Consorzio della Misericordia (ambito bergamasco)

La fondazione della Misericordia Maggiore di Bergamo nel 1265 dà seguito ad una vasta diffusione di misericordie nei comuni del Bergamasco per l’assistenza ai poveri, sostenuta dalla spiritualità del tempo con le opere di carità e di culto, con l’esercizio religioso di redimere l’anima e di meritare la salvezza eterna. Sorgono numerose confraternite a partire dal secolo XIII fondate e dirette dai laici e non più dai religiosi come invece era avvenuto nei secoli precedenti. Le misericordie nascono innanzitutto come associazioni finalizzate a promuovere la solidarietà fra i laici, attraverso la comune partecipazione a cerimonie religiose ed ad altre pratiche di culto, come veglie e processioni e la reciproca assistenza, soprattutto in caso di malattia o povertà. Oltre a questi obblighi, fissati in apposite “regole”, un altro impegno fondamentale è l’elemosina verso i poveri, con la distribuzione di viveri, vestiti o denaro provenienti da donazioni che i confratelli sono tenuti a fare al Consorzio: qualcosa ogni anno, e, soprattutto, nel testamento. Il messaggio di S. Francesco d’Assisi ha ampliato il concetto religioso della povertà attuando la massima condivisione della condizione dei poveri: non più solo l’assistenza e l’aiuto ai poveri ma farsi identicamente povero come loro. Proprio la distribuzione di elemosine diventa per i fedeli il mezzo più sicuro di espiazione, di rassicurazione della propria coscienza, di conquista della salvezza eterna.
Nel secolo XV con l’espansione dei Francescani e dei Domenicani, la Confraternita dei Disciplini, un’organizzazione religiosa da loro sostenuta, introduce l’assistenza materiale ai poveri ed istituisce gli ospedali per i malati indigenti.
Prima della legge istitutiva delle Congregazioni di carità (decreto 21 dicembre 1807) l’opera era amministrata da tre sindaci, nominati annualmente dal consiglio comunale e scelti fra i padri di famiglia originari. Successivamente i membri dell’amministrazione, in numero da tre a cinque, sono nominati dall’autorità governativa e di norma comprendono un sindaco, il primo deputato comunale e il parroco. L’amministrazione è sempre stata assistita da un segretario nominato dalla stessa e dotata di un esattore. Il consiglio di amministrazione si riunisce e delibera ogni ultimo giovedì del mese presso un locale della sede. Stabilisce principalmente l’ordinaria elargizione di elemosine e gli oggetti che di volta occorre affrontare. Le elemosine si distribuiscono mediante biglietti a stampa, le ordinarie ogni primo giovedì del mese e le straordinarie durante il mese da un amministratore. Queste ultime sono rivolte agli infermi in condizione di povertà e sono limitate a quanto consente la rendita della Congregazione di carità.
Con il decreto 21 dicembre 1807 le misericordie e le altre opere pie vengono riunite nella Congregazione di carità.

Note:
Cfr. profilo istituazionale in Siusa: Misericordia, sec. XIII prima metà - http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=profist&Chiave=297

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Sergio Primo Del ,Bello (Archivista) - Data intervento: 02 novembre 2007