Comune di Lodi. Archivio storico comunale

Condizione giuridica: pubblico

Macrotipologia: Ente pubblico territoriale

Cenni storico istituzionali:

L’Archivio del Comune di Lodi è costituito da oltre tre chilometri di documentazione.
Conservato originariamente nel palazzo comunale, è stato impoverito nel corso dei secoli, a causa di incendi e distruzioni: alcuni danni sono attestati già nel 1516 e nel 1522 dai soldati imperiali e, in seguito, nell’800, da scriteriati e massicci scarti effettuati dagli archivisti dell’epoca.
A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, per ragioni di scarsità di spazio, parte dell’Archivio comincia ad essere trasferito nella Biblioteca Comunale Laudense, dove, nel corso dei decenni, si concentrano gli archivi storici di buona parte delle istituzioni cittadine; nel 1881, nel cosiddetto Salone dei notai annesso alla Biblioteca, viene aperto alla consultazione del pubblico l’archivio notarile. Analogamente, nei locali della Laudense, trovano ospitalità anche l’Archivio della Provincia di Lodi e Crema e della successiva Sottoprefettura ottocentesca oltre ad alcuni fondi minori. Solo nel 1955, con l’arrivo delle buste relative all’archivio dei chiosi (i comuni rurali del circondario di Lodi), viene completato il trasferimento dell’intero Archivio presso la Biblioteca. Dopo un infruttuoso tentativo di ottenere a Lodi una sezione separata dell’Archivio di Stato (avvenuto nel gennaio 1961), l’Amministrazione Comunale, con una deliberazione del 25 marzo 1976, decide di costituire una sezione separata d’archivio della Biblioteca Comunale Laudese, ristrutturando allo scopo l’ex convento degli umiliati, in via Fissiraga; si tratta di un complesso edificato nel secolo XV che, dopo la soppressione dell’ordine, era passato ai padri barnabiti. Negli anni Trenta dell’Ottocento la municipalità di Lodi permuta la sua proprietà annessa alla chiesa di san Francesco con la scuola dei barnabiti e affida all’architetto Carlo Renzanigo la ristrutturazione dell’edificio, che viene appunto destinato ad Archivio nel 1988. Dall’Archivio Storico, nella sua nuova sede, sono stati acquisiti numerosi altri fondi, che ad oggi raggiungono il numero di circa quaranta. A seguito del Decreto Sindacale n. 9 del 10 aprile 2019, la sede dell’Archivio di via Fissiraga è stata chiusa e la documentazione è stata temporaneamente collocata presso l’impresa di outsourcing Microdisegno, con sede a Lodi. Al fine di consentire la ricerca storica e di garantire supporto e consulenza scientifica, resta attivo il servizio Archivio, unitamente al servizio di consultazione.

Contatti:

Referente: Marina Sambusiti

Collegamenti:

Patrimonio:

Oltre alla documentazione prodotta dall’Amministrazione, l’Archivio Storico custodisce numerosi altri fondi.
Di seguito, si riportano i principali.
1. Archivio storico comunale: conserva gli atti prodotti dall’amministrazione cittadina dal XVI secolo al 1951, nonché il carteggio amministrativo dell’ente dal 1952 al 1980.
2. Archivio del Giudice conciliatore di Lodi (1875-1997): nonostante il fondo si presenti lacunoso, conserva la maggior parte dei volumi con la raccolta dei pronunciamenti del giudice.
3. Archivio notarile sussidiario di Lodi e Crema ( XIVXIX secolo): rappresenta uno dei principali complessi documentari dell’Archivio storico comunale. Il fondo, così com’è strutturato, è eredità napoleonica. Sono conservati atti di più di 600 notai, dal XIV al XIX secolo.
4. Fondo Atti giudiziari di Crema e del suo territorio (1518-1656): comprende 39 registri membranacei che riportano sentenze penali del podestà di Crema e atti giudiziari relativi a procedimenti civili di Crema e del suo territorio. Altre carte di provenienza cremasca sono state raccolte nel piccolo fondo denominato Crema.
5. Archivio della Sottoprefettura di Lodi e Crema ( XVIIIXIX secolo): consta di circa 275 buste e conserva le carte della Provincia di Lodi e Crema dal 1816 al 1859 e quelle della successiva Sottoprefettura, istituita in seguito alla soppressione della provincia e all’annessione del Lombardo Veneto al Regno di Sardegna.
6. Archivi delle Congregazioni di Muzza e del Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana (XI-XX secolo): conserva atti amministrativi e contabili e documentazione tecnica sulla gestione e manutenzione delle rogge e delle singole bocche, sulla regolazione e ripartizione delle acque e sulle richieste per ottenerne la derivazione.
7. Archivio Ospedale Maggiore di Lodi (XII secolo-1964 ca.): diviso in due sezioni, l’archivio conta 273 buste e oltre 740 registri nella sezione antica, 373 buste e 1.300 registri in quella moderna. Conserva la documentazione amministrativa e sanitaria dell’Ospedale Maggiore, oltre che le carte provenienti dagli archivi degli hospitali soppressi e aggregati all’atto della sua fondazione (1457). Si conserva anche documentazione relativa alla gestione del patrimonio fondiario dell’ente, proprietario di alcune delle più importanti cascine del territorio, unitamente alla Collezione di disegni e mappe dell’Ospedale Maggiore di Lodi. Accanto ai documenti amministrativi e contabili è conservata anche la documentazione sanitaria.
8. Archivio dell’Ospedale Fissiraga (XVI-XIX secolo): conserva documentazione relativa all’attività dell’ospedale, fondato per iniziativa della famiglia Fissiraga tra il 1768 e il 1774 e cessato nel 1978, unitamente a carte relative alla gestione del patrimonio della famiglia fondatrice. Scarsa la documentazione di carattere sanitario.
9. Archivio della Scuola dell’Incoronata e del Monte di Pietà (XV-XIX secolo): conserva la documentazione relativa alla fabbriceria del tempio civico dedicato alla Vergine Incoronata e quella successiva legata all’attività della Veneranda schola dell’Incoronata e dell’annesso Monte di Pietà. L’archivio rispetta la storia di queste istituzioni che, nel 1808, passano sotto il controllo amministrativo della Congregazione di Carità; il materiale è dunque presente anche all’interno dell’archivio del cessato Ente Comunale di Assistenza (Eca).
10. Archivio del cessato Ente Comunale di Assistenza e Beneficenza: L’archivio raccoglie la documentazione della precedente Congregazione di Carità, istituita nel 1808 e comprendente fondi documentari di istituti sanitari (gli ospedali Maggiore e Fissiraga), di enti assistenziali, quali la Casa d’industria e di ricovero, l’Istituto elemosiniero, la Scuola dell’Incoronata e il Monte di Pietà, gli orfanotrofi maschile e femminile e l’Opera pia asili d’infanzia. La documentazione comprende circa 1.100 buste di carteggio, 1.500 registri e oltre un migliaio di pacchi di materiale vario afferente a particolari serie (contabilità, libretti di assistenza e altro). Nel fondo si trova anche documentazione relativa all’Eredità Corrado e Astorri (XVI-XVIII secolo).
11. Fondo agrimensori (1602-1839): composto da 59 buste, conserva gli atti di alcuni agrimensori lodigiani, di notevole importanza per la storia della proprietà fondiaria e del paesaggio agrario nel basso lodigiano.
12. Fondi di famiglie e persone, di proprietà dell’Archivio o in deposito. Sono conservati i seguenti fondi: Famiglia bolognese Ghisilieri; Clodoaldo Fugazza; Cesare Vignati e Giovanni Agnelli; Alessandro Riccardi; Giovanni Baroni (1860-1949); Migliorini – Famiglia Crociolani; Miscellanea famiglie nobili (Gambazzocchi, Vimercati, Modegnani, Legnani); Luigi Gedda; Antonio Terzaghi
13. Fondi minori: sono il risultato del gusto per le collezioni documentarie particolarmente in voga tra gli studiosi del XIX secolo. Tra queste, si annoverano: Avvisi e manifesti teatrali (1818-1865 ca.); Collezione di mappe del territorio lodigiano; Collezione dei disegni manoscritti e a stampa, delle fotoriproduzioni e delle fotografie (secoli XVIII-XX); Atti di governo ( 1422-1884); Avvisi, atti, notificazioni amministrative, circolari e proclami a stampa prodotti dai governi e amministrazioni della città di Lodi (1603-1854); Collezione di Mino Rossi (studioso della principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso); Fondi miscellanei, tra cui quelli del vescovo Giovanni Antonio Della Beretta, di Gemello Villa, Filiberto Villani e Francesco de Lemene.

Orari e indicazioni per l'accesso ai fondi:

Sala di consultazione:
Mercoledì: 9.30-13.30
Esclusivamente su appuntamento

Ufficio Archivio Storico:
Lunedì e mercoledì: 8.30-18.00
Martedì, giovedì e venerdì: 8.30-14.00

Servizi:

Sala di consultazione a disposizione dell’utenza e supporto scientifico
La sala, dotata di cinque postazioni, garantisce ad ogni utente la possibilità di consultare fino a tre unità archivistiche al giorno. Per l’individuazione delle segnature, l’Ufficio Archivio è a completa disposizione dell’utenza per l’orientamento all’interno di percorsi di ricerca o strumenti di corredo.

Ricerca documentaria a distanza
L’Archivio storico garantisce un servizio di informazione qualificata a distanza, al quale è possibile accedere tramite mail o telefono. Si forniscono indicazioni e segnalazioni basate unicamente sulla consultazione degli inventari o di singoli documenti. Non possono essere condotte ricerche approfondite, né redatte bibliografie complete, né possono essere effettuate trascrizioni di interi documenti.

Riproduzione e pubblicazione
È consentita la riproduzione dei documenti, previa richiesta e autorizzazione, quando la natura del materiale e lo stato di conservazione lo permettano e comunque nel rispetto della normativa sul diritto d’autore e di quella sulla tutela della privacy.
È inoltre possibile, a seguito di apposita autorizzazione, pubblicare i documenti riprodotti in opere a stampa, e-book, siti internet che rivestano interesse culturale o carattere scientifico.

Sedi

Sede di consultazione

La consultazione è possibile ogni mercoledì, previo appuntamento, dalle ore 9.30 alle ore 13.30; le prenotazioni devono essere effettuate entro la giornata di giovedì, contattando l’Archivio all’indirizzo email archiviostoricolodi@comune.lodi.it o telefonando al numero 0371 409.406.
La sala di consultazione è temporaneamente collocata a San Grato, in via dei Battiferro c/o magazzino 1 di Microdisegno.
Si avvisa che per effetto del decreto legge del 24 marzo 2022 n. 24, dal 1° aprile, per l’accesso alla sala di consultazione, non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche.

Indirizzo:
Sala di consultazione
Lodi (San Grato), via dei Battiferro c/o magazzino 1 di Microdisegno
26900 Lodi (LO)
Italia

Indirizzo:
Sede Ufficio Archivio Storico
Piazza Mercato, 5
26900 Lodi (LO)
Italia

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Sara Fava (archivista) - Data intervento: 01 dicembre 2016
  • Aggiornamento scheda: Marina Sambusiti (archivista) - Data intervento: 04 aprile 2022