Censimento degli archivi storici del teatro in Lombardia (2013-2014)

Tipologia d'intervento: censimento - in corso

Il progresso degli studi in campo teatrologico e l’accresciuta consapevolezza del ruolo centrale ricoperto dai teatri sulla vita culturale, sociale, civile ed economica della collettività hanno motivato la Direzione generale per gli archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Regione Lombardia, in accordo e collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia, a sostenere quella che può essere considerata una prima indagine settoriale sulle fonti per la storia dello spettacolo in Lombardia: il Censimento degli archivi storici del teatro.
Capofila di questo progetto è Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che da anni svolge un ruolo guida nella conservazione di fondi archivistici e bibliografici e nella valorizzazione e divulgazione della cultura editoriale in tutte le sue forme e che di recente ha accolto tra i propri fondi alcuni preziosi giacimenti documentari per la storia del teatro contemporaneo come l’Archivio Enzo Ferrieri, quello di Franco Quadri e della casa editrice Ubulibri.
Fondazione ha inoltre maturato ampia esperienza in tema di censimenti nella realizzazione del censimento sugli archivi delle case editrici lombarde, un’attività che ha permesso di elaborare una metodologia efficace, estesa successivamente ad altre regioni.

Questo intervento ci consente oggi di disporre delle schede di censimento relative a 19 realtà teatrali che possono essere qui consultate e che ci restituiscono un campione estremamente significativo degli situazione attuale degli archivi dei teatri della Regione, permettendoci di formulare alcune prime riflessioni sulla particolare natura e sullo stato di conservazione di queste fonti.

Come nasce il Progetto/Premessa

Da sempre per costruire l’identità e modulare l’esperienza di vita delle nostre città, la cultura e in particolare il teatro svolgono un ruolo chiave. Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza del ruolo centrale, e in particolare si è costatato come il teatro abbia un impatto positivo sulla qualità della vita della collettività, non solo sul versante culturale, sociale e civile, ma anche su quello economico.
Gli studi e le ricerche sulla storia del teatro hanno visto negli ultimi decenni una crescita significativa, mettendo al centro degli studi non solo gli autori di teatro ma anche i teatri, le compagnie teatrali, i registi, gli attori, le case editrici e le riviste che si sono occupate di teatro, gli agenti teatrali, le scuole d’arte drammatica.
Mentre si moltiplicano in rete i siti dei teatri e quelli dedicati al mondo del teatro e ai suoi protagonisti si è ritenuto opportuno avviare una ricognizione sulle fonti per gli studi di storia del teatro, a partire dal censimento degli archivi storici dei teatri, incominciando dalla Lombardia.

Il contesto/Il campo d’indagine

Pensare a una ricognizione sugli archivi teatrali ha significato innanzitutto interrogarsi sull’oggetto di ricognizione. Il primo distinguo riguarda la distinzione proposta da Agis tra “strutture teatrali” e “compagnie teatrali”, rispettivamente i contenitori e i fornitori dei contenuti. Se le compagnie teatrali, spesso legate a una particolare figura di autore, attore, regista, sembrano avere una vita effimera e raramente superano la durata di una generazione, le strutture teatrali paiono avere una maggiore continuità, e per questo sembrano rappresentare il terreno di indagine più solido. (Spesso poi in una struttura teatrale coincidono contenitori e fornitori di contenuti).
A partire dagli anni Venti le iniziative teatrali hanno beneficiato del sostegno pubblico in conseguenza della crisi del settore causata dall’avvento del cinema e, durante il regime fascista, per alimentare uno strumento di controllo politico. L’intervento più significativo risale al 1947 con l’istituzione del primo Teatro Stabile in Italia, il Piccolo Teatro di Milano. Così oggi, accanto al sistema dorsale del teatro italiano composto dai 17 Teatri stabili a iniziativa pubblica, a partire dagli anni Settanta, si sono stratificate altre forme organizzative che conosciamo oggi con le definizioni ministeriali di Teatri stabili ad iniziativa privata e Teatri stabili d’innovazione, che a loro volta si differenziano in Teatri stabili d’innovazione – Infanzia e Gioventù e Teatri stabili di innovazione – Ricerca e Sperimentazione. A queste tipologie pubbliche si affiancano altre realtà tra pubblico e privato, come le residenze artistiche, i teatri sociali e di comunità, i teatri comunali, senza dimenticare i circuiti teatrali e i festival. Non sembra opportuno tralasciare totalmente il circuito della produzione lirica che tuttavia meriterebbe un trattamento specifico. Come si vede, un’ampia tipologia, a cui corrispondono teatri di recente costruzione e altri che risalgono all’Ottocento, di cui tenere conto nella definizione del nostro campo di intervento.

Modalità organizzative e fasi
La costituzione di un tavolo di lavoro – che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Soprintendenza archivistica per la Lombardia, di U.O.O. Archivi storici e portale Lombardia beni culturali di Regione, di Fondazione Mondadori e di esperti della materia – ha avuto come scopo la definizione degli ambiti della ricerca. Si è quindi proceduto con la creazione di un primo gruppo di lavoro operativo che ha effettuato sopralluoghi conoscitivi presso alcune delle realtà, tra quelle oggetto dell’indagine, maggiormente significative. Le informazioni raccolte durante questi incontri preliminari hanno reso possibile l’elaborazione di una scheda-questionario che si è proceduto poi a inviare (sia in formato elettronico, che con spedizione postale) corredata da lettera accompagnatoria ai soggetti selezionati. All’invio del questionario ha fatto seguito un contatto telefonico per accertarsi della avvenuta ricezione e per una prima spiegazione degli obiettivi del progetto. La fase successiva ha avuto l’obiettivo di confrontare gli elementi forniti mediante la raccolta dei dati sul campo, effettuando le rilevazioni che, per le 19 realtà riportate in elenco, hanno permesso la compilazione delle allegate schede di rilevazione in Archimista:
• Centro Teatrale Bresciano (CTB), Brescia
• Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, Milano
• Teatro Franco Parenti, Milano
• Teatro dell’Elfo, Milano
• Elsinor Sala Fontana, Milano
• Teatro del Buratto, Milano
• Pandemonium Teatro, Bergamo
• Teatro Litta, Milano
• Tieffe Spazio Mil, Milano
• Teatro Out Off, Milano
• Accademia dei Filodrammatici, Milano
• Teatro Grande, Brescia
• Teatro Sociale, Voghera
• Civico Teatro Cagnoni, Vigevano
• Teatro Gaetano Fraschini, Pavia
• Associazione Grupporiani (Compagnia Carlo Colla e Figli), Milano
• Teatro Nuovo, Milano
• Teatro San Babila, Milano
• Teatro della Cooperativa, Milano

Si è inoltre provveduto alla creazione sul sito di Fondazione Mondadori di una pagina informativa sugli scopi del censimento, con la possibilità di scaricare il questionario.

Le rilevazioni sul campo si sono svolte sempre con l’assistenza del personale delle realtà teatrali. A un primo momento di presentazione del progetto è seguita l’intervista finalizzata all’acquisizione di informazioni circa la natura e la storia della realtà censita, con particolare attenzione alle modalità gestionali della documentazione nel tempo, per poi passare alla rilevazione e all’osservazione diretta dei dati quantitativi e qualitativi sia dei materiali conservati che dei locali a uso archivio, dove presenti. Gli incontri hanno permesso quindi di illustrare e far meglio comprendere le finalità del progetto alle strutture coinvolte e, attraverso il confronto diretto con il personale addetto, di capire le modalità di gestione della documentazione e le problematiche a essa connesse soprattutto in virtù della specificità dei materiali prodotti e conservati dalle strutture teatrali.
Una volta terminati i sopralluoghi di controllo ed elaborate le informazioni raccolte, è iniziato l’inserimento dei dati nelle schede previste dal software Archimista: sono state quindi compilate le schede “soggetto conservatore”, “soggetto produttore” e “complesso archivistico”.
Per ciò che concerne il complesso archivistico, si sottolinea che i dati rilevati durante i sopralluoghi sono stati riordinati e strutturati in maniera coerente, tenendo conto delle specificità riscontrate per ciascuna realtà, così da restituirne una descrizione chiara e organizzata. Questo lavoro di riorganizzazione e integrazione dei dati è stato particolarmente complesso per alcune realtà che non conservano in modo strutturato la propria documentazione.
In riferimento alla scheda “soggetto produttore", le fonti utilizzate sono di vario genere e tipologia. Durante gli incontri presso i teatri oltre alle interviste realizzate è stato possibile reperire, o sono state segnalate, eventuali pubblicazioni esistenti (quelle che alcuni teatri hanno realizzato in occasione di anniversari o ricorrenze o altri studi monografici in forma di saggi in volume o articoli in riviste periodiche). Per la ricostruzione di alcuni avvenimenti particolarmente recenti ci si è inoltre avvalsi di articoli di quotidiani o altre testate periodiche. Si segnala poi l’utilizzo dei siti web dei teatri, che tra l’altro sono spesso indicati e percepiti dal soggetto produttore stesso come fonte privilegiate in quanto più aggiornati. Sono stati utilizzati, ogniqualvolta disponibili, i documenti appartenenti agli archivi dei teatri stessi rinvenuti durante i sopralluoghi o messi a disposizione dal personale e, ricerche d’archivio sono state condotte presso l’archivio della Camera di Commercio di Milano. Un’ultima nota riguarda il fatto che nel campo “Profilo storico/Biografia” si è pensato di dar conto anche delle proposte in cartellone (di produzione e/o di ospitalità), significative per inquadrare la natura e l’ambito di interesse artistico della realtà di riferimento.

Collegamenti

Responsabili

  • Soprintendenza archivistica per la Lombardia [responsabile scientifico]
  • Oliviero Ponte di Pino [responsabile scientifico]
  • Maurizio Savoja [responsabile scientifico]
  • Filippo Vignato [responsabile scientifico]
  • Anna Lisa Cavazzuti [coordinatore]

Soggetti coinvolti

  • Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori [coordinamento operativo]
  • Direzione generale per gli archivi, MiBACT [promozione]
  • Regione Lombardia [promozione]
  • Politecnico di Milano
  • Luisa Finocchi [promozione]
  • Roberto Grassi [promozione]
  • Silvia Tisano [realizzazione]
  • Anna Gasparello [realizzazione]

Complessi archivistici