Camera del lavoro territoriale di Milano ( 1981 - 1985 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Partito politico, organizzazione sindacale

Condizione: privato

Sede: Corso di Porta Vittoria 43, Milano

Profilo storico / Biografia

La Camera del lavoro di Milano è l’organismo confederale della Cgil con competenza territoriale del capoluogo lombardo. Dopo lo scioglimento decretato nel 1925 dal regime fascista, viene istituito nuovamente nel 1945, con la denominazione di Camera confederale del lavoro di Milano e provincia. Fin da subito l’ente si fa carico non solo delle istanze delle classi lavoratrici, nella contrattazione e nelle attività di difesa dei diritti del lavoratore, rivolgendo la propria azione politica verso ambiti che riguardano tutti i cittadini, dalle problematiche sociali e di genere, nelle discussioni sulla riforma sanitaria o relative al mercato del lavoro.
La Camera del lavoro territoriale di Milano è istituita ufficialmente il 7 novembre 1980 dall’assemblea costituente riunitasi su decisione del Comitato direttivo della Camera confederale del lavoro di Milano e provincia.
Il nuovo organismo camerale nasce nel contesto del più ampio processo di riforma organizzativa del sindacato italiano definita nell’intesa tra Cgil, Cisl e Uil a Montesilvano del novembre 1979, che prevede il superamento del modello organizzativo imperniato sulle provincie e la creazione di strutture comprensoriali. Creare delle camere del lavoro la cui azione si incentrava su porzioni di territorio minore significava da una parte attività vertenziale più mirata ed efficace a livello territoriale e aziendale, dall’altra una maggiore incisività politica nella collaborazione e nel confronto con i nuovi enti comprensoriali, quali ad esempio le nuove unità socio-assistenziali e gli uffici di collocamento.
La Camera provinciale, con i propri organismi dirigenti, mantiene formalmente il mandato fino alla scadenza congressuale del 1981. Di fatto il Comitato direttivo aveva già delegato poteri amministrativi e d’organizzazione ai nuovi organismi territoriali, demandando alla Segreteria l’obiettivo di concludere la riforma entro il 31 dicembre 1980.
Le prime sfide a cui è chiamata la rinnovata Camera del lavoro riguardano in particolare il mutato assetto della competenza territoriale. Composto da 106 comuni, e con oltre un milione di abitanti, l’ente comprensoriale vede così ridursi di almeno due terzi la competenza territoriale, pur detenendo il primato a livello regionale sulla percentuale di lavoratori. Il contesto socio-economico della sola città di Milano si configura diversamente dal territorio provinciale, caratterizzato da una maggiore presenza del settore terziario, specialmente nelle categorie di pubblico impiego, commercio, credito, comunicazioni e trasporti, mentre all’interno del settore industriale assumono maggiore rilievo la categoria impiegatizia, in particolare dei chimici e dei metalmeccanici, oltre alla rilevante concentrazione dei poligrafici.
Il I Congresso della Camera del lavoro territoriale di Milano, organo deliberante composto dai delegati delle strutture di zona e categoria del comprensorio, si tiene tra il 25 e il 27 giugno 1981. Ne risulta l’elezione del Comitato direttivo, secondo organo deliberante, chiamato a nominare la Segreteria. Viene indicato come segretario generale Franco Torri, rimasto a capo della confederazione territoriale fino al giugno 1984. Insieme sono designati il segretario generale aggiunto Claudio Bonfanti e altri quattro membri della Segreteria.
Organo esecutivo e di direzione politica, la Segreteria generale fa capo all’intero apparato camerale, il cui nuovo assetto prevede, oltre agli uffici preesistenti, quattro nuovi dipartimenti. Ciascuna divisione dipartimentale è coordinata da uno o più segretari, coadiuvati da funzionari e impiegati (o ‘apparato tecnico’).
Come rappresentanti della Cgil milanese, diversi segretari figurano tra i membri della Segreteria della Federazione Cgil-Cisl-Uil di Milano. Insieme ad alcuni funzionari collaborano con le altre sigle sindacali presso il Centro Umanitaria, sede di uffici e attività della Federazione unitaria.
Tra il 1981 e il 1985 la struttura organizzativa dell’apparato camerale subisce alcune modifiche, dovute soprattutto a scelte di natura politico-organizzativa della segreteria, oltre che all’emergere di nuove realtà lavorative e problematiche legate a motivi contingenti, che richiedevano nuove attribuzioni di competenze. I cambiamenti più evidenti avvengono all’interno della Segreteria, dapprima, nell’aprile del 1983 con l’aggiunta di un sesto componente, determinando una nuova redistribuzione di responsabili e collaboratori tra le sezioni dipartimentali, seguito dalle dimissioni del segretario generale Franco Torri il 13 luglio 1984 e dalla conseguente elezione del segretario Carlo Ghezzi.
Il Congresso camerale del 1986, oltre a rinnovare il Comitato direttivo, che vede riconfermare Carlo Ghezzi quale segretario generale, sancisce la nascita della Camera del lavoro metropolitana di Milano.

Fonti
Archivio storico della Camera confederale del lavoro di Milano e provincia, 1945-1981.
Archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Milano, 1981-1985.

Bibliografia
C. Magnanini, Autunno caldo e “anni di piombo” : il sindacato milanese dinanzi alla crisi economica e istituzionale, Milano, Franco Angeli, 2006

Complessi archivistici

Fonti

  • MON = Magnanini, Claudia, Autunno caldo e anni di piombo : il sindacato milanese dinanzi alla crisi economica e istituzionale, Franco Angeli, 2006
  • MON = Magnanini, Claudia, Ricostruzione e miracolo economico : dal sindacato unitario al sindacato di classe nella capitale dell'industria, Franco Angeli, 2006
  • MON = Camera confederale del lavoro di Milano : inventario dell'archivio 1945-1981, Unicopli, 2012

Compilatori

  • Prima redazione: Silvia Maresca (Archivista)