Beltrami, Luca ( Milano (MI), 1854 - Roma (RM), 1933 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Luca Beltrami (Milano, 1854 – Roma, 1933) inizia la propria formazione all’Accademia di Belle Arti di Milano che lascia per iscriversi alla Scuola di Architettura fondata da Boito presso il Politecnico di Milano, ove consegue la laurea nel 1880. Si reca a Parigi ove segue i corsi liberi di Pascal all’Ecole des Beaux Arts; ha incarichi di controllo nel restauro dell’Hôtel de Ville, opera di Ballu; frequenta il cantiere dell’Opera di Charles Garnier e quello del Trocadero di Davioud; conduce i primi studi storici.
Da Parigi partecipa al concorso per il monumento delle Cinque Giornate a Milano che vince; rientra nella città natale ed inizia quindi una prestigiosa carriera in diversi campi: nella didattica, docente a Brera ed al Politecnico; nella gestione della tutela come fiduciario del Ministero e poi direttore dell’ufficio regionale per la conservazione dei monumenti, più volte membro degli organismi ministeriali di tutela; come restauratore, intervenendo sui castelli di Soncino, Pandino, Milano con incarichi propri e sui prinicpali monumenti della Lombardia come funzionario; come architetto costruendo numerosi importanti edifici, tra i quali si segnalano le sedi delle Assicurazioni Generali, del Corriere della Sera e della Comit a Milano, Bergamo, Roma e Marsiglia; come storico dell’architettura e dell’arte, con studi assai rilevanti sull’architettura medioevale e del primo rinascimento in Lombardia; come politico, consigliere comunale e assessore, deputato per tre legislature, senatore a vita; come giornalista, collaborando a numerosi quotidiani, per breve tempo direttore del Corriere della Sera di cui era comproprietario, cofondatore del Guerin Meschino; come narratore, giudicato da Pascoli il migliore dei manzoniani; è socio onorario di numerose Accademie italiane, francesi, inglesi.
Perduta dopo la prima guerra mondiale la posizione di preminenza che deteneva a Milano, dal 1920 è sempre più a Roma ove si trasferisce definitivamente nel 1924 conoscendo un secondo periodo di intensa attività come architetto di San Pietro, di cui restaura la cupola, con il progetto della Nuova Pinacoteca e numerosi altri lavori in Vaticano.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Amedeo Bellini (Autore scheda Censimento CASVA 2012)