Convenzione tra i padri del convento del Carmine di Canneto e l'architetto Franciscus Ambrosini (1642 gennaio 13)
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: b. 5, 29
L’architetto di Canneto Francesco Ambrosini, creditore di lire 3935 e soldi 15 verso i reverendi padri del convento del Carmine di Canneto per il suo impiego e per opere prestate nella fabbrica del convento e di parti della chiesa nuova dei reverendi padri, mosso da carità e devozione all’abito della Santissima Vergine del Carmine, spontaneamente, fa libera donazione della suddetta somma e d’ogni altra pretesa. Di contro i padri (congregati in capitolo) concedono a Francesco di “perfezionare” a proprie spese una cappella, secondo il suo gusto e purché corrisponda all’architettura della chiesa; promettono inoltre di registrare il suo nome sulla tavola dei benefattori del convento, e di destinargli, dopo morto, i consueti suffragi di cui godono i benefattori dei monasteri; infine promettono di celebrare a intenzione di Francesco, oltre le preghiere generali a Dio, una o più messe alla settimana, con riguardo al numero dei sacerdoti.
La convenzione è sottoscritta dalle parti alla presenza di due testimoni.
Sul verso di c. 2 “Obblighi alli molto reverendi padri del carmine di Canneto per il magnifico Francisco Ambrosini architetto della fabrica del Convento e chiesa d’essi molto reverendi padri come in esso scritto appare” e, con altro inchiostro e grafia, “Padri del Carmine di Canneto”.
Descrizione estrinseca:
Unità documentaria, cc. 2
Codici identificativi:
- MIUD0FC837 (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/33022/units/443965