Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente ([1812 marzo 28])
Unità
Tipologia: unità documentaria
Segnatura definitiva: 56
Eccomi a mantenerle la promessa che le ho fatto, sul proposito di ragguagliarla di ciò che le ho appenna accennato nell’ultima mia. Se nulla mi attraversa, il p[ri]mo di Aprile mi pongo in viaggio per la Germania; e se le vicende politiche non me lo impediscono, e la salute, vedrò i Gabinetti dell’Austria, dell’Ongheria della Boemia della Sassonia, della Prussia, della Westfalia, della Franconia della Baviera &c. &c. (189). Mi sembra di vederle brillar gli occhj di nobile invidia. Ma se la sorte mi offre così bella occasione di estendere le ristrette mie cognizioni numismatiche, mi ci vorrebbe ora il di lei prezioso corredo di scienza per approfittarne degnamente. Ma che ci ho da fare? Farò quel poco che potrò. Ella intanto può valersi interamente di me, in tutto ciò di cui mi crede atto a servirla.
A risparmio di tempo e per andare al sicuro ho posto a contribuzione l’amicizia di Sestini, pregandolo di fornirmi un itinerario numismatico di que’ paesi, ch’egli conosce tanto minutamente. Egli ha subito corrisposto alla mia aspettativa con quella bontà e schiettezza che lo distinguono, col mandarmi un diffusissimo Vade mecum che mi servirà infinitamente. Nella sua lettera mi incarica di riverirla distintamente (190).
Quest’oggi ho ritirati i mandati di compimento alla somma che l’era dovuta e alla p[rilma giornata feriale farò il definitivo pagamento nelle mani del tesoriere G=[enera]le, così resta estinto il nostro debito, ma non già quello cui non v’ha somma che basti ad estinguerlo, quello della riconoscenza che le dovrà eternamente questo Gabinetto R=[eal]e per averlo preferito nell’onore di farlo depositario dell’erudito tesoro, che ha formato per tant’anni le di lei delizie, e che le ha procacciato tanta e così solida fama presso i veri dotti. Mi resta solo, ch’Ella si compiaccia d’ingiungere a chi è destinato a rappresentarla, l’obbligo formale di rimettere al R=[eal]e Gabinetto e non ad altri ove la sorte lo ridonasse alla luce, il Medaglione di Crispo (191), la cui irreparabile perdita marca pure l’epoca infausta dell’iniquo sacrilegio tentato contro la di lei venerabile Persona. Ciò pure deve intendersi per la Medaglia di Postumo juniore (192) e per l’altra di Giustiniano (193), le quali tutte come Ella ben sa, furono comprese nell’acquisto. Tanto io era in dovere di dichiararle, perché il mio operato si trovi consentaneo agli atti originali d’Uff[ici]o.
Le rinnovo anche in mio particolare le mie più sincere dimostraz=[io]ni di gratitudine, per tutto ciò ch’Ella può avere operato in vantaggio del R=[eal]e Gabinetto in vista della confidenza di cui le piacque di onorare la mia persona[.] Si conservi ancora cent’anni alla Patria, agli amici e alle scienze e mi creda a tutta prova.
P.S. Sono tante le cose cui devo pensare per dispormi al lungo viaggio che vado ad intrapprendere che non mi resta tanto di tempo da riscontrare direttamente il deg.[nissilmo Sig.[no]r Ab.[at]e Caccia. Io gli ho ben promesso di fare di tutto per procurargli un Nerva in oro, ma finora non mi trovo ancora in situazione di poterlo fare. lo lo farò sicuramente al mio ritorno, pel quale la prego di far qualche voto, affinché mi riesca fortunato.
Nota dell'archivista:
(189) Sul viaggio che Cattaneo effettuò in compagnia del Consigliere di Stato Giovanni Scopoli tra l’aprile e l’agosto 1812, si veda: R. LA GUARDIA, “Il viaggio europeo di G. Cattaneo e le relazioni culturali tra il Gabinetto numismatico di Milano ed il Museo Nazionale ungherese (1812 – 1819)”, in: Rassegna di Studi del Civico Museo Archeologico e Civico Gabinetto Numismatico di Milano, 198 1, fasc. XXVII – XXVIII, pp. 83 – 95.
(190) Cattaneo scrisse a Sestini il 18 marzo (LA GUARDIA 1985, n. 340), ricevendone risposta con iettera del 23 dello stesso mese (SESTINI 1811 – 1831, n. 14): “Per l’Italia […] fate bene andare a Verona, ed esaminarvi il Museo Verità; ma Millingen ebbe molte medaglie greche che io stesso aveva pubblicato […] A Venezia voi saprete tutti i musei ch’esistono, troverete sempre quello del Theupolo [Tiepolo], e del Conte Persico. Quello di Gradenigo bisognerà intendere in quali mani passò. Era ricco, composto di quelle dell’Arigoni [Arrigoni], e di Savorgnan. Avrete molto da notare, e specialmente una serie di medaglie di Nicopolis dell’Illirio […] Da Trieste potrete andare a Vienna, e là troverete mille belle cose, state acquistate dopo Eckhel, e molte medaglie lasciate da un console venuto da Sinope: se fate presto troverete Cousinery, col quale avrete gran piacere di parlar di numismatica. L’abate Neumann vi farà grande accoglienza, e vi mostrerà la sua opera sulle autonome, che dev’essere bellissima. Allora potrete fare il viaggio dell’Ungheria e andare infine a Buda, ed osservare i diversi musei d’alcuni di quei magnati, e quello dell’Università di Buda: se vive il profess.c Shónwisser [Schónwisner], ossequiatelo da parte mia […] Toccherà a voi di prendere una strada prima d’andare a Praga, o dopo, o di andare a Monaco di Baviera, dove il Re comprò la bella collezione di 10/m[ila] medaglie Greche di M.r Cousinery […] Voi domanderete del Seg.[reta]rio Generale dell’Accadernia M.r Schlithegroell [Schlichtegroll] Consigliere &c. Troverete un uomo degno, e vi renderà in tutto contento: salutatelo da parte mia […] Da Monaco anderete a Gotha, intendete, a Monaco, si vi è niente a Coburgo, e dove è quello, che ereditò i medagboni della Contessa di Bentink [Bentinck]. M.r Schlithegroll vi darà tutte le informazioni possibili e vi darà lettere per Gotha. Evvi una collezione doppia, che a mio tempo la volevano vendere. Vedete, essendo a Gotha, di comprarla, parlate col Duca, ch’è molto bravo, e fategli i miei omaggi. Procurate di vedere il Conte de Salish, che dev’avere una collezione di medaglie. E’ un bravissimo signore, ed è il Maresciallo di Corte, quell’istesso, che vi presenterà al Duca […] Da Gotha anderete a Lipsia, pochi passi, ed osserverete una collezione di medaglie greche. Da Lipsia anderete a Dresda, dove osserverete quella collezione, e da Dresda anderete a Berlino. M.r. Henry vi farà vedere le medaglie Regie. Troverete M.r Uhden, che ha qualche cosa; e farete la conoscenza di M.r Friedlaender, che ha una collezione di medaglie: e dopo prenderete per la Westfalia, e anderete a Cassel, dove vi è una collezione di medaglie della Gallia. Se andate ad Augusta, domandate di M.r Binder, che resta in un Banco di ricchi Banchieri, egli fa commercio di medaglie, e con questo ch’è bravissimo, potrete fare degli affari, e prender notizia cammin facendo di altri che hanno collezioni”.
(191) “Musei sanclementiani numismata selecta (…)”, cit. supra (Introduzione), II, p. 182. Il pezzo, come accennato in precedenza, fu rubato in occasione della rapina subita da Sanclemente.
(192) Ibid., p. 175.
(193) Ibid., p. 175.
Supporto: carta
Descrizione estrinseca:
Unità documentaria, copia di lettera
Codici identificativi:
- MIUD03155E (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/797/units/171898