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"Carte relative al testamento del fu Preposto di Cucciago Carlo Giuseppe Cattaneo. Causa Macchi, e Cattaneo Giovanni Battista essendo il primo Procuratore del secondo"

"Carte relative al testamento del fu Preposto di Cucciago Carlo Giuseppe Cattaneo. Causa Macchi, e Cattaneo Giovanni Battista essendo il primo Procuratore del secondo" (1799 - 1899)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: cart. 1, fasc. 45

“Carte relative al mutuo di lire 767,82 fatto a Carlo Gerolamo Carcano con istrumento 26 luglio 1820 a rogito don Baldasare Valtellina”; copia conforme all’originale della scrittura nuziale di Marianna Trezzi di Monza con Luigi Sala di Como, per la definizione della consistenza della dote erogata da Carlo Giuseppe Cattaneo, zio materno della sposa, rogata il 19 settembre 1787 (1799); inventario delle sostanze; dichiarazione della Pretura di Cantù della necessità di Giovanni Battista di avvalersi della facoltà di alienare parte della sostanza per provvedere alle sue necessità; atti e sentenze della Pretura di Cantù nella causa tra Giovanni Battista Cattaneo e Antonio Macchi; conferimento a Giovanni Battista Nicolini notaio di Milano, abitante a Barzio Valsassina, della carica di procuratore di Giovanni Battista Cattaneo, in luogo di Antonio Macchi (19 dicembre 1800); atti della Pretura civile di Milano per la causa istituita da Marianna Trezzi contro Ambrogio Garbarini e don Girolamo Majocco, esecutori testamentari di Carlo Giuseppe Cattaneo; rapporti tra la Prefettura di Como e Luigi Fossati, presidente della Congregazione di carità di Cucciago, in merito ai titoli di rendita. Causa della Congregazione di carità di Cantù (1) contro la vendita all’asta di beni della rendita di Carlo Giuseppe Cattaneo; nuovo inventario e scritture relative all’alienazione dei mobili (1812); rapporti con il canonico Giovanni Giuseppe Perlasca, acquirente dei fondi dell’eredità, per la cessione alla Congregazione di 767,52 lire, pari alla decima parte del valore dei fondi (2).

Nota dell'archivista:

1. Carlo Giuseppe Cattaneo, con testamento del 25 settembre 1799 rogato da Venerio Oldrado, istituisce erede usufruttuario il fratello Giovanni Battista e, alla sua morte, eredi universali i poveri di Cucciago. Elegge amministratori dell’Opera pia il sacerdote Carlo Gerolamo Majocco ed il parroco di S. Michele di Cantù e alla loro morte i loro successori in perpetuo. A Giovanni Battista lascia anche la facoltà di poter alienare una parte dei beni ereditati. Il Legato suddetto fu contestato da Marianna Trezzi, per titolo di dote costituita dallo stesso Cattaneo, suo zio materno (25 novembre 1824, avvocato Camillo Tosti) nel quale atto risulta la volontà di lasciare ai poveri solo la decima parte della sostanza.
2. Era infatti stabilito che una decima parte della sostanza andasse ai poveri, le altre nove a Marianna Trezzi.

Codici identificativi:

  • MIUD02A239 (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]