“Documenti e atti di cause fedecomissarie fra i consorti Taverna e diversi” (1482 - 1759)
Unità
Tipologia: fascicolo o altra unità complessa
Segnatura definitiva: b. B 23, fasc. 5
Atti di causa tra Pietro Francesco Taverna e Giuseppe Claro, con Giovanni Battista Curione, ora Antonio l’Anglois (1482 – 1753), acquisto dell’imposta delle “groppe e pelli secche di vitello” e dell’imposta dei siti e degli spazi della Città di Milano, da parte del Banco di S. Ambrogio (1705), testamento di Giovanni Battista Taverna (1718), citazione in giudizio di Pietro Taverna e Giovanni Battista Peroli (1759), testamento di Caterina Lomazzo Bossi (1672), elenco dei Protofisici generali dello Stato di Milano dal 1582 al 1733 (1733), confesso di Lire 550, emesso da Lelio ‘de Licens’, in favore di Giovanni Battista e Giulio Taverna (1672), causa di Antonio Francesco e Giuseppe Francesco Taverna (1728), suppliche, citazioni ed atti di causa (1707 – 1749), disegno della facciata dell’osteria di Dergano, confesso di Carlo Moraglia in favore di Antonio Bellotti (1748), rescritto reale di Maria Teresa d’Austria per l’abolizione della carica di Gran Cancelliere (1759), pateat d’istrumento di adizione ai beni dell’eredità di Ottaviano Taverna (1554), supplica di Antonio Taverna al Senato di Milano per pretensione della dote materna (1740), erezione di tre cappellanie nella Cattedrale di Lodi, con dotazione e riserva di giuspatronato alla famiglia Taverna (1615), vendita di alcuni “solari” del Broletto, fatta dalla Città di Milano al Banco di S. Ambrogio (1712), obbligo della Città di Milano per la restituzione di Lire 205 al Banco di S. Ambrogio (1733), atti relativi alle cause sostenute da Antonio Francesco e Giuseppe Taverna (1723 – 1734), supplica al Senato di Milano per ottenere l’obbligo di beni sottoposti al fedecommesso trasversale (1735), assegnazione di beni di Geronimo Taverna al figlio Giuseppe (1721), retrovendita di campi, detti ‘la Fontana’, fatta da Francesco Pallavicino a Francesco Antonio Villa (1704), vendita di un credito, con confessi, fatta tra Antonio Olivarez, Maddalena Villa e Pietro Boldono (1694 – 1704) e decreto di Carlo VI circa l’erogazione di Lire 150 ad Antonio Francesco Taverna (1728).
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