Comune di Fiumenero ( sec. XIII - 1927 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Fiumenero

Codici identificativi

  • MIDB001AD6 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Le prime notizie relative al comune di Fiumenero si hanno a partire dal secolo XIII. Nell’anno 1202 il borgo figura come una delle contrade della Grande comunità di Scalve il cui centro era posizionato al di là del passo della Manina. La Comunità di Scalve era un’entità comunale divisa in diverse contrade o vicinie dotate di organi deliberativi ed esecutivi, come una sorta di “federazione di comuni”. Fiumenero rimane contrada di questa Comunità fino al 1789, condividendone le sorti, con il passaggio dal Sacro romano impero al dominio visconteo, ed a partire dal 1428 sotto la dominazione veneta. Il 1789 è l’anno dello scioglimento della Comunità e Fiumenero si emancipa da Scalve diventando Contrada (o Comunello). Tuttavia è nel 1798, con la legge 26 settembre 1798, Divisione dei Dipartimenti dell’Olona, Alto Po, Serio e Mincio in Distretti e circondari che Fiumenero viene dichiarato comune e inserito nel Distretto VIII della Sorgenti del Serio della Repubblica Cisalpina. Nel 1805, per attuazione del decreto 27 giugno 1804, è aggregato ai limitrofi comuni di Bondione e Lizzola e Dieci Denari nel nuovo comune di Valbondione. Nel gennaio 1810 il comune di Valbondione viene a sua volta aggregato a Castione per effetto del decreto 31 marzo 1809, per poi dividersene nel luglio del 1811, per l’eccessiva distanza chilometrica fra i due centri.
Con la legge 12 febbraio 1816 sul compartimento territoriale, operativa dal 1° marzo, Fiumenero torna indipendente da Dieci Denari (ora rinominato Bondione) e Lizzola e gli viene riconosciuto la stessa dimensione territoriale precente all’unificazione. Al passaggio dalla dominazione austriaca al Regno d’Italia non subisce ulteriori aggregazioni e mantiene la sua collocazione all’interno del distretto XVI di Clusone. Nel 1870 nasce la questione della frazione Ponti, contrada appartenente al comune di Bondione ma che condivide tutti i servizi amministrativi, civili e militari con Fiumenero. Solo nel 1899 gli abitanti di questa frazione riescono ad ottenere la divisione dal comune di appartenenza e l’aggregazione a Fiumenero, così da far incrementare la parte di territorio del comune.
Nel 1881 è documentata l’esistenza di una Vicinia di Fiumenero, detta anche Legato Abitanti di Fiumenero, ritenuta di antica fonazione, “ab immemorabile”, dotata di un’autonomia amministrativa e patrimoniale. Secondo la consuetudine i capifamiglia originari si riuniscono due o più volte all’anno per deliberare sull’amministrazione, rivedere i conti e nominare i tre membri dell’amministrazione. Le sue rendite sono destinate a stipendiare il parroco, mantenere la sua casa e a pagare i tributi per il possedimento de legato (b. 27, fasc. 751). Con R.D. del 26 agosto 1927 n. 1704, in applicazione del R.D.L. 17 marzo 1927, n. 383, “Facoltà al governo di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali”, i due comuni di Fiumenero e Bondione vengono fusi insieme in un unico comune denominato Valbondione e viene fissata la data dell’11 ottobre 1927 per la sua entrata in vigore. Con lettera del 12 novembre 1927 il podestà di Valbondione risponde alla Prefettura informando che dal 30 ottobre si è iniziato ad utilizzare i registri dello stato civile con la nuova intestazione e che i servizi di tesoreria verranno unificati a partire dal 1° gennaio 1928.

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • Bellini, Morandi 1996 = Felice Bellini, Angelo Morandi, "Fiumenero le sue vicende e il suo statuto", Edizioni Villadiseriane, Villa di Serio, 1996
  • Bonaldi 1982 = Ettore Bonaldi," Antica repubblica di Scalve", Editrice Cesare Ferrari, Clusone, 1982
  • Oscar, Belotti 2000 = Paolo Oscar, Oreste Belotti, Atlante storico del territorio bergamasco : geografia delle circoscrizioni comunali e sovracomunali dalla fine del 14. secolo ad oggi, Bergamo, Provincia di Bergamo, 2000
  • Romelli 2010 = Miriam Romelli, " L'ospedale della valle di Scalve in Vilminore", Tipografia Cinque sas, Artogne, 2010

Compilatori

  • Sergio Primo Del Bello (Archivista)
  • Roberta Capelli (Archivista)