|||
Comune di Cantù

Comune di Cantù (1376 - 1967)

13.807 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Oltre alla tipica documentazione conservata negli archivi comunali del territorio, nell'archivio Cantù è presente una discreta quantità di atti e di fascicoli riconducibili all'attività dell'Imperial regio commissariato distrettuale, con sede in Mariano sino al 1830, e poi trasferito a Cantù. Essa è frammista a quella comunale ed inserita nei fascicoli in base alla materia trattata.

Nonostante tentativi di ricostituzione (teorica) delle serie e del fondo del Commissariato, non si è riusciti a ricostituire l'organicità di questi documenti. Di conseguenza tali atti sono stati lasciati nei fascicoli in cui sono stati rilevati.

La documentazione è costituita da corrispondenza, a volte raccolta in piccoli fascetti, con istituzioni del territorio provinciale (Pretura urbana di Como, Pretura di Cantù, Tribunale provinciale di Como, Gendarmeria), con l'amministrazione cittadina di Cantù e di altri comuni del circondario, nonché con le istituzioni ecclesiastiche locali.

Storia archivistica:

Le prime informazioni sulla tenuta e sull’organizzazione dell’archivio del Comune di Cantù sono rintracciabili a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Infatti, già a partire dal 1860 sono riscontrabili atti che riguardano il “prelevamento, la consultazione e la riconsegna di atti dell’archivio comunale” con l’indicazione del loro oggetto e con la segnalazione dei rispettivi richiedenti (1).

E’ segnalata inoltre la presenza di documentazione relativa alla dispersione e al recupero di atti relativi al “Governo provvisorio” a Cantù nel 1848 (2).

Un primo progetto di riorganizzazione dell’archivio comunale viene ipotizzato dal Segretario comunale tra il 1903 ed il 1904, anche se non risultano in quegli anni prodotti inventari od elenchi.

Una prima opera di inventariazione sommaria del patrimonio documentale, per gli atti dalle origini sino al 1949, viene compiuta nel 1949 a cura di Francesco Belgrano, primo archivista della Prefettura di Como.

Successivamente, a partire dal 1996, interventi di riordino per gli atti dal 1950 al 1998 vengono affidati a varie riprese a Giacomina Fossati, con produzione di inventari ed elenchi di consistenza (Inventario 1950 – 1996, redatto nel 1996; inventario provvisorio 1950 – 1992, redatto nel 2002; inventario provvisorio 1993 – 1998, redatto nel 2002).

A seguito delle nuove disposizioni emanate dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, che prevedono l’inventariazione informatizzata degli archivi storici comunali e degli archivi aggregati, nel settembre del 2003 il Comune di Cantù predispone un progetto di revisione generale e di informatizzazione degli inventari già esistenti. Il progetto, sottoposto preventivamente all’approvazione della Soprintendenza, viene trasmesso alla Regione Lombardia, Direzione Culture, identità ed autonomie della Lombardia, dalla quale il Comune ottiene un contributo economico pluriennale grazie agli stanziamenti previsti dalla L.R. 81/1985.

I lavori di riordino e inventariazione generale dell’archivio vengono avviati nel dicembre del 2003 con provvedimento del Vice segretario Generale n. 134 del 20.10.2003. Con tale atto, il Comune ha affidato l’incarico del primo lotto alla società Scripta srl di Como.

Nei successivi anni, sempre grazie anche al contributo regionale, vengono finanziati e affidati, sempre alla Scripta, i successivi lotti.

L’intervento ha avuto termine nell’ottobre del 2008 con la totale revisione e integrazione del precedente strumento di corredo e con l’informatizzazione, mediante il programma Sesamo prodotto dalla Regione Lombardia, delle descrizioni inventariali degli atti sino al 1967, secondo gli standard internazionali, nazionali e regionali e secondo le indicazioni fornite in corso d’opera dalla Soprintendenza archivistica.

Dal mese di aprile 2007, l’archivio, conservato al piano terra di Villa Calvi, già sede del Municipio, è aperto al pubblico grazie anche all’assistenza fornita da personale specializzato.

1. Cfr. cart. 109, fasc. 2.

2. Cfr. cart. 110, fasc. 7.

Criteri di ordinamento

Come già sopra ricordato, l’archivio storico del Comune di Cantù ha subito, nel 1949, un intervento di parziale riordino a cura dell’archivista Francesco Belgrano. Durante tale intervento la documentazione, anche quella più antica, fu riordinata applicando a ritroso il titolario di classificazione previsto dalla circolare Astengo del 1897.

Nonostante ciò, venne costituita una prima sezione dell’archivio per gli atti dalle origini al 1902, anno in cui, molto probabilmente, fu invece introdotto l’uso del nuovo sistema classificatorio.

Durante i lavori di riordino eseguiti tra il 2003 ed il 2008, anche a seguito della ricostruzione del titolario utilizzato sino alla fine del secolo XIX, ricostruzione consentita dal ritrovamento delle camicie originarie e dalle segnature presenti sugli atti, la documentazione antica è stata riordinata secondo tale sistema classificatorio.

L’archivio storico comunale è pertanto ora organizzato in tre sezioni di Carteggio, dalle serie particolari con i registri.

Codici identificativi:

  • MIBA00CAEA (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)
  • Lorenza Barbero (Archivista)
  • Alessandro Molteni (Archivista)