Instrumentum plantationis et diffinitionis (1510 giugno 4)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: perg. 18

Definizione dei confini tra i comuni di Mazzo e Monno effettuata da parte di D. Giovanni fu D. Finamante de Venosta, ser Maffeo fu ser Taddeo de Venosta, ser Antonio fu ser Giacomo de Venosta, Albertino fu Pietro de Fopulo, Bartolomeo fu Agostino del Bevilacqua, Maffeo fu Bernardo de Maffeo, “sindici” e procuratori, e Lafranco di Giovannino fu Lafranco de Fopulo, decano, tutti per conto della comunità di Mazzo, nonché di Arico fu Giovannino de Veschuis, Comino fu Giovannino de Paulis, Pietro fu Tommaso Coradi, Stefano fu Recuperato de Scriziis, “sindici”, Baldassarre fu Salvatore de Urgardis, console, Giorgio de Grialdis, Betino Piolini, Antoniolo Trabassini, per conto della comunità di Monno.
Notaio Giovanni Francesco fu D. Giovanni Tommaso da Canobio di Tirano, professore di leggi e console di giustizia del terziere superiore della Valtellina al segno dell’orso, sottoscrive in data 1550 agosto 30.
Notaio Giovanni Pietro fu D. Bernardo de Homodeo di Tirano, console di Giustizia al segno del leone, sottoscrive in data 1550 agosto 30.
Estratto dal notaio Agostino fu ser Giovanni dela Canale di Tovo, in data 1550 agosto 30, dalle imbreviature del fu mastro Domenico Azzalini.

Descrizione estrinseca:

Membr., mm 295×275

Stato di conservazione: buono

Codici identificativi:

• MIUD011E4B (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]

Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_CentroMano-/fonds/5410/units/7927