Congregazione di carità ed Ente comunale di assistenza (ECA) di Leno ( 1862 - 1978 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Condizione: pubblico

Sede: Leno

Profilo storico / Biografia

Per notizie generali di carattere istituzionale sulla Congregazione di carità e sull’Ente comunale di assistenza (ECA), si vedano i distinti profili istituzionali accessibili dal link “Collegamenti” di questa scheda.

Congregazione di carità ed Ente comunale di assistenza (ECA) di Leno

Nel 1862, con le disposizioni contenute nella legge 3 agosto 1862 n. 753 sulle opere pie, viene ricostituita anche a Leno la congregazione di carità. La legge sancisce l’istituzione di quest’opera pia che d’ora in poi curerà l’amministrazione dei beni costituenti il patrimonio delle istituzioni di beneficenza esistenti sul territorio compreso l’Ospedale civile di Leno (1).
La finalità principale della congregazione è l’amministrazione di beni destinati genericamente all’assistenza dei poveri che, secondo il dettato legislativo e precise disposizioni testamentarie, avviene mediante la distribuzione di soccorsi di varia natura come pacchi viveri, sussidi per cure mediche, denaro.
La congregazione è amministrata da una commissione che si compone di un presidente e di quattro membri la cui nomina e surrogazione sono demandate al consiglio comunale e soggette all’approvazione prefettizia. Oltre ai membri designati per legge, la congregazione si avvale dell’opera di un segretario e di un tesoriere, e dal 1892, di un inserviente, tutti impiegati e salariati dell’opera pia.
La congregazione di carità di Leno, come accennato, è amministratrice dell’Ospedale civile e del Ricovero vecchi di Leno istituito nel 1905. Le tre istituzioni per molti anni saranno, dunque, soggette a un’unica amministrazione pur mantenendo attività e bilanci distinti.
Con la legge 3 giugno 1937 n. 847, le funzioni della congregazione di carità vengono assorbite dall’Ente comunale di assistenza (ECA).
Con il passaggio delle funzioni della congregazione all’ECA, viene acquisita dal nuovo ente anche la gestione dell’Ospedale civile e del Ricovero vecchi di Leno che sarà mantenuta solo fino al gennaio del 1938. Nel 1938, viene decentrata l’amministrazione dei due enti al fine di assicurare scioltezza funzionale all’ECA, come previsto dall’art. 8 della legge istitutiva e dalla circolare prefettizia del 30 dicembre 1937 n. 39613. Da quel momento, l’ECA avrà amministrazione autonoma mentre i due istituti continueranno ad essere gestiti con amministrazione unica fino al 1975 (2).
L’ECA di Leno è amministrato da un comitato comunale composto inizialmente da sette membri che diventeranno nove nel secondo dopoguerra. Tra essi vi sono membri di diritto e membri eletti. Dei primi fino al 1945, fanno parte il podestà con funzioni di presidente, la segretaria del Fascio femminile e un rappresentante del fascio di combattimento maschile. I membri eletti sono i rappresentanti dei datori di lavoro dell’agricoltura, dei datori di lavoro del commercio, il rappresentante dei professionisti e un rappresentante dei lavoratori dell’agricoltura. In questi anni, le funzioni di segretario sono ricoperte dal segretario comunale.
Negli anni successivi alla fine della guerra, il comitato amministratore viene nominato dal consiglio comunale e dura in carica 4 anni. Esso comprende nove membri, compreso il presidente, scelti tra i rappresentanti dei partiti politici. Il comitato si riunisce almeno due volte al mese per esaminare le domande di assistenza pervenute e in occasione dell’esame e approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo.
Da una nota del 1961 si evince che gli assistiti dall’ECA ammontano a 188 nuclei familiari e 480 assistiti. In questi anni, l’ECA svolge l’assistenza in due forme principali: assistenza ordinaria che consiste nella distribuzione mensile di buoni viveri, pasta, pane e latte e assistenza straordinaria che, oltre all’erogazione e distribuzione di generi alimentari, consiste nell’erogazione di sussidi in denaro e per cure termali e colonie, pagamento di pigioni e bollette della luce e acquisto di legna. L’ECA di Leno si regge con i contributi del comune, dello Stato, di istituti bancari e, negli anni ‘70, della Regione Lombardia. Altre entrate derivano da offerte straordinarie di privati, dalla rendita di titoli del debito pubblico e dall’affitto dell’appezzamento di terreno del Torchio Pozzuolo. I dipendenti dell’ECA non sono di ruolo ma sono dipendenti comunali che svolgono la propria attività amministrativa su incarico.
L’ECA di Leno è proprietario del Torchio Pozzuolo e del terreno adiacente, entrambi situati in Leno, e dell’immobile nella frazione Castelletto derivante dal Lascito di Giovanni Scalvini.
Negli anni ‘70, l’ECA non è dotato di statuto in quanto non eretto in ente morale e sprovvisto di regolamento interno perché sprovvisto di dipendenti di ruolo.
Lo scioglimento dell’ECA avviene a seguito del DPR 24 luglio 1977 n. 616 e successivamente della legge della Regione Lombardia 9 marzo 1978 n. 23 (3) che disciplina il trasferimento dei beni, dei rapporti giuridici e del personale degli ECA ai rispettivi comuni.
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1. Si veda FAVAGROSSA B. L’ospedale civile di Leno, pp. 98 segg.
2. Legge regionale n 55 del 3.9.1974.
3. Legge regionale n. 23 del 9.3.1978 “Norme sullo scioglimento degli ECA”.

Complessi archivistici

Profili istituzionali

Fonti

  • BIB = Favagrossa Battista, L'Ospedale civile di Leno, [1986?]

Compilatori

  • Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 05 dicembre 2017