nota .
· Definizione: si è distinto tra “busta”, “fascicolo” o “registro”, a seconda dei casi.
· Segnatura antica: quando presenti, sono stati riportati gli elementi della classificazione antica, specie per il titolario precedente al 1903, oppure numeri di busta o di volume precedenti al nostro intervento
Va sottolineato inoltre come, essendo il “fascicolo” un’articolazione del titolario, così come gli “allegati”, non sempre all’interno di una busta sono presenti tutti i numeri: questo è ben riscontrabile dall’elenco riportato nella scheda descrittiva, in cui sono indicati in modo progressivo gli allegati (pertanto quando non è riportato il numero di allegato, vuol dire che esso non è presente nel faldone).
E’ stata poi segnalata la presenza di fogli di rimando archivistico riferiti ad allegati o fascicoli privi di documenti o mancanti.
Altra particolarità degna di nota consiste, nella Sezione II, nell’uso di suddividere un unico allegato in sottofascicoli in ordine di anno.
Il metodo di organizzazione delle carte (per Casella e Fascicolo in ordine cronologico), talvolta sembra presentare delle incongruenze nella sequenza dei fascicoli (un Fascicolo 2, può seguire ai Fascicoli 1, 2 e 3); questo è motivato dalla particolare archiviazione, che prevede che la serie progressiva dei fascicoli possa essere interrotta o integrata con un numero di fascicolo già archiviato, sulla base della sua data. Oppure, può verificarsi che pratiche con lo stesso oggetto, aperte in periodi diversi, siano più o meno collocate vicine (es. alla Casella 19, Fascc. 7-9 degli anni 1919-1934, segue Fasc. 8 dal 1934 in poi). Talvolta è la dimensione particolarmente consistente di un Fascicolo, che può occupare anche un’intera busta, comporta che esso non venga fisicamente inserito nella sequenza esatta. Questo modo di archiviazione è stato naturalmente rispettato nell’inventariazione.
Ai fini della ricerca, quindi, bisogna tenere conto del fatto che l’ordinamento per caselle subordina quello cronologico e che i faldoni conservano spesso pratiche aperte per qualche decennio: questo fa sì che gli archi cronologici delle tre sezioni del fondo e quelli delle serie archivistiche di ciascuna sezione spesso si accavallino. In ogni caso, si ricordi come gli indici generali e la schedatura informatizzata facilitano la ricerca e l’individuazione di tutte le unità archivistiche relative ad un determinato oggetto.
Per agevolare ulteriormente la consultazione, è consigliabile prendere visione della struttura generale del fondo a partire dal Sommario (p. I), per poi visionare le tavole riassuntive delle tre sezioni all’inizio di ciascuna di esse.
L’archivio comprende 2107 buste e 1461 registri. La numerazione va da 1 a 2107 per le buste e poi riparte da 1 a 1461 per i registri, essendo essi una serie particolare distinta, come è evidente nella struttura.
In coda alle buste ne sono state collocate 11 relative a concessioni precarie lungo le strade provinciali, dagli anni Sessanta al 1994, non propriamente pertinenti alla Sezione Storica, ma mantenute in questa sede, seppure distinte dalla vera e propria Sezione Storica, perché contenenti pratiche concluse, che possono essere di qualche utilità alla ricerca. In futuro si potrà valutare la loro unione al materiale della Sezione di Deposito.
L’inventario cartaceo è corredato di indici onomastici, toponomastici, delle istituzioni e delle cose notevoli.
Agosto 2004
- Schede descrittive: Chiara Manzoli, Ombretta Primavori, Mara Catalano, Michela Gatti (Coop. CHARTA – Mantova)
- Coordinamento lavori, introduzioni storico-archivistiche, indici: Elena Lucca, Giuliano Annibaletti (Coop. CHARTA – Mantova)
Codici identificativi:
- MIBA009005 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Note alla condizione di accesso:
Accesso libero e gratuito previa compilazione della domanda di consultazione.
Orari di apertura al pubblico: lunedì e martedì ore 10-16; giovedì ore 12-16.
Archiviste: Chiara Manzoli, Ombretta Primavori.
Tel. 0303748035, fax 0303748042
Funzionari incaricati:
Damiana Amighetti, Filippo Jannaci, Palazzo Martinengo, via Musei, 32, Brescia.
Tel. 030.3749939-977, fax 030.3749908
[aggiornamento dei dati: febbraio 2008]
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Provincia di Brescia 1816 -
Progetti
- Provincia di Brescia (2002-2004)
Fonti
- Civita, Brescia = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV - XIX secolo. Brescia, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 1999, repertoriazione a cura di Giovanni Zanolini, Valeria Leoni
- Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859 - 1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi
- Fappani 1997 = Enciclopedia Bresciana, vol. XIV, Edizione La Voce del Popolo, Brescia, 1997
- Melis, La Provincia = La Provincia nella storia d'Italia, s.d.
- Storia di Brescia = Storia di Brescia, collana promossa e diretta da Giovanni Treccani Degli Alfieri, Morcelliana Editrice, Brescia, 1961
Compilatori
- Elena Lucca (Archivista)
- Giuliano Annibaletti (Archivista)
- Ombretta Primavori (Archivista)
- Chiara Manzoli (Archivista)
- Mara Catalano (Archivista)
- Michela Gatti (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/841