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II.RR. Comando militare di città e Comando di piazza

II.RR. Comando militare di città e Comando di piazza (1848 - 1859)

171 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: bb. 26, regg. 18

Storia archivistica:

Per quanto è stato possibile ricostruire, la documentazione superstite che costituisce oggi l’archivio dei Comandi di città e di piazza di Brescia è rappresentata dagli atti e dai registri rimasti nel Castello, allorché nel luglio 1859 le truppe austriache hanno lasciato la città.
Si può supporre che la documentazione sia stata sottoposta a regolari scarti in itinere compiuti dai responsabili dell’archivio, ma, come è naturale aspettarsi, lacune estese corrispondono ai periodi più travagliati della storia della città: è così che la registrazione degli atti è molto approssimativa e la tenuta alquanto disordinata nei mesi di agosto e settembre 1848, e si cercheranno invano lettere inviate o ricevute durante le Dieci giornate, e lo stesso vale per le serie delle Ordinanze e per la sottoserie dei Mattinali. Se la continuità degli atti della corrispondenza e delle ordinanze si interrompe bruscamente al 1853, sono invece rimasti mattinali e registri di protocollo anche per il periodo che va dal 1854 al 1859.

Nota dell'archivista:

Metodologia dell’intervento
Il materiale documentario è stato trovato condizionato in 25 buste di cartone chiuse da fascette di stoffa, probabilmente di poco posteriori all’epoca dell’abbandono delle carte, numerate a pastello ed etichettate, riportanti la dicitura “Archivio Militare Tedesco abbandonato nel 1859”. I numeri trovati scritti sulle buste sono stati assegnati probabilmente per sole esigenze di valutazione della consistenza del fondo, perché non si è riscontrato alcun ordine nelle carte così come sono state raccolte nelle buste.
Benché la maggior parte delle buste non fosse stata mai più consultata, le carte presenti in alcune buste hanno subito pesanti rimaneggiamenti da parte di studenti che, nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro, hanno apposto numeri cerchiati a matita sulle carte in corrispondenza delle intestazioni e separato in fascicoli distinti le lettere di trasmissione dai prospetti allegati, rendendo molto difficile o impossibile la ricostituzione delle relazioni originarie fra le carte (buste nn. 16, 19, 21 secondo la numerazione originale e nn. 16 bis, 19 bis secondo la numerazione attribuita dagli studenti. I numeri apposti a matita sono stati tutti cancellati).
Originariamente i documenti venivano piegati alla metà del lato corto, e così sono stati ritrovati per la maggior parte: per consentire il ricondizionamento in fascicoli agili alla consultazione, le carte ancora piegate sono state tutte aperte e distese, lasciando come esempi della conservazione originaria l’atto n. 666 contenuto nel f. 23 b. 5 e l’atto n. 5865 contenuto nel f. 26 b. 5.
Non essendo stato rinvenuto alcun titolario, la documentazione è stata riordinata rispettando le partizioni determinate dalle fascette originali ritrovate e organizzando le carte rimanenti, non raccolte in fascette, secondo la tipologia degli atti e le attività svolte dagli uffici.
Non si è ritenuto di dover spartire le carte distinguendo fra il Comando di città e il Comando di piazza perché di tale distinzione non si è trovato pieno riscontro nemmeno nella gestione originaria dell’archivio e degli uffici: avendo in comune i Comandi gran parte del personale, i compiti venivano espletati quasi sempre indifferentemente dall’uno e dall’altro comando, così come anche la corrispondenza, indirizzata senza distinzione, era registrata in protocolli comuni a entrambi i Comandi.

Lingua della documentazione:

  • ger
  • ita

Documentazione collegata:

È stato individuato un fascicolo che può essere considerato come “archivio aggregato”: si tratta delle carte prodotte nel breve periodo del Governo provvisorio lombardo, fra luglio e agosto 1848, conservate dal Comando austriaco nella fascetta originale “Documenti diversi dell’anno 1848” (Verschiedene Documente am Jahr 1848).

Stato di conservazione:

discreto

Note sullo stato di conservazione:

Lo stato di conservazione generale della documentazione non è ottimale: sono diffuse muffe marroni umide delle quali sarebbe opportuno far valutare accuratamente lo stato di attività o inattività, in vista di un intervento di disinfestazione che permetta di arrestare l’attività distruttiva delle stesse, dal momento che in alcuni casi esse hanno già compromesso irrimediabilmente i supporti causando lacerazioni e macchie.

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Darwine Del Vecchio (archivista) - Data intervento: 25 maggio 2022