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Cappellania di San Michele: Rettori
385
"Testamentum nuncupativum".
(1394 dicembre 2)
b. 85, fasc. 1
386
Rettoria di Piccinello Piccinelli.
(1511 aprile 30 - 1515 agosto 15)
b. 85, fasc. 2
387
Rettoria di Pietro Griffi.
(1515 luglio 9 - 1515 novembre 24)
b. 85, fasc. 3-5
388
Nomina e investitura di Pietro Griffi.
(1515 luglio 9 - 1515 novembre 24)
b. 85, fasc. 3
389
Mandatum.
(1515 luglio 27)
b. 85, fasc. 4
390
Mandatum.
(1515 agosto 23)
b. 85, fasc. 5
391
Rettoria di Alvise Delaiolo.
(1529 dicembre 8 - 1537 ottobre 23)
b. 85, fasc. 6
392
Rettoria di Francesco Fantini di Salò.
(1541 febbraio 26 - 1554 luglio 18)
b. 85, fasc. 7-13
393
Edictum generale.
(1541 febbraio 26)
b. 85, fasc. 7
394
Institutio et investitura.
(1541 marzo 5)
b. 85, fasc. 8
395
Ducale.
(1541 marzo 22)
b. 85, fasc. 9
396
Controversia del comune con il rettore della cappella per l'amministrazione dei beni della stessa.
(1544 maggio 30 - 1545 febbraio 28)
b. 85, fasc. 10
397
"Transactio".
(1544 settembre 16)
b. 85, fasc. 11
398
"Transactio questionis"
(1545 aprile 10)
b. 85, fasc. 12
399
Inadempienze del cappellano Francesco Fantini e sua obbligata rinuncia agli "impetrati" presso la curia romana.
(1554 maggio 6 - 1554 luglio 18)
b. 85, fasc. 13
"Testamentum nuncupativum".

"Testamentum nuncupativum". (1394 dicembre 2)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: b. 85, fasc. 1

Il notaio Giustachino f.q. Agnello Ramboici da Salò nomina erede universale la moglie Benvenuta f.q. Giovannino Botazzini di Salò e, oltre l’ammontare della sua dote (come da istrumento dotale o in carenza dello stesso, lire 200), le lascia tutti i suoi beni mobili e immobili; alla di lei morte saranno alienati e il ricavato distribuito ai contadini delle sue terre e ai poveri bisognosi.
Fra i legati: soldi 20 alla pieve di Salò; some 20 di frumento e 10 di farro da distribuire in carità da parte della moglie in 4 anni; all’arciprete di Salò e al prete di Salò Giovanni Ogeri da Toscolano un fiorino d’oro ciascuno con l’obbligo di dire il salterio per una volta; lire 50 alla comunità di Riviera (1) in riparazione di eventuali compensi esorbitanti percepiti per prestazioni professionali; due lenzuoli di lino per i poveri dell’ospedale dei Disciplini di Salò; ai Francescani di Gargnano due fiorini d’oro l’anno per gli uffici divini.
Dispone poi che il comune di Salò assegni il reddito di alcuni suoi beni, ad esso legati e dichiarati inalienabili, a un prete, che, assistito da un chierico, celebri una messa quotidiana e i divini uffici all’altare di San Michele nella cappella, in Santa Maria di Salò, fatta costruire dallo stesso testatore; dispone infine l’usufrutto alla moglie di due case inalienabili; alla morte di lei, sarà il comune di Salò a distribuirne il reddito ai poveri.
Notaio Pasquettino detto Cappellino f.q. Tondino di Salò (2)
Copia semplice. Regesto: “Catalogo”, p. 4, n. 5.
1 Della quale il testatore era stato cancelliere.
2 Secondo notaio Antoniolo f. Obertino Picardi di Salò (così risulta dal “Catalogo delle pergamene”, ma non si è potuto appurare in questa copia, priva di sottoscrizioni; v. anche nn. 5, 233, 254,257).
N. corda 1. Livi n. 170. Busta 85

Descrizione estrinseca:

Atto sing. cart., latino.Cons. discreta. Danni per manipolazione e strappi.

Codici identificativi:

  • MIUD0FD8DD (PLAIN) [Verificato il 28/05/2012]

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