801 |
"Hereditate reverendi quondam domini Hieronimi Contrini Beretine" (1). (1498 - 1562 aprile 22) b. 134, fasc. 1 |
802 |
"Libro I° ordinamenti ragione Ercugliana". (1607 gennaio 15 - 1750 dicembre 28) b. 134, fasc. 2 |
803 |
"Testamento di me Silvio Filippini" (1). (1611 luglio 4) b. 134, fasc. 3 |
804 |
Processo per l'eredità Magnavino (1). (1627 dicembre 15 - 1688 agosto 20) b. 134, fasc. 4 |
805 |
"Libro delle heredità". (1631 marzo 28 - 1658 maggio 12) b. 135, fasc. 5 |
806 |
"Spectabilis communis Salodii pro rellevatione testamenti quondam Ioseph de Brusattis". (1632 gennaio 13 - 1632 novembre 12) b. 135, fasc. 6 |
807 |
Eredità Zamboni. (1637 settembre 4 - 1639 giugno 6) b. 135, fasc. 7-8 |
808 |
—
"Spectabilis communis Salodii pro hereditate domini Dominici Zamboni". (1637 settembre 4 - 1637 ottobre 24) b. 135, fasc. 7 |
809 |
—
"1637. Per la cedula del quondam Domenico Zambon". (1637 settembre 4 - 1639 giugno 6) b. 135, fasc. 8 |
810 |
Eredità Pezza. (1753 - 1758) b. 135, fasc. 9-10 |
811 |
—
"Carte Pezza per la residenza" (1). (1753 maggio 10 - 1756 maggio 5) b. 135, fasc. 9 |
812 |
—
"Libro incanti de' stabili dell'eredità Pezza" (1). (1757 aprile 2 - 1758 maggio 23) b. 135, fasc. 10 |
Processo per l'eredità Magnavino (1). (1627 dicembre 15 - 1688 agosto 20)
Unità
Tipologia: fascicolo o altra unità complessa
Segnatura definitiva: b. 134, fasc. 4
Controversia tra il comune di Salò e gli eredi del conte Ettore Magnavino per il possesso della sua eredità. La controversia nasce in seguito a eccezioni mosse a un codicillo apposta al testamento (1630 agosto 27) dopo la chiusura dello stesso con sottoscrizione del testatore: in tale codicillo viene designato come erede, se siano venuti a mancare gli eredi prima indicati, il comune di Salò. Detto testamento ne annulla uno precedente del 1627 depositato presso il notaio Bernardino Cominelli di Cisano, nel quale il comune di Salò è nominato erede universale in mancanza dell’osservanza di determinate condizioni da parte degli eredi designati. La causa viene dibattuta tra Lucrezia Magnavino (sorella del conte e unica pretendente erede essendo gli altri possibili morti di peste) e il comune di Salò e si protrae sino al 1688, con lacune di documentazione dal 1634 al 1646, dal 1648 al 1655, dal 1655 al 1688. Tali lacune sono dovute, oltre alla probabile perdita della documentazione, alla delegittimazione del consiglio comunale, che talora non ha più il numero legale per deliberare: la peste infatti aveva provocato la morte di numerosi consiglieri; a questo si aggiunge la temporanea assenza di Lucrezia, che viene poi rintracciata a Verona. Non risulta esplicitamente dalla documentazione se, e in quale misura, il comune entri effettivamente in possesso dell’eredità. La documentazione si interrompe con l’istanza che Bartolomeo Conter, a dimostrazione della sua riconoscenza per la cittadinanza concessagli, propone al comune di inviare ai rettori di Verona; da tale istanza risulta che il comune è stato danneggiato nei suoi interessi in seguito a una confisca di beni, facenti parte dell’eredità, subita da Francesco Dominichetti, figlio di Stefano e di Lucrezia Magnavino.
All. cc. 11 (da Livi n. 162) di atti relativi alle eredità Cafoglio e Magnavino erroneamente attribuite nel riordino Muracca all’eredità Zuria.
Originali, copie autentiche e semplici.
NOTA AL TITOLO
1 Titolo del Livi.
N. corda 4. Livi nn. 160, 162. Busta 134.
Descrizione estrinseca:
Fasc., latino e volgare. Num. 1995 cc. 86. Cons. mediocre. All. fasc. 1.
Codici identificativi:
- MIUD0FD9CB (PLAIN) [Verificato il 28/05/2012]
Immagini
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