Consorzio Acquedotto “Val Dumentina” ( 1954 - 1996 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente pubblico territoriale
Condizione: pubblico
Profilo storico / Biografia
Istituito nel 1954 su proposta dell’Associazione del Sanatorio Universitario Italiano di Roma (1), il Consorzio Acquedotto “Val Dumentina” è costituito dai Comuni di Agra, Dumenza, Luino e Maccagno, con la finalità di realizzare un acquedotto destinato alla fornitura di acqua potabile ai Comuni consorziati della valle (2).
Il Consorzio, persona giuridica ed ente morale, ha la sua sede a Luino, nel Palazzo municipale, in piazza Crivelli Serbelloni 1.
È costituito da un’Assemblea, formata da 30 delegati rappresentanti degli enti consorziati: i Sindaci, un consigliere eletto per ciascun Comune e 22 seggi ripartiti fra i Comuni in base al costo delle opere idriche, proporzionali «al grado di funzionale importanza di ogni opera» per ciascun ente (art. 4) (3).
L’Assemblea ha il compito di eleggere il Consiglio direttivo e il Collegio dei revisori dei conti, discutere e approvare il bilancio preventivo e il conto consuntivo, ripartire tra i membri le attività e passività degli esercizi e le quote di contribuzione al bilancio, stabilire le modalità di eventuali cessioni a terzi di parte della produzione dell’acquedotto, disporre l’esecuzione delle opere di costruzione, ampliamento e straordinaria manutenzione e i piani di finanziamento dei lavori, stabilire il regolamento e l’organico del personale dipendente e adottare qualsiasi deliberazione amministrativa. L’Assemblea si riunisce in via ordinaria due volte l’anno e in via straordinaria, su convocazione del Presidente del Consiglio direttivo o su richiesta scritta di almeno un terzo dei delegati, attraverso convocazioni raccomandate che riportano gli ordini del giorno delle sedute. L’Assemblea delibera a maggioranza assoluta.
Il Consiglio direttivo è formato da 7 membri, eletti dall’Assemblea fra i suoi delegati, e rimane in carica per 4 anni.
Il Consiglio elegge il suo Presidente e il vice Presidente, appronta i bilanci preventivi e consuntivi, approva le relazioni dell’Assemblea, autorizza le eventuali cessioni a terzi di parte della produzione dell’acquedotto, dispone l’esecuzione delle opere urgenti di manutenzione straordinaria, nomina e revoca i dipendenti e adotta qualsiasi deliberazione amministrativa che non sia riservata all’Assemblea. Le riunioni ordinarie del Consiglio sono bimestrali, ma possono essere convocate sedute straordinarie, in qualsiasi momento, a richiesta di tre Consiglieri o su convocazione del Presidente. Le sedute sono giuridicamente valide se intervengono almeno 5 consiglieri.
Il Presidente, in carica per 4 anni ed eletto in seno al Consiglio direttivo, ha la rappresentanza legale del Consorzio e ne firma gli atti, convoca e presiede il Consiglio e l’Assemblea consorziale, delega poteri ai consiglieri e adotta deliberazioni di particolare urgenza che non consentono la convocazione tempestiva del Consiglio. In caso di impedimento il Presidente è sostituito dal vice Presidente.
Il Collegio dei revisori dei conti, eletto dall’Assemblea consorziale nel proprio seno, è formato da 3 membri fra cui elegge il proprio Presidente; sua funzione è quella di esaminare i consuntivi stilati dal Consiglio direttivo e controllare le gestioni.
Principale funzione del Consorzio è quella di costruire, mantenere e gestire un acquedotto in grado di fornire acqua potabile ai Comuni del territorio della valle, uniti in consorzio.
La struttura dell’acquedotto è costituita da tre sistemi d’opera, proposti dai progettisti Mario Marchetti e Pier Italo Trolli nel luglio 1953 (Sistemi 1 e 2) e nel marzo 1962 (Sistema 3):
- Sistema 1 (terzo stralcio dei lavori): captazioni al Pian Cavurico (4 sorgenti), realizzazione di vasche diverse, di condotta ed opere annesse fino al bacino di Agra e di sopravanzo per Due Cossani, frazione di Dumenza;
- Sistema 2 (secondo stralcio dei lavori): captazione della sorgente Rosé, realizzazione della condotta al bacino di Due Cossani, del sopravanzo di via Vignone ai serbatoi di Torretta e Colmegna e al serbatoio di Luino-Rebevello (opera non realizzata) (4);
- Sistema 3 (primo stralcio dei lavori): perforazione di due pozzi in località Palone e costruzione della condotta con sollevamento per il bacino di Creva.
I tre sistemi, realizzati in ordine contrario alla loro numerazione, hanno subito nel corso degli anni varianti, estensioni ed interconnessioni, in particolare:
- il Sistema 1, con la derivazione per Sarona, la linea da Bedoré al Monastero e l’adduzione delle sorgenti 36 e 43;
- il Sistema 2, con la captazione delle sorgenti 49/51 e il bacino di Stivigliano, la connessione Due Cossani – Stivigliano, con pompaggio ascendente, le vaschette di Chiossitto, Vignone, Pezzalunga e la derivazione per Torretta, con bacino a Lupera;
- il Sistema 3, con le derivazioni per Torbera, Valdo, Fornasette e Longhirolo superiore, il prolungamento per Moncucco e la realizzazione di due bacini, di un secondo bacino di Creva e del prolungamento e bacino di Voldomino.
Le interconnessioni del sistema idrico riguardano i sistemi d’opera 1 e 2 (dal bacino Bedoré di Agra al bacino di Due Cossani) e i sistemi 2 e 4 (dal serbatoio di Stivigliano al serbatoio di Due Cossani e dal nuovo al vecchio serbatoio di Due Cossani).
Nel dicembre 1993 il Consiglio direttivo del Consorzio esprime parere favorevole alla sua trasformazione, ai sensi degli artt. 25 e 60 della legge 142/90, inviando alle Amministrazioni comunali di Agra, Dumenza e Luino gli schemi di convenzione e del nuovo statuto per l’approvazione dei rispettivi Consigli comunali. Ma il richiamo alla necessità di sopprimere o trasformare i consorzi comunali e provinciali nelle forme previste dalla legge, in apertura del verbale del Commissario straordinario di Luino dell’aprile 1996 (5) circa la soppressione del Consorzio, fa pensare al mancato compimento della trasformazione dell’ente.
Infine il Consorzio è soppresso nell’aprile 1996 ed è contestualmente approvata, vista «l’esistenza dei presupposti di ordine giuridico, economico, organizzativo e funzionale», una convenzione biennale tra i Comuni di Agra, Dumenza e Luino per la gestione, «in modo coordinato ed associato», del servizio acquedotto, prima gestito dal Consorzio.
Note
(1) Secondo il primo Statuto anche l’Associazione del Sanatorio Universitario Italiano (ASUI), nata nell’ambito dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla (1951-1954), avrebbe dovuto essere parte integrante del Consorzio, ma vista la nota prefettizia del 19 giugno 1954 e ritenuto opportuno limitare gli enti partecipanti ai soli Enti locali, «allo scopo di costituire con urgenza la personalità giuridica», l’Associazione ne è esclusa.
(2) In particolare ai territori dei capoluoghi di Luino e Agra e alle frazioni di Due Cossani (Dumenza) e Colmegna (Maccagno). A seguito della fusione di Colmegna a Luino nel 1955, il Comune di Maccagno è escluso dal Consorzio.
(3) Secondo le norme transitorie dello Statuto consortile, approvato dal Prefetto di Varese il 21 settembre 1954, i 22 seggi dell’Assemblea sono così suddivisi: Comune di Agra (8 seggi), Comune di Dumenza (2 seggi), Comune di Maccagno (2 seggi) e Comune di Luino (10 seggi).
(4) A completamento del secondo stralcio sarà realizzato il Sistema 4: captazione di sorgenti nella parte alta di Due Cossani, costruzione di condotta al serbatoio di Stivigliano e della condotta a sifone al serbatoio di Roggiolo.
(5) Vedi “Soppressione del Consorzio”, b. 1, fasc. 4.
Complessi archivistici
- Consorzio Acquedotto "Val Dumentina"
(1954 - 1999)
Fondo, livello 2
Compilatori
- Prima redazione: Dilda, Giovanni Luca (archivista) - Data intervento: 01 luglio 2023
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/****/creators/8876