|||
Le Case Popolari e le Città Giardino - Rivista
72
Le Case Popolari e le Città Giardino n 1
(1909)
CPCG_001, ..., CPCG_005
73
Le Case Popolari e le Città Giardino n 2
(1909)
CPCG_010, ..., CPCG_013
74
Le Case Popolari e le Città Giardino n 3
(1909)
CPCG_020, ..., CPCG_023
75
Le Case Popolari e le Città Giardino n 4
(1909)
CPCG_030, ..., CPCG_033
76
Le Case Popolari e le Città Giardino n 5
(1910)
CPCG_040, ..., CPCG_043
77
Le Case Popolari e le Città Giardino n 6
(1910)
CPCG_050, ..., CPCG_055
78
Le Case Popolari e le Città Giardino n 7-8
(1910)
CPCG_060, ..., CPCG_063
79
Le Case Popolari e le Città Giardino n 9
(1910)
CPCG_070, ..., CPCG_073
80
Le Case Popolari e le Città Giardino n 10-11
(1910)
CPCG_080, ..., CPCG_084
81
Le Case Popolari e le Città Giardino n 12
(1910)
CPCG_090, ..., CPCG_097
Le Case Popolari e le Città Giardino n 6

Le Case Popolari e le Città Giardino n 6 (1910)

Unità

Tipologia: registro o altra unità rilegata

Segnatura definitiva: CPCG_050, ..., CPCG_055

.
In questo numero della rivista:


Un nuovo grande quartiere a Milano nella zona compresa tra Milano e Sesto San Giovanni (P. Nurra)
La Società Anonima Quartiere Industriale Nord Milano ha definito un progetto di urbanizzazione della vasta zona tra Milano e Sesto S. Giovanni, un territorio segnato da tre ville storiche: la Villa Mirabello, la Bicocca degli Arcimboldi, la Torretta. Attorno ad ognuna di esse è previsto un parco, rispettivamente di 150 mila mq, 100 mila e infine 50 mila. Delle prime due ville la Società ha già in corso il restauro.
Asse portante dell’opera è un grande viale rettilineo largo 60 m e lungo per ora 6,5 km fino a Sesto S.G, in futuro 15 km fino a Monza. All’esterno marciapiedi di 3 m, poi due carreggiate per parte da 8 metri destinate a vetture, carri, tram, poi due piste ciclabili, una pista galoppatoio ed una pedonale, al centro una linea per i tram direttissimi ed una carreggiata da 10,6 m per le automobili. Ai lati del viale la prima zona di 170 m è destinata a case basse e ville, poi una fascia per le case popolari ed economiche, all’esterno la zona destina a officine, fabbriche e impianti industriali.
Sono state stipulate convenzioni con i comuni limitrofi per la costruzione dei nuovi tronchi stradali di raccordo e con le Ferrovie di Stato per le linee di trasporto viaggiatori e merci. La Società si obbliga alla costruzione di tutte le strade previste nell’area dal piano regolatore di Milano, mentre il Comune dovrà completare la circonvallazione larga 40 m tra via Farini e via Melchiorre Gioia. Per incoraggiare le Cooperative ad investire nell’area la Società ha regalato 10 mila mq di terreno all’Ente Autonomo Case Popolari di Milano, ha appaltato i lavori di costruzione di case operaie alla Federazione delle Cooperative, ha destinato larghe aree a parchi e giardini, cura la realizzazione di adeguati mezzi di trasporto, ha già in costruzione case per impiegati (villini a due piani con appartamenti da 2-3 locali oppure da 4-6). Aziende come Breda, Pirelli, Wagons Lits si stanno trasferendo nella zona, altre lo faranno presto. È auspicabile che privati e cooperative si accordino per la costruzione di un vero e proprio sobborgo giardino per la classe lavoratrice sull’esempio delle ormai numerose iniziative all’estero: si citano Mulhouse, Anzin, Delft, Menier e i quartieri della filatura Kunz e della ditta Escher Wysse &C in Svizzera).


L’Istituto per le Case Popolari in Bergamo
Dopo una breve storia dell’Istituto costituitosi il 28.07.1906, con il primo mutuo si costruirono 440 locali al quartiere della Malpensata, subito occupati dagli inquilini. Con un altro finanziamento bancario si completò presto il quartiere con altri 200 locali per un totale di 14 edifici a 4 piani e 1.500 inquilini. Alloggi di 2-3 locali, con accesso indipendente dalle scale, latrina e antilatrina (qui pudicamente definita ritirata), cortili interni sistemati ad aiuole e alberati, un lavatoio ed un forno comuni, 24 botteghe al piano terra tra cui la sede della lega antialcolica e presto una scuola di educazione domestica.


Le Case Popolari del Municipio di Pavia
Tra le ormai molte iniziative delle amministrazioni comunali per affrontare il problema drammatico della mancanza di abitazioni popolari (elencate brevemente), si inserisce anche quella del Comune di Pavia che nel 1907 avvia la costruzione diretta di quattro gruppi di case in un’area di 6 mila mq nelle adiacenze di due insediamenti industriali e vicina ad una vasta estensione di 330 mila mq che il comune ha già acquistato per creare una città giardino collegata con Milano.
Case piccole a due piani con 8 locali per piano e cantine nel seminterrato. Alloggi di due locali con superfici di 22 e 23 mq per locale più la latrina, in cucina acquaio e camino, scale indipendenti per ogni alloggio. Un piccolo appezzamento da coltivare ad orto è disponibile per ogni inquilino. Ora è in costruzione un nuovo tipo di edificio più compatto, sempre a due piani con alloggi di quattro locali: questa soluzione, adatta anche agli impiegati, offre una occupazione di suolo molto minore a parità di superficie utile dei locali, quindi più spazi per i giardini.


Le Casine-Giardino (Ing. Augusto Barigazzi)
L’articolo presenta tre tipi di villini unifamiliari a basso costo realizzati dalla Cooperativa per la costruzione e il risanamento di case per operai di Bologna, costituita fin dal 1894. Le casine, costruite nel 1904, occupano rispettivamente 45, 52, 65 mq con costi attualizzati (escluso il terreno) di L 4.000, 4.700, 5.800. E’ presentato il preventivo dettagliato del terzo tipo, quello più grande.


NOTIZIARIO: Primo congresso italiano per le case popolari – Tema II: Provvedimenti per un più efficace ordinamento del credito per le case operaie.
Vincenzo Magaldi, membro della Commissione governativa per le case popolari, presidente dell’Istituto per le case popolari di Roma, nella sua relazione presentata al congresso esamina le problematiche del finanziamento delle iniziative per le case popolari. Illustra le modalità di intervento degli Istituti autonomi, l’intervento dello stato, la legislazione all’estero e in Italia, gli effetti pratici della normativa attuale, formulando infine una serie di proposte “per integrare la funzione del credito”.


Clicca qui per sfogliare la rivista


Nelle immagini allegate:


- SAQINM – La villa Mirabello (in restauro) e la Torretta
- SAQINM – La prima casa per operai e impiegati alla Bicocca
- SAQINM – L’impianto di sollevamento dell’acqua alla Bicocca
- Il quartiere di case popolari alla Malpensata – Bergamo
- Le casine- giardino di Bologna
- La prima pagina di questo numero della rivista, con il grande viale che collegherà Milano con Monza

__
Cusano Milanino
__

Consistenza:

rivista di 32 pagine, formato ca 21,5 × 27 cm

Tipologia fisica: rivista

Supporto: carta

Compilatori

  • Aggiornamento scheda: Gabriele Marazzini - Data intervento: 05 dicembre 2022

Immagini

Thumb
6 immagini