Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente ([1811 gennaio 26])
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: 10
Non so abbastanza esprimerle il piacere che ho provato nel vedermi di nuovo onorato dai grad[itissi]mi di lei Caratteri, dopo ch’io n’ero da tanto tempo privo. Sommamente pure sensibile mi è riuscito l’interesse ch’Ella prende alla mia persona, e solo vorrei giustamente meritarmelo.
Mi rincresce moltissimo ch’Ella non abbia per anco ultimato lo scandalio del di lei museo, poiché avrei desiderato di abbozzare il modo da tenersi per realizzarne l’acquisto, intanto che il Ministro di trova a Parigi (57), per potervi dar mano tosto che sarà arrivato, e liberarla così da ulteriori estranee sollicitaz=[io]ni[.]
Al mio passaggio e breve fermata di 5 g[ior]ni per Firenze non ho mancato di visitarvi l’ex – Ab=[at]e Sestini. Egli mi volle graziosamente distinguere coll’essere sempre in mia compagnia tutto il tempo che durarono le mie minutissime osservazioni sulle Medaglie di quel ricco Museo Imperiale. La carica che gli era destinata dalla Principessa Elisa pareva ancora troppo indecisa e per gli attributi e pel relativo emolumento, ciocché teneva molto perplesso Sestini, ed alquanto irritato dal disfavore che pareva dovergli ridondare dalle brighe di quelli che erano spaventati dalla sua comparsa. Nè all’epoca del mio soggiorno in Firenze egli aveva alloggio nel Palazzo Pitti ma sibbene in un disadorno quartiere alle scuderie di S. Marco. Egli però era risoluto di presentarsi ai p[ri]mi di quest’anno alla Principessa onde avere una stabile e congrua destinazione, deciso, in caso contrario di ritornarsene in Germania. Non so ancora quale esito abbiano avuto le sue dichiaraz=[ion]i[.] Giova però credere ch’egli sarà stato, come meritava, esaudito (58). Gradirò al sommo ch’Ella mi trasmetta i volumi, che Sestini mi ha gentilmente ceduti, riservandomi di far venire di Germania i volumi mancanti, coll’indirizzo da Sestini med[esi]mo somministratomi[.]
Non occorre nemmeno ch’Ella pensi al rimborso delle spese di porto pei Libri de’ di lei spettanza. Questo è il meno che il R[eal]e Gab.[inett]o possa fare per un personaggio così distinto nella classe sua propria; cosicché di ciò non se ne parli altro. Riguardo però al procurarle esito alla di lei opera a Parigi, col p[ri]mo ordinario ne scriverò al mio bravo corrispondente M[onsieu]r Fournier, e gliene darò un qualche cenno, tosto che mi avrà risposto (59).
Frattanto pregandola di non essermi scarso di sue notizie mi dò l’onore di ripeterle le proteste &c.
Nota dell'archivista:
(57) Si riferisce a Giuseppe Prina, che resse il ministero delle Finanze della Repubblica Italiana e, poi, del Regno Italico, dal 1802 al 1814 senza interruzioni. Sulla politica da lui perseguita in materia di monete e sui rapporti che lo legarono a Cattaneo, si vedano, rispettivamente, R. LA GUARDIA, “Decreti e tariffe monetarie relativi all’amministrazione finanziaria di G. Prina (1802 – 1814)”, in: Rivista Italiana di Numismatica", vol. LXXX, 1978, pp. 189 – 231 ed EAD., “Sei lettere di Gaetano Cattaneo a Giuseppe Prina”, in: Il Risorgimento, a. XXXI, n. 1, febbraio 1979, pp. 88 – 98.
(58) In effetti Sestini rimase alle dipendenze granducali e quattro anni dopo, al ritorno sul trono di Toscana di Ferdinando III di Lorena, fu da questi confermato nell’incarico di Bibliotecario ed Archeologo di corte, oltre che insignito del titolo di Regio Antiquario e Professore Onorario dell’Università di Pisa. La sistemazione professionale offertagli fu tanto gratificante da convincerlo a non allontanarsi più da Firenze (con la sola eccezione di un soggiorno ungherese ad Hedervar, per la classificazione della raccolta numismatica del conte Mihaly de Wiczay).
(59) Cattaneo, infatti, scriverà in questo senso ai librai Fournier il 30 gennaio (LA GUARDIA 1985, n. 207). Cfr. anche nota 73.
Supporto: carta
Descrizione estrinseca:
Unità documentaria, copia di lettera
Codici identificativi:
- MIUD031530 (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/797/units/171852