Opera Pizzigoni ( 1927 - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Stato
Condizione: privato
Sede: Milano
Profilo storico / Biografia
Il progetto dell’insegnante e pedagogista Giuseppina Pizzigoni per istituire una scuola elementare secondo il metodo sperimentale viene discusso in una prima riunione il 12 gennaio 1910: il Comitato provvisorio formatosi univa gli aderenti, industriali e intellettuali – tra cui spiccavano gli scienziati Giovanni Celoria, Zaccaria Treves ed Eugenio Medea – interessati alle nuove teorie didattiche dell’ideatrice. Il 20 maggio 1910 prenderà anche vita il Comitato esecutivo dell’Associazione per la scuola elementare.
Dopo l’autorizzazione da parte della Giunta municipale del Comune di Milano alla partenza dell’esperimento didattico, la prima classe di 60 alunni inizia ufficialmente le lezioni il 1° ottobre 1911.
Tra il 1913 e il 1914 si costituisce, inoltre, presso la scuola, il Comitato delle Patronesse della Scuola Rinnovata, sotto la presidenza della signora L. Volpi Bassani, il cui scopo era quello di sostenere le attività della scuola e di ricercare fondi e sostenitori
L’8 dicembre 1911 viene inaugurata ufficialmente la Scuola Rinnovata con un discorso di Giovanni Bertacchi.
Nel 1912 la scuola Rinnovata si allarga fino a ospitare quattro sezioni di classe e succesivamente viene dichiarata da parte del Comune di Milano “scuola speciale”. È in questi anni che il Ministero della Pubblica Istruzione incarica la prof. Cleofe Pellegrini di ispezionare la Scuola Rinnovata. La relazione della prof. Pellegrini è favorevole al progetto e all’esperimento di Giuseppina Pizzigoni. Anche l’ispezione del 1920 del prof. Ettore Graziani, Ispettore Centrale per la Lombardia, si concluderà con un vivo plauso per l’opera svolta dalla Rinnovata e con l’augurio che, nella riforma della Scuola Italiana voluta da Benedetto Croce, si tenesse conto del lavoro atto alla Ghisolfa e se ne seguissero le direttive.
L’anno scolastico 1914/1915 vede l’estensione della scuola a 6 classi. Inoltre, durante le vacanze la Rinnovata ospita la Colonia estiva per i figli dei richiamati, che continuerà a funzionare durante tutti gli anni di guerra e dal 1918 assumerà il nome di “Colonia igienica”, destinata a tutti gli scolari bisognosi di cure.
Nel 1915 l’esperimento della Rinnovata viene esteso a tutta la scuola della Ghisolfa, con sedici sezioni di classe. Nello stesso anno viene affidato a Giuseppina Pizzigoni l’incarico della Direzione didattica, e nel 1921 quello di Direttrice, incarico che tenne fino all’ottobre 1929 quando lasciò la direzione alla prof.ssa Maria Levi, sua attiva collaboratrice. L’incarico passò nel 1937 al maestro Ermenegildo Rompato, a seguito della morte di Maria Levi.
Nel 1916 il Comune di Milano è favorevole alla continuazione dell’esperimento della Rinnovata per altri tre anni, affidando al prof. Pier Francesco Nicoli l’incarico di studiarne le caratteristiche. Nella sua relazione finale, Nicoli afferma che “molti indizi lasciano sperare che nella Rinnovata si celi il segreto di quella trasformazione scolastica che tutti in Italia cercano affannosamente senza riuscire a determinarne la formula”.
Nel 1917 il Ministero dell’Istruzione Pubblica istituisce borse di studio destinate alle migliori licenziate delle Scuole Normali del Regno. Le borse di studio permettevano di effettuare un tirocinio presso la Rinnovata. Dal 1927 le borse di studio ministeriali vennero assegnate non più ai licenziali delle Scuole Normali, ma a maestri elementari già in servizio.
Nel 1920 il Presidente del Consiglio (?) della Rinnovata, senatore Giovanni Celoria, muore e la carica viene affidata al prof. Eugenio Medea, vice presidente della fondazione.
Tra 1921 e 1922 viene istituito l’Ufficio di Propaganda della scuola Rinnovata, presieduto dalla signora Giuseppina Benni, membro del Consiglio direttivo della scuola.
L’ufficio aveva il compito di diffondere il metodo, tenere le relazioni con la stampa e con il mondo economico e politico.
Dal 1924, in attuazione dei nuovi programmi dei Corsi Integrativi, cominciarono a funzionare presso la Rinnovata le officine di tipografia, di ferro battuto, elettromeccanica, di ebanisteria, il laboratorio di plastica e stucco, arredati grazie alle donazioni di benefattori, di decorazione e puericultura per le ragazze (quest’ultimo corso veniva svolto presso l’Asilo Fogliani). Dal gennaio 1925 le officine maschili vennero trasferite nel nuovo edificio della Rinnovata in via Castellino da Castello, 10 (l’edificio fu inaugurato il 30 ottobre 1927 e ospitava anche l’Asilo e il Nido dei “bambini lattanti” che presero il nome di Maria di Piemonte).
Negli stessi anni, il gruppo di soci (o amici) della Rinnovata, che si riuniva periodicamente in assemblea e continuava a sostenere la scuola e il progetto, dal 1924 viene anche identificato nei documenti come “Associazione per la diffusione del metodo Pizzigoni”.
A seguito della domanda del Presidente dell’Associazione del 22 maggio 1924 per il riconoscimento giuridico dell’ente, nel 1927 l’Associazione per la diffusione del metodo Pizzigoni (o, secondo lo statuto, “Associazione per l’attuazione della scuola di metodo Pizzigoni”) viene eretta in ente morale (con il R.D. 23 ottobre 1927, n. 2116, recante: Erezione in Ente morale dell’Associazione per l’attuazione della scuola di metodo Pizzigoni, in Milano).
In base allo statuto del 1927 scopo dell’Associazione è “Estendere in Milano e in Italia per la scuola elementare il metodo e il programma della signora Pizzigoni […]”; gli organi sono l’Assemblea (per i soci effettivi, benemeriti, fondatori, onorari e sostenitori), il Consiglio direttivo e il revisore dei conti. Il Consiglio direttivo ha una durata quinquennale ed è composto da tredici membri, oltre al membro onorario a vita Giuseppina Pizzigoni; i tre revisori dei conti sono invece nominati annualmente dall’Assemblea.
Con un secondo decreto (R.D. 28 settembre 1933, n. 1460) l’ente assume la denominazione che mantiene tuttora di “Opera Pizzigoni”. Secondo lo statuto dell’Opera [del 1933], art. 2, scopi dell’ente sono di “diffondere il metodo e il programma di Giuseppina Pizzigoni […]; promuovere ogni anno il funzionamento di un corso speciale di preparazione per i maestri, secondo il metodo Pizzigoni; coadiuvare la direzione della scuola Rinnovata di Milano […]”.
Il cosiddetto “Corso Pizzigoni”, avviato dal 1917, fino al 1931 manterrà questa denominazione e dal 1932 passerà ad essere indicato come “Corso di differenziazione didattica”; dal 1973 il Corso verrà chiamato “Corso teorico pratico di sperimentazione e preparazione (o abilitazione) all’insegnamento secondo il metodo Pizzigoni”, anche se talvolta compaiono nei documenti anche vecchie denominazioni.
L’Opera prevede come suoi organi interni l’Assemblea dei soci (distinti in: benemeriti, fondatori, a vita e sostenitori) e il Consiglio direttivo. Quest’ultimo organo, in carica per cinque anni, può costituire un comitato di patronesse ed è composto da undici membri, oltre ad un membro onorario a vita (Giuseppina Pizzigoni); di questi, oltre al Capo delle scuole elementari di Milano e al Direttore della scuola Rinnovata, cinque sono eletti tra i soci dell’Assemblea, due designati dal Ministero dell’Educazione Nazionale e due dal Comune di Milano.
Una bozza di statuto successivo modifica in alcuni punti il precedente, ad esempio: il corso per gli insegnanti all’art. 2 è denominato di “differenziazione didattica”; sempre nello stesso articolo si menziona anche l’aiuto alle altre scuole italiane che seguono il metodo Pizzigoni; ai due organi previsti dall’art. 5 si aggiunge anche il Presidente del Consiglio direttivo, composto da tredici membri, al posto degli undici più uno del 1933.
Nel 1930 l’ing. Erminio Valverti, vice presidente dell’Associazione per la Diffusione del Metodo Pizzigoni, istituì una borsa di studio triennale destinata al “migliore licenziato della Sezione Agricola” che avrebbe continuato gli studi presso “una delle due Scuole Agricole di Treviglio o di Brescia”.
Il 29 novembre 1931 venne celebrato il ventennio della scuola della Ghisolfa con una conferenza del senatore Giovanni Gentile sul “rinnovamento scolastico”, tenuta al Castello Sforzesco di Milano, alla presenza delle più alte autorità della città e di moltissimi maestri e studiosi della scuola.
Successivamente alla scomparsa di Giuseppina Pizzigoni, nel 1947, l’Opera Pizzigoni ebbe il compito di tenere viva la memoria della fondatrice (attraverso pubblicazioni, convegni e incontri) e di vigilare sulla corretta applicazione del metodo.
Attualmente l’Opera continua ad avere la sede a Milano, presso la Scuola Rinnovata Pizzigoni in via Castellino da Castello 10, in particolare nell’edificio denominato “Casa del Fattore”.
Anche oggi l’Associazione non ha scopo di lucro e si propone di: diffondere il metodo e il programma di Giuseppina Pizzigoni, tenendo conto delle diverse esigenze delle scuole e dei luoghi; promuovere il funzionamento del Corso di differenziazione didattica secondo il metodo Pizzigoni; coadiuvare la Direzione dell’Istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano in tutto ciò che riguarda l’attuazione del suo particolare programma; conservare e preservare l’archivio di Giuseppina Pizzigoni e della Scuola Rinnovata; promuovere lo studio del Metodo Pizzigoni mettendo a disposizione i testi dell’archivio; accogliere scolaresche dei licei delle scienze umane in visita alla Scuola Rinnovata; promuovere e mantenere contatti con realtà scolastiche d’Italia e d’Europa al fine di seguire possibili sperimentazioni del metodo Pizzigoni.
Tra gli obiettivi strategici legati all’archivio, l’Opera si è posta l’obiettivo di digitalizzare e rendere pubblica la documentazione di alcune “serie” di particolare rilievo: gli scritti di Giuseppina Pizzigoni; la documentazione relativa al metodo, alla raccolta di fondi per la realizzazione della Scuola e ai lavori di abilitazione degli insegnanti di metodo; le immagini conservate su carta fotografica, lastra o 8mm.
Oltre alla valorizzazione del patrimonio esistente, l’Opera intende perseguire una politica di acquisizione di altri piccoli archivi personali prodotti da maestre di metodo e di diventare un vero e proprio archivio di concentrazione per tutta la documentazione relativa al metodo stesso.
L’Opera Pizzigoni è stata trasformata in Associazione Opera Pizzigoni nel 2015, con atto del notaio Lovisetti di Milano.
Complessi archivistici
- Archivio Opera Pizzigoni (1900 - 2007)
Soggetti produttori
- (collegato a) Giuseppina Pizzigoni 1870 - 1947
- (collegato a) Scuola Rinnovata Pizzigoni 1911 -
Compilatori
- Prima redazione: Gabriele Locatelli (Archivista) - Data intervento: 26 marzo 2019
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