Comune di Pozzolo ( 1534 - 1859 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Condizione: pubblico

Profilo storico / Biografia

Di Pozzolo (“Pozzolo sul Mincio” in seguito a referendum del 2014) è fatta menzione in un documento dell’anno 820 per essere stato sede di curtis regia, essendosi tenuto un placito nella disputa tra il conte di Verona Hucpaldo e l’abbazia di Nonantola. Ancora il 22 settembre 1136, l’imperatore germanico Lotario di Supplimburgo ricevette in questa località, con sontuoso banchetto, Manfredo vescovo di Mantova.
Dipendente nel 1494 dal vicariato di Volta, nel 1534 la comunità di Pozzolo otteneva dal marchese di Mantova di essere separata dal comune di Volta, concessione confer-mata nel 1562. Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane, Pozzolo era soggetto alla giurisdizione della pretura di Goito.
Nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comunità contava 541 anime di cui 355 “collettabili” e 186 “non collettabili”.
L’organo principale di autogoverno della comunità era la vicinia generale, che si radunava il 6 gennaio di ogni anno, coll’intervento del pretore e di un notaio. Quattro reggenti insieme al vice gerente formavano il consiglio particolare.
La vicinia eleggeva ogni tre anni il massaro, che era tenuto “all’esazione de’ diritti comunitativi”. Altri funzionari comunitativi erano il “console locale”, e lo scrivano, che era tenuto alla cura dell’archivio comunitativo.
Con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Pozzolo era aggregato al distretto VIII di Goito del dipartimento del Mincio, sede della municipalità del distretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentazione delle Repubblica Cisalpina, Pozzolo si ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Stiviere, mentre nel 1803 e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804, in seguito alla ridefinizione del dipartimento del Mincio, risultava far parte del distretto I di Mantova. Nel 1805, in conseguenza della nuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), si veniva inserito nel cantone II di Goito del distretto III di Castiglione delle Stiviere.
Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuni in classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu- ne di Pozzolo era attribuita la classe III in base ai suoi 550 abitanti (decreto 8 giugno 1805).
In seguito al piano di concentrazione dei comuni del dipartimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar- zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Pozzolo veniva concentrato nel comune denominativo di Volta, compreso nel cantone II di Goito del distretto III di Castiglione.
Con la riforma del 1816, Pozzolo veniva inserito nel distretto IV di Volta della provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853, il comune risultava far parte del distretto VII di Volta, con una popolazione di 634 abitanti.
In seguito al trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre 1859), il comune di Pozzolo veniva aggregato al comune di Marmirolo, che risultava inserito nel distretto I di Mantova.
Per la sua posizione, Pozzolo è stato molto spesso teatro di battaglie e di passaggi di truppe fino al periodo delle guerre risorgimentali. Il 25 dicembre 1800 fu teatro di una famosa battaglia (“Battaglia di Pozzolo” presente sull’Arco di Trionfo di Parigi) fra l’esercito napoleonico che tentava di oltrepassare il Mincio e quello austriaco attestato alla sua difesa. Dopo ore di cruenti combattimenti i repubblicani, più volte vicini alla disfatta, riuscirono a mantenere il possesso del paese e dunque una solida testa di ponte in sinistra Mincio. Ancora per tutto l’Ottocento, grazie alla possibilità di guadare il fiume, fu coinvolto nei passaggi di truppe (Nino Bixio si accampò a Pozzolo nel 1848).
Il paese è noto anche l’antichissima Fossa di Pozzolo, citata in documenti prima del Mille, quindi regolamentata nel ‘400 da leggi gonzaghesche, che ancora oggi è quel poderoso impianto che preleva acqua dal Mincio distribuendola a tutto il medio mantovano attraverso dighe e fossi derivatori.
La soppressione del comune fu, caso unico, il frutto degli eventi bellici della Seconda guerra d’indipendenza. Il nuovo confine internazionale stabilito dal Trattato di Zurigo spaccò infatti in due il territorio a cavallo del Mincio, lasciando il paese all’Austria e gran parte della campagna, posta al di là del fiume, sotto l’Italia. Se quest’ultima aggregò la disabitata parte di sua competenza a Goito, il governo asburgico, rimasto con un comune dalla superficie radicalmente decurtata, lo annesse al più vicino comune mantovano rimastogli, ossia Marmirolo (dal 1863).
La frazione di Marengo, luogo fortificato posto a difesa di importanti sistemi di collegamento, entrò a far parte nel secolo XI dei possedimenti canossiani (famoso è il banchetto che qui si tenne per il matrimonio tra il marchese Bonifacio di Canossa e Beatrice di Lorena, genitori di Matilde di Canossa) e fu poi donato all’abbazia di San Benedetto in Polirone.

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • Galafassi2000 = Livio Galafassi & Cesare Bertolini, Marmirolo cenni storici, Editoriale Sometti, 2000
  • Galafassi2005 = Livio Galafassi & Cesare Bertolini, Cronache di Marmirolo e Pozzolo con altre notizie mantovane, Editoriale Sometti, 2005
  • Civita1999 = Giancarlo Cobelli, Le istituzioni storiche del territorio lombardo XIV-XIX secolo. Mantova, Regione Lombardia, 1999
  • Inventario = Inventario degli atti d'archivio dal 1818 al 1967

Compilatori

  • Schedatura: Alessia Crestale (archivista)
  • Schedatura: Ombretta Primavori (archivista)
  • Revisione: Elena Lucca (archivista)