Baldini, Raffaello ( Santarcangelo di Romagna (RN), 1924 novembre 24 - Milano (MI), 2005 marzo 28 )

Tipologia: Persona

Abstract

Baldini è stato un poeta tra i maggiori del secondo Novecento, esponente originale di una poesia orale e “narrativa”, affidata perlopiù a un parlante che racconta in prima persona.
Nato il 24 novembre 1924 a Santarcangelo di Romagna (oggi provincia di Rimini, allora di Forlì), e scomparso nel 2005 a Milano, dove si era trasferito dal ’55, Baldini ha esordito come poeta romagnolo “da lontano” quando già viveva a Milano da tempo, e tardi, più che cinquantenne, nel 1976 con E’ solitèri, Il solitario.
Sempre “da lontano” sono seguite, con cadenza regolare, le cinque raccolte La nàiva, La neve (Torino, Einaudi, 1982), inclusiva del Solitèri, con la prefazione di Dante Isella; Furistìr, Forestiero (ancora per Einaudi, 1988), prefazione di Franco Brevini; Ad nòta, Di notte (Milano, Mondadori, 1995, introduzione di Pier Vincenzo Mengaldo); Ciacri, Chiacchiere (Torino, Einaudi, 2000), che riuniva (rielaborate) le precedenti sillogi, salvo la recente mondadoriana; e l’ultima Intercity (Torino, Einaudi, 2003). Alle poesie sono da aggiungere gli altrettanto notevoli monologhi teatrali in prosa degli anni Novanta, del tutto affini: Zitti tutti!, Carta canta, In fondo a destra e, quarto e ultimo, La Fondazione, letto dall’autore nell’aprile 2004 a Riccione al Teatro del Mare, e proposto per Einaudi, 2007.
L’adesione costante al dialetto del paese, dal ’76 alla fine, ha comportato il ricorso a una lingua aspra e marginale, appena arrivata all’espressione letteraria scritta grazie al compaesano Tonino Guerra.

Profilo storico / Biografia

Raffaello Baldini è nato a Santarcangelo di Romagna il 24 novembre 1924.
Dopo la laurea in Filosofia a Bologna, si dedicò per alcuni anni all’insegnamento.
In gioventù fu fra gli animatori del cenacolo santarcangiolese noto come “E’ circal de giudéizi”, insieme a Gianni Fucci, Tonino Guerra, Flavio Nicolini, Nino Pedretti e altri intellettuali e artisti romagnoli.
Nel 1955 si trasferì a Milano e nel 1962 cominciò a lavorare come giornalista per la rivista “Panorama”.
Dopo le prose satiriche di Autotem (Bompiani, 1967), l’esordio come poeta è databile al 1976 con la pubblicazione, in plaquette per Galeati Editore (Imola), della raccolta E’ solitèri (‘Il solitario’). La maggior parte dei testi furono poi inseriti all’interno della seconda raccolta La nàiva. Versi in dialetto romagnolo (‘La neve’), pubblicata nel 1982 da Einaudi con prefazione di Dante Isella.
A questa seguì Furistir. Versi in dialetto romagnolo (‘Forestiero’), pubblicata nel 1988 da Einaudi con introduzione di Franco Brevini e Ad nòta. Versi in dialetto romagnolo (‘Di notte’) pubblicata da Mondadori nel 1995 con presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo.
Nel 2000 pubblicò per Einaudi una raccolta che comprendeva al suo interno La nàiva, Furistír e la nuova silloge Ciacri (‘Chiacchiere’), con il titolo La nàiva. Furistír. Ciacri. Versi in dialetto romagnolo.
L’ultima raccolta di poesie fu pubblicata da Einaudi nel 2003 con il titolo Intercity. Versi in dialetto romagnolo.
L’itinerario poetico fu accompagnato anche da tre monologhi (i primi due in dialetto romagnolo, con traduzione a fronte, e il terzo in italiano), che sviluppano la vocazione teatrale già evidente nella poesia di Raffaello Baldini.
Il primo monologo, Zitti tutti!, andò in scena al Teatro Alighieri di Ravenna il 22 novembre 1993 (regia di Marco Martinelli e interpretazione di Ivano Marescotti). Nel 1993 fu pubblicato da Ubulibri, Milano, e nel 1994 fu prodotta la videocassetta dello spettacolo dalla Società Nekamè.
L’edizione integrale dei monologhi fu pubblicata nel 1998 da Einaudi con il titolo Carta canta. Zitti tutti! In fondo a destra.
Nel 1996 “Ravenna Teatro” produsse anche lo spettacolo teatrale Furistír, originato dalla fusione di 18 testi poetici di Baldini tratti dalle raccolte precedenti.
Nel 2000 Baldini scrisse Dove sei?, oratorio in quattro tempi per soli coro e pianoforte (con musiche di L. Belcastro, P. Coggiola, D. Fontanesi e M. Lenzi), eseguito nella chiesa di Santa Maria del Carmine di Milano il 17 novembre.
Nel 2001 pubblicò sulla rivista “Resine. Quaderni liguri di cultura” (anno XXIII, n. 89) i melologhi C’era una volta: tre melologhi, con una nota di Silvio Riolfo Marengo.
Nel 2004 era ancora in fase di stesura un quarto monologo, La Fondazione, pubblicato postumo nel 2008 da Einaudi, a cura di Clelia Martignoni, con traduzione di Giuseppe Bellosi.
Raffaello Baldini morì a Milano nel 2005.

Note:
Raccolte di poesie di Raffaello Baldini
- 1976, “E’ solitèri”, Imola, Galeati editore (vincitrice del Premio Gabicce)
- 1982, “La nàiva”, con prefazione di Dante Isella, Torino, Giulio Einaudi editore (vincitrice del Premio Carducci)
- 1988, “Furistír”, con introduzione di Franco Brevini, Torino, Giulio Einaudi editore (vincitrice del Premio Viareggio)
- 1995, “Ad nòta”, con presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo, Milano, Arnoldo Mondadori editore (vincitrice del Premio Bagutta)
- 2000, “La nàiva. Furistír. Ciacri”, Torino, Giulio Einaudi editore
- 2003, “Intercity”, Torino, Giulio Einaudi editore

Opere teatrali di Raffaello Baldini
- 1993, “Zitti tutti!”, introduzione di R. Molinari, Milano, Ubulibri, 1993
- 1998, “Carta canta. Zitti tutti! In fondo a destra”, Giulio Einaudi editore
- 2008, “La fondazione”, a cura di Clelia Martignoni, traduzione di Giuseppe Bellosi, Torino, Einaudi.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Inserimento dati: Stefany Sanzone (Archivista)
  • Revisione: Gabriele Locatelli (Archivista)