Consorzio della Misericordia di Premolo ( 1520 ? - ultimo quarto sec. XVIII Estremo cronologico iniziale costituisce una data ante quem )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Condizione: pubblico
Sede: Premolo BG
Profilo storico / Biografia
La documentazione rimasta, superstite dell’archivio del Consorzio della Misericordia di Premolo, non permette, purtroppo, di determinare con esattezza l’anno in cui si formò la sua originaria struttura amministrativa.
Il consorzio della Misericordia di Premolo è documentato per la prima volta negli atti della visita del 1520 del vescovo di Bergamo Pietro Lippomano e successivamente nel 1596 nel testo di Da Lezze (Da Lezze Descrizione 1596) in cui si riporta che elargisce ai poveri del comune per un importo di L. 27 ogni anno ma la sua fondazione è sicuramente più antica. Le prime notizie da fonti dirette sono contenute nel Libro dei conti (unità n. 1 serie “Conti” del fondo) che registra la contabilità della Misericordia di Premolo, relativa agli anni 1661 – 1715. Il Consorzio aveva, similmente agli altri enti omologhi delle valli bergamasche, una propria struttura organizzativa: era governato da alcuni ufficiali (detti, in seguito, “sindaci”, “reggenti” o “presidenti”), aveva un proprio tesoriere (“caneparo”) ed un’amministrazione contabile separata da quella comunale.
I sindaci, che potevano variare da 3 a 6 venivano eletti o riconfermati annualmente dal consiglio generale del comune o dalla credenza e ad essi competeva l’incanto o l’elezione, del tesoriere, la cui carica era comunque approvata in sede di consiglio comunale. Si può quindi affermare l’esistenza di un rapporto di dipendenza o, comunque, di relazione tra i reggenti comunali e quelli del consorzio, anche se le due amministrazioni erano gestite separatamente e dai propri ufficiali.
La contabilità della Misericordia di veniva sottoposta, anche se a scadenza irregolare, alla verifica del capitano di Bergamo che, spesso, dopo aver rivelato alcuni errori nella gestione, impartiva nuove disposizioni. Anche se mancano norme statutarie e registri di deliberazioni si possono presumere le finalità e gli obblighi dell’ente, E’ possibile stabilirne i propositi e gli obbiettivi dai registri della serie “Conti” e da quelli degli “Ordini” del comune: si apprende, infatti, che il fine principale del Consorzio era l’attività assistenziale, esplicata in diverse forme: le voci più ricorrenti riportate nelle uscite della serie “Conti” sono le dispense di alimenti (miglio, frumento, pane, sale, ecc…), di panno bianco e le oblazioni di denaro, elargite ai poveri e alle vedove.
Tali distribuzioni curate dal parroco, sono documentate anche nella visita pastorale effettuata da Carlo Borromeo nel 1575 e nella relazione di Giovanni Da Lezze del 1596). Nella prima viene esplicitamente dichiarato che l’entrata annuale ammontava a 103 libbre e 2 stateri di frumento e che vigeva l’obbligo di celebrare 10 messe all’anno per il legato Seghezzi Biagio, benefattore dell’ente (un terreno con fienile), nel secondo risalivano a 155 libbre; in ambedue viene affermato che le entrate dovevano essere equamente divise tra i poveri. Durante la visita di S. Carlo Borromeo, venne anche rilevata l’esistenza di molti debitori insolventi nei confronti del Consorzio, tenuti a pagare un interesse annuo del 5% e, nel caso di inadempienza, si decretò l’interdizione dall’ingresso in chiesa. Tutto ciò è essenziale per capire come l’attività esercitata dalla Misericordia non si limitasse soltanto alle forme assistenziali, ma si esplicasse anche attraverso concessioni di prestito di capitale, oltre che incanti di terre di proprietà della stessa. Furono queste attività che caratterizzarono la storia dell’ente nel corso dei secoli XVII e XVIII, in questo periodo il patrimonio della Misericordia si arricchì ulteriormente, grazie a donazioni e lasciti testamentari.
Durante il periodo della dominazione francese, il consorzio continuò ad esercitare la propria attività assistenziale e finanziaria, ormai consolidata, assumendo anche il nome di “Pio Luogo di Carità”.
Profili istituzionali
Soggetti produttori
- (precede) Congregazione di Carità di Premolo 1809 - 1937
Fonti
- Seghezzi Premolo 1972 = Giosuè Seghezzi, Cenni monografici di Premolo con le contrade di Ponte Nossa e Campolongo, Artigrafiche Stella, 1972
- Da Lezze Descrizione 1596 = Da Lezze Giovanni, Descrizione di Bergamo e suo territorio 1596 di Giovanni Da Lezze, Provincia di Bergamo-Assessorato istruzione e cultura-Centro documentazione beni culturali, 1988
Compilatori
- Schedatura: Sergio Primo Del Bello (riordinatore) - Data intervento: 11 dicembre 2018
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/AdV/creators/6006