|||
Corrispondenza tra Gaetano Cattaneo ed Enrico Sanclemente
1
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1810 luglio 20])
1
2
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1810 luglio 28)
2
3
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1810 agosto 8])
3
4
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1810 agosto 22)
4
5
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1810 settembre 1])
5
6
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1810 ottobre 10])
6
7
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1810 ottobre 13)
7
8
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 gennaio 8])
8
9
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 gennaio 15)
9
10
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 gennaio 26])
10
11
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 gennaio 31)
11
12
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 febbraio 9])
12
13
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 febbraio 9)
13
14
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 febbraio 21)
14
15
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 febbraio 21] - [1811 marzo 13])
15
16
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 marzo 13])
16
17
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 marzo 15)
17
18
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 maggio 8])
18
19
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 maggio 8] - [1811 maggio 18])
19
20
Gaetaneo Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 maggio 18])
20
21
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 maggio 20])
21
22
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 maggio 25])
22
23
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 giugno 3)
23
24
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 giugno 8])
24
25
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 giugno 3] - [1811 giugno 22])
25
26
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 giugno 22])
26
27
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 giugno 29)
27
28
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 luglio 6])
28
29
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 luglio 13)
29
30
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 luglio 20])
30
31
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 luglio 25)
31
32
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 agosto 5)
32
33
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 agosto 17])
33
34
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 settembre 5)
34
35
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 settembre 7])
35
36
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 settembre 7] - [1811 settembre 24])
36
37
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
(1811 settembre 24)
37
38
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 settembre 26)
38
39
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 ottobre 9])
39
40
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 ottobre])
40
41
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1811 ottobre])
41
42
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 novembre 2])
42
43
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 novembre 4)
43
44
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 novembre 21])
44
45
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 novembre 24)
45
46
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1811 dicembre 6])
46
47
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 dicembre 17)
47
48
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1811 dicembre 18)
48
49
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 febbraio 1])
49
50
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 febbraio 7])
50
51
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1812 febbraio 7] - [1812 febbraio 14])
51
52
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 febbraio 14])
52
53
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1812 febbraio 21])
53
54
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 marzo 14])
54
55
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1812 marzo 22)
55
56
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 marzo 28])
56
57
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
([1812 marzo 28] - [1812 marzo 31])
57
58
Carlo Zardetti ad Enrico Sanclemente
([1812 aprile 4])
58
59
Enrico Sanclemente a Carlo Zardetti
(1812 aprile 6)
59
60
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 ottobre 7])
60
61
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1812 ottobre 11)
61
62
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 ottobre 24])
62
63
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1812 ottobre 28)
63
64
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1812 novembre 11])
64
65
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1812 novembre 16)
65
66
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1813 aprile 17])
66
67
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1813 aprile 19)
67
68
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1813 aprile 28])
68
69
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1813 luglio 20)
69
70
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1813 settembre 12)
70
71
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1813 settembre 16])
71
72
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1813 ottobre 24)
72
73
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1814 agosto 10])
73
74
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1814 agosto 29)
74
75
Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente
([1814 agosto 31])
75
76
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1814 settembre 5)
76
77
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo
(1814 ottobre 4)
77
Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo

Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo (1811 giugno 3)

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: 23

Venerat[issi]mo Sig.[nore]e Sig.[nore] Pron Col[endissi]mo
Aveva diferito a rispondere all’ultima sua pregiat[issi]ma per poter darle contezza dell’arrivo dei due recapiti, che supponeva già pronti, ad essere spediti per sottoscriverli, delle due rate a me spettanti, e rimetterli in di Lei mani colla presente occasione. Ma non essendo venuti, nulla dimeno non hò voluto diferire di più a scriverle per ringraziarla della premura che si è presa per favorirmi nell’acquisto delle trè stampe indicatele nell’altra mia. Ritletto però ora, che se le medesime non si trovano in Milano, poco spero dell’opera di Millingen, il quale disgustato forse di non aver potuto avere il mio medagliere, è del tempo, che non mi risponde, come avrebbe dovuto fare, ad un’altra mia scrittale già tempo fà. Onde se Ella non gli avesse scritto sin’ora, penserei io a servirmi d’altro mezzo. Vengo alla medaglia di Prusa ad Olympum e rispondo di non poter io dir di più di molto che si troverà scritto nel mio originale M. S. al quale mi appello. Forse sarà una medaglia veduta da me presso qualche mio amico, e che avrò trascritta e omesso il modulo, e la persona per una svista, come purtroppo suole succedere. lo poi incartai diligentemente prima di partire da Roma le medaglie della mia Raccolta, e tali e quali sono rimaste sempre, e così pervenute nelle sue mani affatto intatte. L’indice che feci in succinto delle medesime, lo ricavai, non già dalle stesse medaglie, ma dal riferito mio originale, ove forse sarà accennata la richiesta medaglia, come potrà Ella vedere, e se apprezzata o nò, come in esso se ne riferiscono molte altre ma non mie, e perciò [illeggibile] notate col prezzo. Ne miei pochi superflui avanzj bensì ho ri – trovato una cartina con dentro due medagliucce di due Donne di Città incerte, e che sul finire della stampa le aggiunsi come incerte infine delle Imperiali al Tomo Il, p. 171 e che perciò compiego in questa essendo a Lei dovute.
Mando con questa occasione alcune copie contenenti l’analisi o ristretto steso dal dotto matematico Possuti in Roma già tempo fà sopra il mio libro dell’Era volgare, e fatto ora ristampare dall’ornatissimo Caval.[iere] Ponzoni mio amico (94). Veramente avrebbe egli dovuto spedirle, ma si trova afflitto, afflittissimo per essergli stato scritto da Milano, che Ella abbia detto male del suo Dittico illustrato dall’Abate Dragoni appartenente ai SS. Martiri Teodoro e Acacio (95). Ma siccome eccettuata quella ragazzata poetica premessa intorno alla Sommi, non merita, a senso mio, disapprovazione l’illustrazione del Dittico, così credo falsa la relazione fattagli o almeno alterata; onde bramerei di consolarlo e levarli di mente l’impressione cagionatali da tale relazione, ed ho perciò voluto io spedire le succennate copie, pregandola a rispondermi due parole solo, che possino rascrenarlo (96). E’ un onestissimo, e colto Cavaliere, e degno della di Lei amicizia. Sestini mi ha mandata una breve nota di medaglie inedite con epoche, e che mi serviranno di occupazione nell’illustrarle. E qui finisco confermandomi con veri sentimenti di stima e di attacamento alla sua degnissima persona.
Devot[issi]mo Obblig[atissi]mo Ser[vito]re e A[mico.]

Nota dell'archivista: - Sul verso della lettera: "Al Veneratmo Sig. Sig. Pron Colmo/Il Sig. Cattaneo Conservatore del Reale/Gabinetto di Medaglie ec./Milano.

(94) Giuseppe Sigismondo Ala Ponzoni (Cremona, 1761 – 1842) fu cultore di belle arti, scienze naturali, archeologia e numismatica. Raccolse una collezione di oltre 16.000 monete, medaglie e sigilli, particolarmente ricca nelle serie cremonesi (i sigilli furono da lui pubblicati nell’opera “Sfragistica cremonese con appendice numismatica”, edita a Cremona nel 1822, in soli cento esemplari, coi tipi di G. Feraboli). Alla sua morte, la biblioteca, il medagliere e le raccolte artistiche passarono, dopo aver subito rilevanti dispersioni, ai civici istituti culturali di Cremona.
(95) Il piacentino Antonio Dragoni fu canonico primicerio della cattedrale di Cremona, erudito ed autore di novelle, panegirici e studi di argomento storico – ecclesiastico (L. MENSI, “Dizionario Biografico Piacentino”, Piacenza 1899, p. 169). Amico di Giuseppe Ala Ponzoni (che gli dedicò la sua pubblicazione “Di una moneta anecdota di Cremona esistente nel museo Ponzoniano esprimente un Giovanni”, Milano, tipografia G. Borsani, 1818), pubblicò un celebre dittico, di proprietà dell’Ala Ponzoni, sotto forma di dissertazione epistolare, intitolata “Sul dittico eburneo de’santi martiri Teodoro ed Acacio esistente nel museo Ponzoni di Cremona”, “Lettere dell’Ab. D. Antonio Dragoni”, Parma, Bodoni, 1810 (per la bibliografia moderna del pezzo, oggi conservato presso il Museo Civico di Cremona, si veda W.F. VOLBACH, “Elfenbeinarbeiten der Spaetantike und des fruehen Mittelalters”, Mainz 1976, p. 143, n. 252, taf. 112). Il Dragoni è noto anche come falsificatone di documenti d’archivio (cfr. U. GUALAZZINI, “Falsificazioni di fonti dell’età paleocristiana e altomedioevale nella storiografia cremonese”, Cremona 1972).
(96) Il dittico era stato lasciato in eredità a Giuseppe Ala Ponzoni dal conte cremonese Giambattista Biffi, suo intimo amico prematuramente scomparso, che il Dragoni, nella premessa alla sua dissertazione a stampa, non esita a coinvolgere in una improbabile e, tutto sommato, comica situazione di contatti tra il mondo dei vivi e l’aldilà (la “ragazzata poetica” cui allude Sanclemente). Sostiene infatti il Dragoni di essersi accinto alla stesura del suo lavoro a seguito di una visione, nella quale la defunta Isabella Arigucci Sommi, madre esemplare e compianta moglie del comune amico Serafino Sommi, da poco rapita agli effetti dei suoi cari, gli apparve tra gli spiriti celesti, rivolgendogli la parola e conducendolo per mano alla presenza del conte Giarnbattista Biffi (A. DRAGONI, “Sul dittico eburneo”, cit., pp. 3 – 6). Si può ben capire come una tale premessa fantastico – poetica potesse suscitare l’ilarità di più di un contemporaneo, come infatti avvenne per I"’Estensore del Giornale Ufficiale", di cui Cattaneo parla nella Iettera n. 24 ed al quale addebita la responsabilità dell’equivoco sorto tra lui e Giuseppe Ala Ponzoni.

Supporto: carta

Descrizione estrinseca:

Unità documentaria, lettera autografa firmata

Codici identificativi:

  • MIUD03153D (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]