Sommario nella causa del Regio fisco contro i Fratelli Zaccaria dei Conti di Mede per il feudo, Cav 45.26 (1541 agosto 25 - 1652 giugno 28)
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: 1.25
Il Regio Fisco ritiene di dover incamerare la parte di estimo e di dazio del feudo di Mede appartenente agli Zaccaria, in quanto non riconosce la discendenza della famiglia nella linea femminile.
A dimostrazione della legittimità della famiglia Zaccaria a fregiarsi del titolo di conti di Mede e quindi dei relativi diritti, vengono ricordati i privilegi con cui Federico I concesse il luogo di Mede, con i suoi diritti e pertinenze, a Octaviano e Guidone Zaccaria, conti di Langosco, per loro e per i loro discendenti; privilegi confermati da Carlo V e poi dalla duchessa Bianca Maria e da suo figlio a Raffaele e ad altri Zaccaria, con l’investitura feudale per loro e per i loro discendenti, con la clausola di non poter vendere, permutare, alienare porzioni del feudo, del dazio dell’imbottato, del vino, del pane, della carne con altri che non siano conti di Mede.
Gli Zaccaria non vendettero nè alienarono i possedimenti se non tra i loro famigliari e quindi non hanno snaturato quanto concesso dai privilegi ducali.
Il fisco non è concorde e il 28 giugno 1652 emana sentenza contraria agli Zaccaria.
Nota dell'archivista:
Inv. Ame.: Ms. 1625 Copy.
Descrizione estrinseca:
Unità documentaria, cc.5
Codici identificativi:
- MIUD014502 (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_CentroMano-/fonds/5831/units/11598