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Storia della Nobile Famiglia Ansaloni-Rangoni ([1937 aprile 1]) DPP_4480, DPP_4483, DPP_4484 |
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Cartoncino con le foto di Vittorio Ansaloni, della moglie e dei figli ([seconda metà sec. XX]) VA_001 |
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Stemma Araldico della famiglia Ansaloni (1937 aprile 5) VA_006, VA_007 |
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Lettera di condoglianze del Comune di Cusano Milanino (1944 settembre 20) VA_005 |
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Vittorio Ansaloni ([metà sec. XX]) VA_100 |
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Elena Milani, moglie di Vittorio Ansaloni ([metà sec. XX]) VA_101 |
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Anita Ansaloni, figlia di Vittorio Ansaloni (metà sec. XX) VA_102 |
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Arturo Ansaloni, figlio di Vittorio Ansaloni (metà sec. XX) |
Anita Ansaloni, figlia di Vittorio Ansaloni (metà sec. XX)
Unità
Tipologia: unità documentaria
Scheda speciale: F - Fotografia
Segnatura definitiva: VA_102
Anita Ansaloni (Solara 1886 – Modena 1933) era figlia di Vittorio Ansaloni. Sposata nel 1917 con Vittorio Guerzoni, nel 1921 ebbe una figlia, Adele. Alla adorata figlia Anita Vittorio dedicò il suo libro sulla storia di Cusano.
Leggiamo come Vittorio ce la descrive nell’opuscolo sulla storia della famiglia che il nipote Alberto Ansaloni ci ha messo a disposizione:
Di forte ingegno, carattere serio, sorriso leggermente abbozzato, tutta affetto e premure per i genitori e pel fratello; essa percorse le scuole Tecniche, indi l’Istituto Magistrale Superiore, poi diplomata dalla Scuola Sordo-Muti di Milano e da quella di Crescenzago come Direttrice di Giardini d’Infanzia.
Fu subito insegnante nelle scuole di Milano città, vincendo il concorso aperto per 150 posti su 7380 concorrenti, riscendo fra le prime. In tale qualità raccolse la stima dei Superiori che la vollero conservata sempre alle Scuole del centro.
Non diede che consolazioni ai genitori ed apprezzati richiesti consigli alle colleghe. Declinò due volte proposte di matrimonio, quando nel 1917 trovò in Vittorio Guerzoni di Modena il giovane buono, esperto nel campo dell’industria meccanica che aveva a Modena una officina che ebbe una certa fortuna. Anita vedeva ed ammirava in lui l’iniziativa e l’attività, doti che un giorno avrebbero potuto creare un’ottima condizione alla famiglia.
Tuttavia essa continuò nell’insegnamento e quando malata di leggera aritmia, raddoppiò di energia per accumulare qualche capitale alla sua bambina Adele nata nel 1921. Per conservarsi alla famiglia nulla lasciò di intentato e specialisti di Milano e di Modena, si succedettero nella cura ma con esito debole ed allora la buona sposa e madre prevedendo gli effetti di una malattia che non ha miglioramenti, chiese la liquidazione della pensione e si ritirò a Modena per dedicarsi tutta alla sua Adele. Non chiedeva al Signore che la grazia di vivere pochi anni ancora per allevare la propria fanciulla ed assisterla durante gli studi. Lo meritava perché la sua vita fu tutta di profonda convinzione Cristiana — di studi — di affetto per la famiglia. Eppure Iddio la chiamò a sé il 31 Dicembre I933.
Povera e santa Annita! che giorni tristi furono quelli! La sua salma fu trasportata a Cusano, in quel cimitero ove essa aveva desiderato riposare, vicino al fratello Mario ed alla nonna Elena. Volle riposare nel cimitero agreste di quel paese ove passò gli anni più belli della sua vita.
Dato che lo sventurato di lei sposo non avrebbe potuto occuparsi attivamente della povera orfanella, essa fu accolta dai nonni a Milano ove, per assecondare il desiderio della sua santa madre frequenta l’Istituto Magistrale Superiore.
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famiglia Ansaloni
Cusano Milanino
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Autori:
- n.d.
Supporto: gelatina ai sali d'argento/carta
Altezza: 5.0
Larghezza: 4.0
Descrizione estrinseca:
OGTD=positivo
OGTS=esemplare singolo
MISU=cm
MTX=b/n
Lingua della documentazione:
- ita
Condizione di accesso: liberamente accessibile
Compilatori
- Aggiornamento scheda: Gabriele Marazzini - Data intervento: 05 marzo 2023
Immagini
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/cusanostoria/fonds/131646/units/1691385