Cancelleria ducale ( sec. XV - sec. XVI )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Preunitario

Condizione: pubblico

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB0002E7 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

La Cancelleria segreta costituiva il filtro tra la volontà del duca e le amministrazioni centrali e periferiche del dominio Sforzesco.
L’organizzazione interna dell’ufficio fu regolamentata da Francesco Sforza al momento della sua affermazione al potere (1450).
Cicco Simonetta, primo segretario del duca, fece emanare nel 1453 una serie di disposizioni per regolare attribuzioni e doveri di cancellieri e scriba, e ancora nel 1455 e nel 1456 per disciplinare l’attività degli uscieri e dei registratori.
Tutti gli “officiali”, prima di entrare in carica, erano tenuti a prestare solenne giuramento di fedeltà alla persona e allo Stato del duca.
Ad essi era raccomandata la spedizione delle lettere ducali e la cura dei registri, nei quali dovevano personalmente trascrivere le lettere in uscita, “e non a mezzo di adolescenti o di estranei, sotto pena della perdita di un mese o due di salario” (SANTORO, Uffici, p. 209).
Dagli ufficiali si esigeva inoltre assoluta discrezione: per coloro che avessero rivelato i segreti di ufficio era prevista la perdita del posto e l’esonero a vita da qualsiasi carica pubblica.
Le disposizioni elaborate da Simonetta proibivano ai cancellieri di assentarsi dal loro ufficio per seguire il duca senza averne preventivamente ottenuto il permesso e vietavano agli ufficiali – pena l’espulsione dall’ufficio – di privilegiare parenti o conoscenti.
Originariamente ufficio unico, la Cancelleria tra il 1450 e il 1460 andò articolandosi in quattro distinti settori: cancelleria politica (sotto la guida di Cicco Simonetta dal 1450 al 1479 e di Bartolomeo Calco dal 1480 al 1499), cancelleria beneficiale (1451), cancelleria giudiziaria (1451) e cancelleria finanziaria (1456).
La cancelleria politica era responsabile della condotta politica interna ed estera, coordinava gli ambasciatori e aveva alle proprie dipendenze il corpo dei “famigli cavalcanti”, cancellieri incaricati di brevi missioni diplomatiche, e l’ufficio dei “cavallari”, composto da un numero variabile di ufficiali addetti alla gestione delle poste ducali (LEVEROTTI, Gli officiali, p. 17 segg.).
Ad un settore particolare della cancelleria politica era infine attribuita la cura della corrispondenza tra le autorità centrali e le magistrature locali.
Alla cancelleria beneficiale erano demandate le questioni relative alla concessione di benefici ecclesiastici, mentre la trattazione delle cause criminali era delegata alla cancelleria giudiziaria, che si occupava anche della compilazione dei salvacondotti e delle eventuali lettere di grazia ordinate dal duca.
Alla cancelleria finanziaria era affidato infine il controllo di tutte le entrate e le spese ducali: il segretario incaricato registrava su appositi libri tutti i salariati a carico dello stato e l’ammontare totale delle spese per la corte; all’inizio di ogni anno egli era tenuto a presentare al duca un “quadernetto dei salariati e delle spese” il quale, dopo essere stato da lui approvato e firmato, doveva essere consegnato ai Maestri delle entrate e al tesoriere generale affinché provvedessero ai pagamenti.
Il segretariato, alta carica della Cancelleria segreta, era originariamente riservato ai soli ufficiali forestieri e in seguito, con l’ascesa al potere di Galeazzo Maria Visconti, aperta anche ai lombardi.
Era una carriera fortemente condizionata dalle successioni ducali e dai rapporti stretti con il primo segretario in carica; inoltre l’ufficio della Cancelleria segreta, a differenza di altri uffici centrali, non fu quasi mai oggetto di successione parentelare, in quanto “la presenza di familiari sembra fosse consuetudine per la sola persona del primo segretario” (LEVEROTTI, Gli officiali, p. 22).

Complessi archivistici

Fonti

  • LEVEROTTI, Gli officiali del ducato sforzesco = LEVEROTTI, F., Gli officiali del ducato sforzesco, in Gli officiali degli Stati italiani del Quattrocento, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa», s. IV (Quaderni, 1), Pisa 1997, pp. 17-79
  • SANTORO, Uffici = SANTORO C., "Gli uffici del dominio sforzesco (1450 - 1500), Milano 1948, (Archivio FISA, 7)
  • CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem
  • LEVEROTTI, La cancelleria segreta = LEVEROTTI F., "La cancelleria segreta da Ludovico il Moro a Luigi XII", in ARCANGELI L. (a cura di), "Milano e Luigi XII. Ricerche sul primo dominio francese in Lombardia (1499 - 1512)", Milano 2002, pp. 221 - 253

Compilatori

  • Prima redazione: Flora Santorelli (archivista) - Data intervento: 01 ottobre 2004