Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo ([1811 ottobre])
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: 40
Venerat[issi]mo Sig.[nore] Pron Col[endissi]mo
Scrivo due righe per prevenirla, che il commune Amico Sestini Le spedirà una cambialetta di scudi 19 romani tirata sotto il di Lei venerat[issi]mo nome per poterla senza la girata del mio riscuoterla, che poi riscossa a tutto suo commodo la prego di spedirmi con qualche occasione opportuna il danaro separatamente della solita bolletta dell’altro mio credito. Il medesimo Sestini desidera da Lei il favore di riscontrare una mia medaglia ora del Ganibetto
R.[eal]e che io hò descritta nel volume I. delle Imperiali pag. 245 (146), e dice
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TROP0
AEOC.KAI
CAPEIAC
ETTI
in medio coronae. Gr.2
Dubita egli che possa appartenere piuttosto a Commodo, che a M. Aurelio, a cui è stata da me attribuita (147). lo ne hò riportate due altre in Commodo col medesimo anno, ma l’altra sebbene mancante di una porzione di leggenda nel nome, mi parve, come dissi, di M. Aurelio. Ella coll’oculare ispezione potrà decidere. Dubita ancora il sud[dett]o A.[mico] che la medaglia di ATOVSIEON sia stata malamente letta, ma gli ho risposto, che tal nome non può eccitare dubbiezze, essendo mentovata da Plinio, che la chiama “Urbs immensa”, come pure la dice dell’Asia Minore, e in altro luogo parlando del Fiume Capro dice così: “ex Phrygia magna in Meandrum cum Lyco influens, et cum eodem… Laodiceam Urbem alluens ec”. Il che viene contestato da una medaglia già nota della stessa Laodicea, nel di cui rovescio si legge scritto LVKOC KAIPROC col Genio della Città sedente fra i due fiumi giacenti. Veda il Vaill.[ant] in Commodo (148).
Sono con il maggiore ossequioso rispetto di Lei Venerat[issi]mo Sig.[nor]e Devot[issi]mo Obblig[atissi]mo Ser[vito]re[.]
Nota dell'archivista: - Sul verso della lettera: “Al Veneratmo Sig. Sig. Pron Colmo/Il Sig. Gaetano Cattaneo Conservatore/del Reale Gabinetto di Medaglie ec./Milano”.
(146) Cfr. “Musei sanclementiani numismata selecta (…)”, cit. in nota 26, pars I, p. 245 (zecca di Caesarea).
(147) In epoca più recente gli studi numismatici daranno ragione a Sestini, che attribuiva la moneta a Commodo, anzichè, come Sanclemente, a M. Aurelio (E.A. SYDENHAM, “The coinage of Caesarea in Cappadocia”, Londra 1933, p. 95, n. 385).
(148) J. VAILLANT, “Numismata imperatorum, augustorum et caesarum, a populis, romanae ditionis, graece loquentibus, Ex omnipercussa (… ) editio altera (… )”, Amsterdam, G. Gallet, 1700, p. 70.
Supporto: carta
Descrizione estrinseca:
Unità documentaria, lettera autografa firmata
Codici identificativi:
- MIUD03154E (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/797/units/171882