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Miniature e cimeli

Miniature e cimeli (sec. VI - 1925)

Fondo

Altre denominazioni:

  • Miniature e cimeli (O) | Annotazioni: Denominazione in GG II 913
  • Cimeli (O) | Annotazioni: Inventario di Sala SS. 9

Metri lineari: 3.0

Consistenza archivistica: scatole 7 (In GG: 5 scatole)

La Guida Generale la definisce una "raccolta antologica di diplomi ducali della cancelleria sforzesca diretti a ordini religiosi, stralciati dall'Archivio diplomatico, Pergamene per fondi" (GG II 913).
La collezione risulta suddivisa in tre serie formatesi in momenti diversi:
1) la prima, realizzata ad opera dell'Osio, è costituita dalla scat. 1; comprende diplomi miniati del XV − XVI secolo e frammenti di codici (da qui la denominazione di "Miniature e cimeli");
2) la seconda, voluta dal Cantù e dai suoi successori, è composta dalle scatt. 2 − 6 e raccoglie documenti relativi alle autorità civili (dal XVI al XIX sec.) e numerosi atti privati di varie tipologie (secc. XV − XVIII);
3) infine si trova un'Appendice (scat. 7) costituita da documentazione proveniente dal Fondo Notarile Ultimi versamenti (III versamento) b. 572 e dal Notarile bb. 1770 e 8435, inventariata da Gabriella Cagliari Poli, qui collocata in quanto a sua volta consiste in una sorta di raccolta di Cimeli (atti relativi a personaggi famosi), formata già presso l'Archivio Notarile Distrettuale di Milano.
Anche gli inventari delle scatole dei Cimeli − come nota Andreina Bazzi (Introduzione all'inventario, p. I) − sono giustamente distinti, "in ragione della storia della costituzione della Collezione stessa".
Il materiale formante la raccolta proviene soprattutto dai Diplomi Ducali; tra i diplomi sforzeschi l'Osio raccolse diplomi miniati di Francesco I Sforza, Bianca Maria, Giovanni Galeazzo, Lodovico il Moro, Massimiliano, Francesco II, un diploma di Carlo V (BAZZI, Cimeli, p. 119); a questa documentazione fa seguito materiale del periodo napoleonico e anche di età più recente.
Tra i documenti di maggiore curiosità si possono ricordare il frammento di papiro del VI secolo e il giuramento di Napoleone nell'atto della coronazione a re d'Italia; tra le tipologie documentarie presenti si annoverano privilegi di duchi e imperatori impreziositi da lettere miniate, frammenti di codici, atti privati, sentenze, statuti di arti, scritture nuziali ebraiche, il contratto notarile per la realizzazione della Vergine delle Rocce ad opera di Leonardo da Vinci.

Storia archivistica:

La collezione denominata “Miniature e cimeli”, o più semplicemente “Cimeli”, nasce all’interno dell’ordinamento per materie attuato da Luca Peroni (1796 – 1799; 1820 – 1832), archivista e dal 1823 Direttore generale degli Archivi Lombardi. Il Peroni, ordinando la documentazione per materia, oltre ai “Titoli dominanti” creò una serie di “Titoli separati” comprendenti negli “Atti interessanti e curiosi per fatti, personaggi, lingua, formato, carattere, materia su cui sono vergati etc.: A Z, per alfabeto e data” anche i Cimeli (“Vocabolario”, p. 147).
La teoria dei “Titoli separati” trovò la sua realizzazione ad opera di Luigi Osio, direttore generale degli Archivi di Lombardia dal 1851 al 1873. Nelle intenzioni dell’Osio scopo di questa collezione era quello di dare una sede più sicura al materiale, che forse poteva deperire là dove si trovava; “ma fu nello stesso tempo un altro: quello, cioè, di offrire agli studiosi una serie pronta per le loro ricerche, non solo di storia politica, ma pure di storia dell’arte” (BAZZI, Cimeli, p. 119). E forse l’Osio riuscì nei suoi intenti se, quando Francesco Malaguzzi Valeri entrò nell’Archivio milanese, “fissò di certo la sua attenzione su questa preziosa serie”, traendone ispirazione e materiale per l’opera che scrisse sulla corte di Lodovico il Moro (BAZZI, ibidem). Il collegamento tra il principio peroniano e la creazione delle “raccolte speciali”, “necessario per intendere il rapporto tra enciclopedismo e collezionismo, permette appunto di cogliere la mentalità e la preparazione illuminista e preromantica di L. Osio e di chi ne continuò l’opera” (BAZZI, Introduzione all’inventario, p. II).
L’opera di Luigi Osio fu continuata da Cesare Cantù, direttore dal 1873 al 1895, e dai suoi successori (FUMI, L’Archivio di Stato in Milano, pp. 20 – 26).

Codici identificativi:

  • MIBA00260B (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
  • asmi2560 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • PERONI, Vocabolario = PERONI Luca, "Vocabolario ossia indice alfabetico di tutte le materie, le specie e i generi ed ogni altra cosa ed oggetto atti ad essere distribuiti in indice i quali concorrono a formare, impinguare e corredare i 'titoli principali' e 'subalterni' componenti le diverse 'classi' dell'archivio", in NATALE Alfio Rosario (a cura di), "L'Archivio di Stato di Milano. Manuale storico-archivistico", I, Milano 1976, pp. 95 - 159
  • BAZZI, Cimeli = BAZZI Andreina, "I cimeli dell'Archivio", in «Arte Lombarda», nn. 2-3-4 (1985), pp. 119 - 125
  • OSIO, Documenti diplomatici = OSIO Luigi (a cura di), "Documenti diplomatici tratti dagli archivi milanesi e coordinati per cura di Luigi Osio", Milano 1864 - 1872
  • AA VV, AS Milano = BERTINI Maria Barbara, VALORI Marina (a cura di), Archivio di Stato di Milano, Viterbo 2001 (Archivi Italiani; 4)
  • FUMI, L'Archivio di Stato in Milano = FUMI Luigi, "L'Archivio di Stato in Milano al 31 dicembre 1908. Notizie e proposte", in NATALE Alfio Rosario (a cura di), "Archivi e archivisti milanesi", vol. I, Milano 1975, pp. 3 - 66 (già in "Archivio Storico Lombardo", a. XXXIV [1908], pp. 198 - 242)
  • MALAGUZZI, Artisti lombardi = MALAGUZZI VALERI Francesco, "Gli artisti lombardi", ("La corte di Lodovico il Moro"; 3), Milano 1917
  • VITTANI, Archivio di Stato di Milano = VITTANI Giovanni, "L'Archivio di Stato di Milano", in MINISTERO DELL'INTERNO, Ufficio Centrale degli Archivi di Stato, "Gli Archivi di Stato Italiani", Bologna 1944, pp. 151 - 182
  • MICA000746 = Cimeli, 1981 - 1996

Compilatori

  • Prima redazione: Daniela Bernini (archivista) - Data intervento: 05 luglio 1999
  • Rielaborazione: Flora Santorelli (archivista) - Data intervento: 01 maggio 2006