Baldini, Raffaello (1926 - 2005)
725 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Metri lineari: 12.5
Consistenza archivistica: 725 unità archivistiche conservate in 109 fascicoli
Abstract:
Il riordino e l’inventariazione delle carte dell’Archivio Baldini è stato inserito, insieme alla schedatura dell’Archivio Carlo Levi, in un progetto approvato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia (a cui si rimanda per le specifiche tecniche e scientifiche) con nota numero 0002976 del 13/06/2019 (CI. 37.31.16.01/1), e in una richiesta di finanziamento a Regione Lombardia (ai sensi della LR 25 del 2016 – Bando 2019).
Il lavoro è stato affidato alla Società CAeB; la direzione scientifica è stata di Gabriele Locatelli, il coordinamento tecnico di Stefany Sanzone, l'inventariazione, il riordino e l'etichettatura di Stefany Sanzone e di Andrea Capelli.
L'impaginazione e la grafica dell'inventario è stata di Stefany Sanzone.
Notizie sull’intervento
L’inventariazione e il riordino delle carte dell’Archivio Raffaello Baldini, iniziato nel settembre 2019 e concluso nel dicembre 2019, ha tenuto conto della situazione descritta nella "Storia archivistica".
L’estrema frammentarietà e le caratteristiche dell’archivio, differente da un classico archivio autorale, hanno imposto un attento lavoro di analisi preliminare per identificare i vincoli esistenti e la presenza nelle carte di elementi ordinativi e di modalità organizzative inequivocabilmente riconducibili al soggetto produttore.
In virtù del tipo di documentazione è stata mantenuta, per tutta la durata del lavoro, una costante attività di confronto degli archivisti con il “Comitato scientifico Baldini” e la Direzione tecnica e scientifica del Centro per verificare eventuali ipotesi critico−filologiche emerse durante lo svolgimento dei lavori di inventariazione, pur nell’ambito di un lavoro non eminentemente critico ma di natura archivistica.
Già durante la fase di censimento, erano emerse delle perplessità relative alla conservazione delle fotocopie presenti all’interno dell’archivio. In moti casi, infatti, le poesie e i brani di prosa erano presenti in numerose fotocopie (o copie multiple prodotte da stampanti), spesso prive di postille, marginalia, etc. Erano presenti, inoltre, fotocopie di testi già in copia con appunti manoscritti (su entrambe le riproduzioni), fotocopie del testo originale con appunti, etc.
D’accordo con i membri del Comitato, è stata effettuato, prima dell’inventariazione, un riordino delle raccolte poetiche identificate e un’accurata selezione delle fotocopie (mere riproduzioni senza note baldiniane).
Nel complesso sono state selezionate 16.780 carte di doppi o fotocopie provenienti da 292 fascicoli.
Un’altra perplessità emersa in fase di censimento era quella relativa ai numerosi fascicoli contenenti versi e frammenti, solitamente manoscritti su fogli di giornale, volantini pubblicitari, ricevute fiscali, cartigli o sul verso di pagine dattiloscritte, e non riconducibili, dopo una prima analisi, a una raccolta poetica. Nella maggior parte dei casi si trattava, infatti di abbozzi o versi che l’autore appuntava su qualunque supporto cartaceo e in qualunque momento della giornata.
La conservazione di tutto il materiale imponeva un trattamento specifico per la tipologia. Per questo motivo, e viste le ulteriori complessità presentate dall’uso manoscritto del dialetto romagnolo, è stato affiancato al lavoro di riordino e inventariazione un lavoro di identificazione degli scritti inizialmente classificati come “non identificabili”.
Il lavoro di identificazione è stato svolto principalmente dalla prof.ssa Clelia Martignoni (affiancata dal prof. Pietro Benzoni e, inizialmente, dal prof. Mauro Bignamini), amica e studiosa dell’autore ed esperta dell’opera baldiniana. Il lavoro di identificazione ha fornito un enorme aiuto per la descrizione e la classificazione definitiva delle unità documentarie.
Emerge anche da questa fase la caratteristica di disordine e particolare modus operandi propri dell’autore. Molti fascicoli, infatti, risultano costituiti da frammenti e versi di diverse opere pubblicate in periodi molto lontani tra loro. Per questi fascicoli non è stato effettuato nessun tipo di riordino o suddivisione delle carte per nuclei omogenei, ma sono stati mantenuti nella stessa forma in cui l’autore li ha conservati (non si esclude anche che la situazione delle carte non attesti una ipotetica volontà dell’autore di revisione delle poesie per una possibile nuova edizione).
Alla fine della fase di selezione e unificazione dei nuclei documentali omogenei risultano presenti 725 unità archivistiche.
In generale, la documentazione è stata trattata come in un classico archivio autorale, mantenendo quanto più possibile, e dove opportuno, l’ordine dato alle proprie carte dall’autore e dando conto delle varie versioni della pubblicazione in questione. Le unità sono state organizzate cercando di ricostruire le raccolte e le opere edite e le attività del soggetto produttore, rispecchiate nella struttura finale che quest’inventario presenta.
La corrispondenza è stata schedata per mittente. Già durante il censimento era emersa la necessità di unificare sotto un’unica unità fisica e descrittiva il carteggio tra Raffaello Baldini e le singole personalità (all’arrivo a Pavia le lettere risultavano sparse nelle varie scatole del fondo, con riferimenti al mittente o destinatario, ma fascicolate singolarmente e prive di qualsiasi ordine o criterio aggregativo).
Sono stati creati, quindi, i fascicoli dei corrispondenti contenenti tutte le lettere che costituiscono il carteggio, presente nell’intero archivio, tra Raffaello Baldini e i singoli mittenti e/o destinatari. Per ogni lettera è stata indicata la data cronica, la data topica, se si tratta di lettera, cartolina o biglietto dattiloscritto o manoscritto e la presenza di eventuali allegati.
Per quanto riguarda le raccolte di poesie e le opere, l’ordine di successione delle unità per le carte relative alla medesima opera rispecchia pedissequamente quello della filiera produttiva: manoscritto, dattiloscritto e bozze di stampa.
Tra i fascicoli contenenti i dattiloscritti e quelli contenenti le bozze di stampa sono presenti, inoltre, i fascicoli dei versi sparsi (con e senza titolo), degli abbozzi e dei frammenti tipici dell’attività produttiva baldiniana. All’interno di ogni unità sono stati elencati i titoli delle poesie presenti (solo quando questi risultavano manoscritti o dattiloscritti dall’autore). Non sono stati effettuati i riconoscimenti delle poesie senza titolo presenti.
È stato indicato inoltre se si tratta di dattiloscritti con macchina Olivetti Lettera 22 o computer Apple Macintosh (Mac).
I numerosi ritagli di giornale (la maggior parte dei quali conservati in origine in fascicoli singoli) sono stati raccolti e ordinati per anno. Per ogni ritaglio di giornale, accuratamente selezionato e conservato da Baldini, è stato indicato il nome della testata, il titolo, l’autore e la data di ogni articolo.
L’attività di schedatura ha dunque prodotto 725 unità archivistiche che sono state organizzate nelle seguenti serie e sottoserie:
Serie 1 − Corrispondenza
Serie 2 − Scritti e opere di Raffaello Baldini
Sottoserie 2.1 − E' solitèri (1976)
Sottoserie 2.2 − La nàiva (1982; 2000)
Sottoserie 2.3 − Furistír (1988; 2000)
Sottoserie 2.4 − Ad nòta (1995)
Sottoserie 2.5 − Carta Canta. Zitti tutti! In fondo a destra (1998)
Sottoserie 2.6 − Ciacri (2000)
Sottoserie 2.7 − C'era tre volte. Tre melologhi (2001)
Sottoserie 2.8 − Intercity (2003)
Sottoserie 2.9 − La Fondazione (2008)
Sottoserie 2.10 − Versi di opere non identificabili
Sottoserie 2.11 − Altri scritti di Raffaello Baldini
Sottoserie 2.12 − Scritti di critica e di carattere letterario
Serie 3 − Interviste rilasciate da Raffaello Baldini
Serie 4 − Recensioni delle opere di Raffaello Baldini
Serie 5 − Raccolta di articoli di giornale e riviste
Serie 6 − Scritti di altri autori
La consistenza complessiva è di 725 unità archivistiche, conservate in 109 fascicoli e nelle scatole lignee collocate all’interno di 2 casseforti.
La ripartizione delle 725 unità nelle serie e sottoserie è sintetizzata nella tabella 1, presente nelle pagine seguenti.
Durante le fasi di censimento e inventariazione sono stati eliminati materiali potenzialmente dannosi per le carte. Particolare attenzione è stata dedicata all’eliminazione sistematica di graffette o materiali ferrosi, fonti di danni fisici come buchi, strappi e sgualciture delle carte (o, nel tempo, di processi di degradazione del supporto cartaceo), di plastiche ed elastici.
Ogni unità archivistica è stata raccolta da una fascetta di carta non acida su cui è stata apposta un’etichetta.
Scheda tipo
Il livello descrittivo è stato mantenuto coerente tra tutte le sezioni dell’archivio.
Di seguito viene illustrata la suddivisione delle informazioni all’interno della scheda.
1 24 Bellosi Giuseppe
2 Estremi cronologici: 1982 marzo 14 − 2003 agosto 16
3 Lettere di Giuseppe Bellosi a Raffaello Baldini; sono presenti le seguenti lettere:
− 14 marzo 1982, Maiano, ds, con busta di spedizione;
− 1° febbraio 1994, Fusignano, ds, con busta di spedizione; in allegato copia di una lettera di Loris Rambelli a Giuseppe Bellosi, s.l., 31 gennaio 1994, ds., e di una lettera di Enrica Ballardini, s.l., s.d., ds;
− 16 ottobre 1995, Maiano, ms, con busta di spedizione;
− 9 giugno 1997, Maiano, cartolina ms;
− 22 febbraio 1998, Maiano, ms, con busta di spedizione;
− 18 marzo 1998, Fusignano, ms, con busta di spedizione, su carta intestata "Biblioteca Carlo Piancastelli − Fusignano"; in allegato la fotocopia di una pagina del periodico "Qui" del 13 marzo 1998 contenente l'articolo di Giuseppe Bellosi intitolato "Per un connubio vincente";
− 19 giugno 2000, Maiano, ms, con busta di spedizione;
− 16 agosto 2003, Maiano, ms, con busta di spedizione intestata "Romagna allo specchio".
4 Note:
5 Consistenza: cc. 18
6 Segnatura antica: 516, 578, 1003, 1041, 1052, 1091, 1159, 1186
7 Serie 1 − Corrispondenza
8 Segnatura definitiva
BAL−01−024
Legenda:
1. Numero unità, titolo dell’unità
2. Estremi cronologici
3. Contenuto (breve riassunto dei documenti presenti nell’unità)
4. Note (eventuali aggiunte al contenuto o annotazioni di varia natura)
5. Consistenza delle carte contenute
6. Segnatura antica (si riferisce alla segnatura assegnata in fase di censimento)
7. Codice di classificazione, serie/sottoserie di riferimento
8. Segnatura definitiva
Storia archivistica:
L’archivio di Raffaello Baldini era conservato fino al 2018 presso la casa del poeta a Santarcangelo di Romagna, dove era stato riunito dopo la sua morte.
Nel 2019, le 42 scatole di grande formato che contenevano tutte le carte dell’autore furono trasferite al Centro manoscritti di Pavia, in virtù di un comodato decennale stipulato tra il Centro e gli eredi (furono trasferiti anche i volumi facenti parte della biblioteca).
Al momento del trasferimento le carte (fascicolate con fogli protocollo a righe ed elastici) erano state collocate nelle scatole dagli eredi, in particolar modo da Silvia Baldini, che avevano redatto un elenco di consistenza del contenuto di ciascuna scatola. L’elencazione si presentava articolata in punti (“stringhe”), talvolta corrispondenti a unità archivistiche, talaltra risultanti dalla mera aggregazione di più documenti e potenziali unità.
Il contenuto di ogni singola scatola si presentava estremamente disomogeneo e spesso privo di ordine, nonostante le ottime condizioni di conservazione delle carte.
Per questo motivo, nel 2019, è stato realizzato, dopo verifica puntuale di tutto il contenuto inviato, un controllo generale e un censimento analitico della documentazione. Tutte le fasi dei lavori sono state oggetto di riunioni e confronti con il “Comitato scientifico Baldini” (formato dai professori Clelia Martignoni, presidente, Angelo Stella, Pietro Benzoni e Mauro Bignamini), d’intesa con la Presidente del Centro Manoscritti Gianfranca Lavezzi e la responsabile gestionale del Centro, Nicoletta Trotta; per CAeB hanno partecipato alle riunioni Gabriele Locatelli e Stefany Sanzone.
La fase di censimento, che ha avuto inizio nel febbraio 2019 ed è stata ultimata nel luglio 2019, è stata associata a un accurato riordino fisico e a una prima ricondizionatura delle carte conservate nelle 42 scatole.
Alla fine del censimento analitico risultavano presenti 1783 fascicoli, ben 77 fascicoli in più rispetto ai 1706 elencati dagli eredi. Infatti, durante il censimento era emersa la necessità di suddividere alcuni fascicoli in più unità poiché contenevano carte non legate tra loro da un vincolo archivistico, ma conservate insieme in forma di aggregazioni non ordinate e coerenti.
I fascicoli sono stati ricollocati dopo questa fase all’interno di 69 scatole di piccole dimensioni posizionate all’interno di 3 casseforti predisposte dal Centro manoscritti in una stanza allarmata e dedicata solamente ai materiali d’archivio e della biblioteca di Raffaello Baldini.
Lingua della documentazione:
- ita
Condizione di accesso:
accessibile previa autorizzazione
Condizione di riproduzione:
consentita per uso studio
Stato di conservazione:
ottimo
Soggetti conservatori
- Università degli Studi di Pavia. Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei
Soggetti produttori
- Baldini, Raffaello 1924 novembre 24 - 2005 marzo 28
Progetti
Compilatori
- Inserimento dati: Stefany Sanzone (Archivista) - Data intervento: 04 dicembre 2019
- Revisione: Gabriele Locatelli (Archivista) - Data intervento: 09 dicembre 2019
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_CentroManoscritti/fonds/105261