Livello: investitura di Stefano Bonalumi della quarta parte dei beni del Luogo pio Berti posti in territorio di Gerenzano. (1709 marzo 16 - 1847 dicembre 31)
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: cart. 20, fasc. 1
Livello: investitura di Stefano Bonalumi della quarta parte dei beni del Luogo pio Berti posti in territorio di Gerenzano.
Nota dell'archivista:
Allegati del rapporto del 21 maggio [18..]: elencati di seguito.
Copia conforme rilasciata nel 1847 dell’atto rogato il 6 agosto 1608 dal notaio Giovanni Battista Visconti fu Filippo di Milano: rinuncia alla lite stipulazione di convenzioni per il pagamento da parte di Giovanni Maria […] di 7 lire imperiali annue in luogo di 4 ducatoni d’oro annui come canone livellario annuo su un terreno di 54 pertiche di Francesco Berti, pagato da Giovanni Maria Brasca di Saronno cui successero gli eredi che redensero i 3/4 del livello. La lite era insorta dopo la morte di Francesco Berti la cui sostanza fu ereditata da Giacomo Filippo Berti, quando gli eredi Brasca pretesero di pagare solo 1/4 del canone e mossero lite all’amministrazione dell’eredità Berti di spettanza del Luogo pio dei poveri di Saronno in seguito alle disposizioni del testamento di Giacomo Filippo Berti.
Copia conforme rilasciata nel 1847 dell’atto rogato il 14 marzo 1526 dal notaio Giovanni Francesco Crivelli fu Ambrogio di Milano: vendita, da Giovanni Maria Brasca fu Giovanni di Saronno a Marta Reina del fu Marco, di 40 pertiche di terreno poste a Gerenzano nel luogo detto “in Marnascha” o “ad buschum”, per 80 ducati d’oro; investitura a livellario perpetuo di Giovanni Maria Brasca, da Marta Reina, dietro il pagamento di un canone annuo di 4 ducatoni.
Istrumento autentico rogato il 16 marzo 1709 dal notaio Carlo Fabrizio Beretta di Milano: ricognizione livellaria da Biagio Lejnati del fu Giuseppe (deputato e procuratore del Luogo pio dei poveri) a favore di Giovanni e Stefano fratelli Bonalumi del fu Andrea.
In allegato al documento precedente, è presente una copia autentica del 1779 dell’atto rogato il 14 maggio 1700 dal notaio Gaspare Sacchi di Milano: vendita, da Carlo Antonio Cesati fu Giulio Cesare da Cagnola a Stefano Bonalumi di Andrea, di due appezzamenti di terra di 53 e 22 pertiche posti a Gerenzano, nel luogo detto di “Madurasca”, e gravati dall’obbligo del pagamento di 7 lire imperiali per elemosine.
Le copie degli istrumenti del 1847 sono state rilasciate dall’Archivio generale notarile di Milano.
Marta Reina moglie del “maestro dottore” Francesco Berti di Saronno.
Codici identificativi:
- MIUD00387B (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV/fonds/7324/units/30207