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Estimo e censo

Estimo e censo (1428 dicembre 22 - 1854 maggio 8)

13 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

La serie è formata dai due estimi del 1547 e del 1805 e da altri documenti riguardanti controversie attinenti l'estimazione di beni immobili e rettificazioni censuarie. L'estimo del 1547 viene compilato nell'ambito dell'Estimo Generale della Bergamasca conclusosi nel 1547. Rappresenta l'unico strumento per la ripartizione delle imposte dirette sul territorio per oltre tre secoli e riequilibrò almeno in parte la fiscalità tra le diverse parti del territorio. L'estimo è definito dall'insieme delle operazioni attuate sia per determinare la capacità contributiva dei "fuochi" (generalmente famiglie) che il risultato di dette operazioni. Il numero ottenuto è l'indice in base al quale si distribuisce la quota d'imposta attribuita ad una data comunità. Nel territorio della Terraferma veneta ha una struttura a cascata: Venezia a priori stabilisce l'imposta che vuole incassare, espressa in carati. Questa imposta viene poi ripartita sul territorio del dominio e per la Bergamasca tra le zone territorialio corpi contribuenti locali (Città, Piano e Valli). All'interno di ogni corpo si assegna la relativa quota d'estimo che a sua volta viene ripartità fra le diverse comunità e all'interno di queste fra tutti i fuochi proporzionalmente alla capacità contributiva di ognuno. le operazioni preliminari per la determinazione dell'estimo prevedono innanzitutto la compilazione da parte dello Stato veneto dei capitoli d'estimo. Ogni comunità ha facoltà di eleggere gli estimatori, incaricati del posto scelti in modo da rappresentare equamente le diverse contrade a cui compete la valutazione finale dellacapacità contributiva del fuoco.

Agli estimatori era data comunque la facoltà di accertare la veridicità delle polizze e di procedere direttamente alla rilevazione dei beni di coloro che non avessero presentato la propria denuncia entro il termine previsto. Ad essi era inoltre affidata la stima, espressa in moneta corrente, di tutti i beni denunciati. Concluse le operazioni di rilevazione e di stima dei beni l'estimo veniva compilato dallo scrittore comunale e pubblicato; quindi, una volta approvato dal consiglio generale, poteva essere utilizzato come base per l'applicazione di taglie comunali.

La morsa fiscale veneta, che nel corso del sec. XVI si era fatta più serrata, aveva messo le comunità del territorio in grave difficoltà. In particolare la necessità di far fronte alle pressanti richieste di guastatori (1) per le fortificazioni di Palma, aveva costretto, come ci testimonia ancora il da Lezze, molti comuni ad indebitarsi (2). Questo avveniva anche perché, nei comuni rurali, era invalso l'uso di far fronte alle gravezze utilizzando le entrate comunali, in modo che non pesassero direttamente sui contribuenti. Dato però che le entrate comunali non erano sufficienti a far fronte e alle gravezze e alle tante altre spese dei comuni, questi erano spesso costretti a chiedere prestiti ad interesse (quasi sempre sotto la forma di censi e livelli). Questo sistema assolutamente anti−economico si ritorceva poi contro gli abitanti i quali, se esentati in un primo tempo dal pagamento delle gravezze, dovevano poi comunque pagare le taglie che i comuni erano costretti ad applicare per far fronte ai debiti. In particolare, il comune di Ghisalba contribuiva alle ordinanze con "…pichieri 2, moschetieri 3, galleotti 11…" ed aveva estimati per se 2809 pertiche di terreno mentre 4190 erano con la città di Bergamo.

Il materiale superstite è purtroppo limitato all'estimo del 1547, detto "dei Tre Nobili" e ad un estimo del 1805.

L'estimo dei "Tre Nobili" viene condotto con criteri analoghi a quelli precedenti ma è un estimo disposto non dal comune di Ghisalba ma dalla Serenissima. Quest'ultima, in seguito alle proteste del territorio bergamasco (inteso come corpo contribuente), che lamentava la scarsa equità applicata nella ripartizione dei carati fra i corpi contribuenti (ripartizione che avvantaggiava la città) aveva stabilito che venisse effettuata un'estimazione generale delle vallate e del piano per verificarne l'effettiva capacità contributiva, affidandone la supervisione a tre nobili veneziani nominati dal Senato. E' sui dati di questo estimo che il Da Lezze basa la sua relazione. Esso si pone effettivamente come pietra miliare a cui gli estimi successivi faranno riferimento. A differenza degli altri estimi esso riguarda tutti gli abitanti di Ghisalba possessori di beni. Dopo l'indicazione del nominativo, dell'età e della professione dell'estimato vengono elencati i beni posseduti, prima quelli mobili poi quelli immobili, con il rispettivo valore, seguono i debiti ed i crediti verso la Quadra, verso la Città di Bergamo, la Montagna e verso il Piano (3). Oltre a questo esso contiene anche informazioni relative alla composizione di ogni "fuoco", del quale fornisce un dettagliato "stato di famiglia": specifica la professione del capofamiglia e divide i debiti ed i crediti. In esso viene inoltre inclusa l'estimazione dei beni di proprietà del comune: dato importantissimo, questo, perché ci permette di ricostruirne la situazione patrimoniale. Ma soprattutto questo estimo, proprio in quanto estimo generale del territorio, comprende nell'elencazione dei beni immobili anche quelli che di norma ne sono esclusi, cioé anche quei beni soggetti all'estimo di altri comuni o della città di Bergamo (4).

In sostanza per ogni abitante sono indicate tutte le proprietà (poste sia sul territorio del comune che altrove), sia quelle allibrate che quelle non allibrate con Gromo. Trattandosi di un estimo non finalizzato ad un' imposizione locale ma assimilabile ad un censimento dei beni siti sul territorio bergamasco, esso comprende tutti questi beni, specificando naturalmente quali "fanno con la città" o con altri comuni.

Il titolo Censo, che riguarda la distribuzione dei carichi fiscali è di fatto distinto da quello dell'esattore che è riferito alla nomina ed all'attività dell'esattore ed all'attività di riscossione delle imposte. Sugli immobili grava la principale imposta, detta prediale che viene riscossa avvalendosi del registro delle tavole del censo che ne permette un'equa distribuzione su tutti gli abitanti possidenti in proporzione al valore degli immobili. Altra imposizione è rappresentata dal contributo arti e commercio il 25% della quale viene incassata dal comune (vedi serie Arti e commercio). I dazi formano le principali imposte indirette. A queste va aggiunta un'altra imposta diretta, la tassa personale applicata a tutti gli abitanti, compresi fra i 14 ed i 60 anni, che consumano prodotti provenienti dai loro fondi evitando il pagamento dei dazi di consumo (vedi serie Tassa personale). Al fine di far fronte alle spese per la realizzazione di opere pubbliche comunali, viene introdotta dal Governo l'esazione di una sovrimposta comunale per la formazione di un apposito cespite di copertura.

Del'imposta predial, che doveva essere pagata anche dal comune, non è stato rinvenuto alcun documento.

Consistenza: 13 unità.

(1) "Guastatori": "nella milizia si piglia per soldato che seguita l'esercito a fine di accomodar le strade, tagliar boschi, far fortificazioni e simili", cfr., G. Boerio, "Dizionario del dialetto veneziano", Venezia, 1856.

(2) G. Da Lezze, "Descrizione …", a cura di V. Marchetti e L. Pagani, cit., p. 117.

(3) Vedi b. 13, fasc. 3.

(4) Erano allibrati all'estimo della città i beni posti nel territorio ma appartenenti a cittadini. Questi beni manterranno la qualifica di "beni cittadini" e continueranno quindi ad essere iscritti nelle liste d'estimo della città anche in seguito a passaggi di proprietà nelle mani di abitanti del territorio avvenuti entro e non oltre il 1535, cfr. libri delle "Azioni del Consiglio" del comune di Bergamo, 6 aprile 1554 "Aestimi fiat proclamata", vol. XXV, Archivio del Comune di Bergamo, in Biblioteca civica "A. Mai" di Bergamo. Accanto ai beni "cittadini" si trovano glosse esplicative: ad es. "questa fa con la città et li ho compradi da cittadini", riferito ad un terreno.

Codici identificativi:

  • MIBA003195 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013