Petyz Angelo (1957 agosto 18)

Sottounità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: 113-114

Egregio Signor Mondadori, / quest’anno cade il cinquantenario dalla / fondazione della Arnoldo Mondadori Editore / e per me è motivo di gioia e, proprio così, di / orgoglio, poterLe esprimere la mia riconoscenza / e stima per la Sua opera di Editore intel= / ligente e illuminato. Il mio è l’orgoglio / e gioia dell’autodidatta che è riuscito a / inserirsi nel numero, certamente eletto, / degli autori che pubblicano ne La Medusa / degli Italiani. / Infatti ai primi di giugno Ella ha pubblicato un / mio romanzo, La miniera occupata, e, per / quanto il libro abbia un suo merito intrinseco / è certo che il vero merito è la Sua Casa a conferirglielo. Falsa modestia? Non direi, / perché, veda? le schede mi hanno raggiunto a / Montedoro, che è il mio paese natio. Un paese / che non conta quattromila abitanti ancora, sperso / nel cuore della Sicilia e, i miei conoscenti e ami= / ci che hanno sentito il dovere di complimentarsi / per questo mio primo romanzo, hanno tutti /

fatto un solo commento: «Se Mondadori lo ha / pubblicato, è segno che il libro ha un suo merito» / E altri: «Te lo ha pubblicato Mondadori? Ah, se lo / ha pubblicato Mondadori…» / Ecco dunque qual è l’autorità di quell’Editore che risponde / al nome di Arnoldo Mondadori. La Sua fama, autori/tà e fama che si sono diffuse e imposte persino tra le […/ …] più isolate e più incolte di certi paesetti della terra / di Sicilia. E, se mi si domandasse qual è il più gran / elogio, la più bella testimonianza di gloria per un Edi= / tore, risponderei: «Far esclamare semplici zolfatari / giornalieri: « [sic] Te lo ha pubblicato Mondadori? Ah, se / lo ha pubblicato Mondadori…» / E io La ringrazio e Le sono riconoscente perchè ha [voluto] / essere l’Editore del mio primo romanzo e perchè, (non se ne sorprenda) essendo edizioni popolari delle opere / più significative di ogni tempo e di ogni paese, ha / mosso tutti, anche gli […] più umili e più / umiliati del mio paese (vi è infatti un / deposito di libri della Mondadori) nelle /

condizioni di venire a contatto / con il libro, la cultura, che fa uomo / l’uomo. / Quanto a me cercherò, farò tutto ciò che / mi è possibile fare, perché il mio nuovo roman=/ zo, che quanto prima Le porterò di persona, sia cosa degna della Sua Casa. / E con questi sentimenti di ammirata de= / vozione che auguro a Lei, Signor Monda= / dori, e alla Sua Casa, fortuna / e gloria. /
Montedoro 18 – agosto – 1957 /
Suo Angelo Petyz

Consistenza:

cc. 2

Nota dell'archivista:

Testo su recto e verso del foglio 113 e sul recto del foglio 114.

Descrizione estrinseca:

Manoscritta.
Inchiostro blu.

Documenti

Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/124523/units/1516457