“Documenti risguardanti la di lui sorella donna Vittoria Taverna, maritata Litta Biumi, e rapporti reciproci di interesse fra i medesimi” (1815 - 1856)
Unità
Tipologia: fascicolo o altra unità complessa
Segnatura definitiva: b. B 8, fasc. 23
Vendita della quota dei beni di Vittoria Taverna fatta al fratello Gaetano (1815), prestito di Lire 23.703, fatto da Luigi Perego a Gaetano Taverna (1820), rinuncia allo “spillatico” di Lire 200 annue, fatta da Maria Scotti Taverna in favore della figlia Vittoria (1818), procura e citazione di Gaetano Taverna per tentativo di conciliazione (1834 – 1839), sentenza del Tribunale civile di Lodi in cui si dichiara “inoperativo” il testamento di Maria Scotti Taverna (1833), decreto del Tribunale civile di Lodi (1836), atti di causa per la nullità del vitalizio di Maria Scotti Taverna e corrispondenza con l’avvocato Giuseppe Martini di Lodi (1829 – 1839), sentenza del Tribunale supremo del Senato di Verona, che annulla il vitalizio disposto da Maria Scotti Taverna nei confronti della figlia Vittoria, con corrispondenza (1841 – 1842), memorie e corrispondenza di Gaetano Taverna circa la causa di nullità del vitalizio, stabilito nel testamento di Maria Scotti Taverna (1841), corrispondenza tra Vittoria e Gaetano Taverna (1836), corrispondenza dell’avvocato Giovanni Margarita, patrocinatore di Gaetano Taverna, nel concorso dei creditori della sorella Vittoria Taverna Litta Biumi (1843 – 1856), controdote di Maria Scotti Taverna (1839), specifiche delle spese, sostenute dall’avvocato Giuseppe Martini, nelle cause patrocinate per i Taverna presso il Tribunale civile di Lodi (1846), corrispondenza dell’avvocato Giuseppe Martini (1836 – 1846), distinte dei pagamenti effettuati al concorso dei creditori di Vittoria Taverna Litta Biumi (1846), atti relativi al pagamento dei creditori di Vittoria Taverna Litta Biumi, cancellazione delle ipoteche e trasporto d’estimo in favore di Gaetano Taverna della possessione detta ‘dei Dardanoni’ a Lodi (1846), decreto del Tribunale civile di Lodi circa l’inventario giudiziale dei mobili, eseguito nella casa presso la possessione detta ‘dei Dardanoni’, con spese relative (1856), ricevute del denaro spedito a Vittoria Taverna Litta Biumi a Locarno (1834 – 1843) e dote di Vittoria Taverna, moglie di Giovanni Litta Biumi (1818, camicia vuota).
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